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Coinbase ottiene via libera ad operare a Singapore

L’exchange di criptovalute Coinbase ha annunciato di aver ricevuto l’approvazione in linea di principio dall’Autorità monetaria di Singapore (MAS) per fornire servizi di token di pagamento digitali (DPT) nello stato insulare.

Coinbase ottiene l’approvazione per offrire servizi crypto a Singapore

Coinbase mette un altro importante tassello nel suo percorso di crescita come operatore finanziario internazionale. Nei giorni scorsi l exchange di criptovalute USA, ha ottenuto la licenza per operare a Singapore, un Paese considerato per l’exchange altamente strategico, non solo per il mercato asiatico. La città-stato asiatica, infatti, è stata l’hub Asia Pacifico di Coinbase, dove l’azienda ha costruito una sua presenza da tempo e dove ha impiegato quasi 100 dipendenti, composti principalmente da ingegneri di prodotto e sviluppatori.

Prima di questa approvazione ufficiale dell’ente regolatorio dell’isola, l’exchange fondato da Brian Armstrong già operava lì, ma in esenzione e con il rischio di subire sanzioni o accuse, come accaduto a molte aziende di criptovalute ed exchange. A Binance, l’exchange rivale di Coinbase, nel 2020 è stato vietato di operare in Gran Bretagna e Giappone oltre che appunto a Singapore da febbraio del 2022.

Hassan Ahmed, CEO di Coinbase Singapore, ha commentato la notizia:

“Collaboriamo con le associazioni di settore per promuovere il dialogo con i responsabili politici e garantire normative equilibrate e un approccio pragmatico al quadro normativo per le risorse digitali. Dal punto di vista occupazionale, il settore delle criptovalute è eccitante ma spesso confonde, quindi stiamo lavorando con organizzazioni no-profit di esplorazione della carriera come advisory.sg per fornire una guida ai loro membri”.

Questa autorizzazione è diventata per Coinbase fondamentale dopo il nuovo piano approvato a Singapore ad Agosto e che prevede proprio una normativa più stringente per gli asset digitali e per chi opera nel settore, per evitare rischi per gli investitori da un mercato come quello delle criptovalute che ancora soffre di una latenza di un preciso quadro regolatorio. 

Il panorama crypto a Singapore

Questo passo si è reso necessario da quando Singapore, ha aperto negli ultimi anni il proprio mercato al settore delle criptovalute, in fuga da Stati vicini come India e Cina, con legislazioni molto più restrittive verso gli asset digitali, diventando una sorta di hub alla stregua di Dubai e degli Emirati Arabi.

Ma negli ultimi mesi il MAS, ente regolatorio e di controllo finanziario di Singapore, ha adottato una politica molto più attenta e stringente verso gli operatori di asset digitali, prova ne è che su circa 180 richieste avanzate da altrettanti società ad operare nell’isola, nell’ultimo anno e mezzo, il MAS ne avrebbe approvati solo 17, tra cui appunto quella di Coinbase.

Secondo alcuni il caso del fallimento dell’Hedge Fund crypto Three Arrows Capital, che aveva sede proprio a Singapore, dopo il crollo dell’ecosistema Luna. Inoltre nei giorni scorsi proprio verso il fondatore dell’ecosistema Terra, residente anche lui a Singapore, le autorità sudcoreane hanno emesso un ordine di carcerazione, per riciclaggio, evasione e turbativa di mercato.

Lo stesso Hassan Ahmed ha affermato: 

“Vediamo Singapore come un mercato strategico e un hub globale per l’innovazione Web3”.

Questa licenza ottenuta da Coinbase ha un valore ancora maggiore, dopo che, come detto, nel dicembre del 2021 il suo rivale Binance è stato costretta a chiudere le sue attività sull’isola, dal febbraio di quest’anno, proprio per la mancanza di questa licenza.

Da tempo sia Binance che Coinbase stanno effettuando un vero e proprio tour de force per cercare di ottenere licenze per operare nel maggior numero di paesi possibile. Binance questa estate ha ottenuto licenze per operare in Francia, Italia, Bahrain e Dubai. Coinbase sta puntando molto sull espansione in Europa, mirando ad ottenere presto licenze in Italia, Spagna, Francia, Paesi Bassi e Svizzera. 

Nana Murugesan, Vicepresidente dell’azienda dal gennaio 2022, ha affermato: 

“Quando siamo entrati nel Regno Unito e in Europa, questo è stato in realtà durante l’ultimo grande mercato ribassista nel 2015-2016. Ma poi, quando si passa rapidamente al 2017-2018, il Regno Unito è ora una parte enorme dei nostri affari, così come l’Europa”, ha aggiunto. “Siamo entrati, abbiamo fatto scommesse. Sono sicuro che probabilmente è stato un periodo difficile. Ma è stato ripagato, in modo significativo”.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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