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L’exchange crypto KuCoin in merito alla Proof of Reserves: sarà gestita da Mazars

L’exchange crypto KuCoin, exchange originariamente cinese con sede legale alle Seychelles, ha recentemente assunto Mazars, l’ex società di contabilità delle società di Donald Trump, per la sua Proof of Reserve.

La “Proof of Reserves” si è resa in particolare necessaria per tutti gli exchange dopo il crollo di FTX e a seguito delle parole di Changpeng Zhao, il CEO di Binance, il quale ha ritenuto necessaria questo procedimento prima di tutto per la sua piattaforma. 

Infatti, la stessa Mazars è stata di recente assunta anche per controllare il PoR di Binance. 

L’exchange KuCoin a favore della PoR: maggiore trasparenza e sicurezza per le crypto

L’exchange crypto KuCoin, come anticipato, ha assunto la società di contabilità internazionale Mazars per un audit di terze parti della sua Prova di Riserva (PoR).

È importante sottolineare che KuCoin, oltre a essere exchange di criptovalute, propone in acquisto e in vendita una vasta selezione di cripto asset, così come la possibilità di accedere a servizi di trading. Inoltre, propone la quotazione dei token, ai Launchpad e anche ai prestiti, sia da ottenere sia da offrire a terzi.

Ad ogni modo, secondo un annuncio del 5 dicembre, la verifica della PoR fornirà ai clienti dell’exchange ulteriore trasparenza e rapporti sull’eventuale collateralizzazione delle loro attività in ambito. 

Insieme a dettagli sui conti principali, commerciali, a margine, robot e a contratto per Bitcoin (BTC) e Ether (ETH), così come per le stablecoin Tether (USDT) e USD Coin (USDC). 

Il rapporto dovrebbe essere disponibile sul sito ufficiale di KuCoin entro poche settimane. Il CEO di KuCoin, Johnny Lyu, ha affermato che la mossa è il prossimo passo negli sforzi dell’exchange per fornire trasparenza sui fondi degli utenti. 

Anche Wiehann Olivier, partner di KuCoin, ha osservato:

“Dopo i recenti eventi, nel settore c’è un disperato bisogno di ulteriore trasparenza e siamo fiduciosi che l’offerta del servizio PoR di Mazars a KuCoin e ad altri scambi internazionali di criptovalute contribuirà a creare fiducia attraverso la trasparenza”.

Mazars come revisore ufficiale per la PoR di Binance 

Come anticipato, Mazars è stato anche nominato revisore ufficiale per condurre la verifica finanziaria di terze parti nel PoR di Binance il 30 novembre. Le informazioni sui Bitcoin condivise pubblicamente da Binance sono già in fase di revisione.

Mazars ha sede a Parigi, è una delle più importanti società di contabilità internazionale e ha precedentemente lavorato per la società dell’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo i rapporti, l’azienda ha tagliato i legami con Trump e la sua famiglia nel 2022.

Al momento, KuCoin e Binance sono tra le sei società di criptovalute a cui il senatore degli Stati Uniti Ron Wyden ha chiesto di fornire informazioni sulla protezione dei consumatori entro il 12 dicembre.

In particolare, Wyden ha richiesto a Binance, Coinbase, Bitfinex, Gemini, Kraken e KuCoin informazioni su società sussidiarie, salvaguardie dei beni dei consumatori, utilizzo dei dati dei clienti e protezioni contro la manipolazione del mercato. 

Il senatore ha sostenuto che gli utenti di criptovalute con fondi in FTX non avevano protezioni del genere come quelle offerte da banche o broker registrati sotto la Federal Deposit Insurance Corporation o la Securities Investor Protection Corporation. 

Il doppio investimento di KuCoin esposto alle critiche su Twitter

All’indomani del fallimento di FTX, gli osservatori di criptovalute su Twitter hanno messo gli occhi su KuCoin, il quarto exchange mondiale per volume di scambi. Infatti, i critici hanno individuato un potenziale problema sotto forma del complesso prodotto di opzioni di KuCoin chiamato “doppio investimento”, che consente ai clienti di guadagnare tassi di interesse fino al 300% per il deposito di criptovalute.

In particolare, un popolare account Twitter crittografico dal nome Pentoshi ha commentato il doppio investimento di KuCoin, allegando uno screenshot dei tassi astronomici e scrivendo: 

https://twitter.com/Pentosh1/status/1597409277366632448

“Cosa sta succedendo su Kucoin? USDT 100%? ETH 186%? E’ un problema tecnico o cos’è?” 

Questo perché gli alti tassi su KuCoin hanno ricordato i giorni di gloria di piattaforme ormai cadute in disgrazia come Celsius e BlockFi, in cui venivano promessi rendimenti apparentemente impossibili per gli utenti per il possesso di criptovalute.

Tuttavia, in un’intervista con Fortune il CEO di KuCoin, Johnny Lyu, ha difeso il prodotto dell’exchange, sostenendo che è diverso da altri prodotti di guadagno e che KuCoin fornisce avvisi adeguati ai suoi utenti.

“Se i clienti utilizzano i prodotti dopo essere stati informati del loro rischio e poi assumono un comportamento sconsiderato, l’unica cosa che possiamo esprimere è il rammarico”.

Infatti, con il doppio investimento, gli utenti acquistano un contratto di opzioni, il che significa che si impegnano a vendere o acquistare una criptovaluta in una data futura per un prezzo target, guadagnando interessi in cambio. 

Il prodotto non è protetto dal capitale, il che significa che gli utenti potrebbero ricevere meno di quanto inizialmente versato, il che spiega i premi elevati, ma anche il rischio relativo rispetto ai prodotti di guadagno su altre piattaforme di prestito.  

Purtroppo, dopo il crollo di FTX gli investitori al dettaglio hanno avuto un accesso crescente a complicati prodotti derivati ​​come il doppio investimento, portando a enormi perdite per i trader inesperti. E, la natura volatile delle criptovalute e il penzolare degli alti rendimenti, non fanno che aumentare il pericolo.  

Lyu ha affermato che l’unica responsabilità di una piattaforma come KuCoin è quella di esporre i possibili rischi per i suoi utenti, cosa che fa etichettando il doppio investimento con un tag “avanzato” e includendo una FAQ nella parte inferiore della pagina del prodotto che spiega come funziona.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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