Giovedì 3 novembre si sapranno finalmente i risultati degli utili e, di conseguenza delle azioni utili di Coinbase Global (Nasdaq: COIN) per quanto riguarda il terzo trimestre del 2022.
Gli analisti aspettano con ansia questa data, dopo che i primi due trimestri dell’anno hanno avuto un andamento negativo.
In particolare, a destare l’attenzione degli analisti è il settore dei derivati e dello staking.
Summary
Coinbase punta ai derivati per apprezzare le sue azioni
L’exchange americano qualche tempo fa aveva annunciato di aver assunto Usman Naeem, ex Goldman Sachs, per occuparsi delle vendite di derivati crypto.
Il suo ruolo è quello di Responsabile vendite globali di derivati e agency trading nell’ufficio di Londra. Naeem lavorerà accanto a Brett Tejpaul, responsabile della parte istituzionale e al Vicepresidente dei prodotti istituzionali di Coinbase, Greg Tusar.
Coinbase è attualmente al secondo posto solo dopo Binance per volumi spot, ma senza un’importante presenza nel mercato dei derivati.
Coinbase era già entrata nel settore dei crypto derivati ad inizio 2022 grazie all’acquisizione della piattaforma FairX, regolata da Commodity Futures Trading Commission (CFTC).
L’exchange crypto e l’andamento delle azioni COIN in borsa
Wall Street prevede che il fatturato del terzo trimestre di Coinbase sarà di 649 milioni di dollari, appena la metà di quello dell’anno scorso, mentre ci si attende che registri una perdita di 213 milioni di dollari, un calo quindi significativo rispetto all’utile di 618 milioni di dollari registrato nel 2021.
Coinbase dovrebbe quindi registrare una perdita netta di 559 milioni di dollari, rispetto all’utile di 406 milioni di dollari dell’anno scorso.
Coinbase ha avuto un secondo trimestre del 2022 molto difficile, con volumi di trading e ricavi da transazioni in calo rispettivamente del 30% e del 35% rispetto al primo trimestre.
Nella sua lettera agli azionisti pubblicata lo scorso agosto, Coinbase aveva infatti dichiarato che la capitalizzazione di mercato delle criptovalute è diminuita di 1,3 trilioni di dollari, pari a circa il 60%, tra aprile e giugno e questo ha ovviamente avuto un forte impatto sulle azioni e sugli utili dell’exchange.
Visto questo ribasso degli utili dell’azienda, si prevede anche una perdita netta di COIN in borsa di 540 milioni di dollari – circa la metà del calo del secondo trimestre – ma Coinbase ha ridotto le sue spese nel trimestre di circa il 30%.
A giugno Coinbase ha anche dichiarato di voler tagliare circa il 18% della sua forza lavoro, unendosi a una serie di importanti operatori del settore.
Il prezzo delle azioni di Coinbase è sceso del 74% circa da un anno all’altro, e dalla ieri, 1 novembre, è sceso di quasi il 5%.
Nonostante anche le buone notizie di Google che accetterà pagamenti in criptovalute grazie ad una partnership con Coinbase, l’andamento in borsa di COIN non sta quindi migliorando.
Le ultime news su Coinbase
A fine ottobre Coinbase aveva deciso di supportare la causa di Grayscale per il lancio del suo ETF Bitcoin spot. La richiesta era stata rifiutata dalla SEC e così Grayscale aveva deciso di adire le vie legali, raccogliendo molte adesioni da diversi operatori del mondo crypto.
Ad inizio ottobre, invece, l’azienda aveva ottenuto l’approvazione in linea di principio dall’Autorità monetaria di Singapore (MAS) per fornire servizi di token di pagamento digitali (DPT) nello Stato insulare.
A fine settembre Coinbase aveva anche aggiornato le fee del proprio exchange per tenere conto delle variazioni dei volumi di scambio delle criptovalute a livello globale, e dei prezzi degli asset.