Stellar Lumens (XLM) è la criptovaluta nativa della blockchain di Stellar.
Nel corso del 2022 il suo valore di mercato è sceso del 74%, ed in questo momento è a quasi -92% dai massimi.
L’anno scorso ha subito gli effetti positivi della grande bull run, ma senza riuscire ad aggiornare il massimo storico di 0,87$ toccato a gennaio 2018, ovvero durante il picco del precedente ciclo.
L’anno scorso il picco fu a maggio a quota 0,72$, ovvero non molto sotto gli 0,87$ di quello di quattro anni fa.
Summary
Stellar: i dati on-chain
Questi dati farebbero pensare ad una fuga degli investitori da XLM, ed invece quest’anno Stellar ha fatto registrare un volume di transazioni di molto superiore a quello dell’anno scorso.
Qualche giorno fa Denelle Dixon ha pubblicato un resoconto del 2022 di Stellar sul blog ufficiale del progetto.
In questo articolo evidenzia alcuni parametri di utilizzo che risultano essere in netta crescita quest’anno rispetto all’anno scorso.
Per prima cosa è aumentato del 17% il numero degli account, superando i 7 milioni.
Ma soprattutto è aumentato molto il numero delle transazioni. Nel complesso si è passati da 1,8 a 3,6 miliardi, con un incremento del 92%.
Va comunque ricordato che, ad esempio, sulla sola blockchain di Ethereum vengono registrate circa un miliardo di transazioni ogni giorni, mentre per Stellar si parla di 3,6 miliardi di transazioni in un anno.
In particolare è aumentato il numero di pagamenti, passato da 125 a 345 milioni, ovvero con un +146% nel 2022 rispetto al 2021.
Oltre a questi dati on-chain, il report rivela che è cresciuto anche il valore degli asset rilevanti, ovvero asset vincolati a strumenti finanziari reali che collegano Stellar con l’infrastruttura finanziaria globale.
Nel corso del 2022 Stellar ha registrato un aumento di 1,9 volte del volume delle transazioni giornaliere di questi asset dall’inizio dell’anno.
Il prezzo di Stellar (XLM)
Fino ad inizio maggio, quest’anno il prezzo di XLM non era sceso sotto gli 0,17$.
Tuttavia l’implosione dell’ecosistema Terra/Luna lo ha fatto precipitare a 0,12$, in seguito scesi ulteriormente a quasi 0,10$ a giugno.
Il prezzo di Stellar, però, è sceso anche a luglio, a differenza di quello delle principali criptovalute, sebbene fino ad inizio novembre.
Il crollo di FTX lo ha fatto scendere di nuovo fino a 0,08$, ed a metà dicembre è sceso ancora fin sotto gli 0,075$.
Anche nelle ultime settimane è sceso, fino a 0,071$.
Questo andamento è in totale controtendenza rispetto al reale utilizzo, ma è la conseguenza dello scoppio della bolla.
La cosa più preoccupante però è che a novembre 2020, prima che iniziasse l’ultima grande bullrun, il prezzo di XLM era attorno agli 0,08$. Quindi il prezzo attuale è sceso sotto quello pre-bolla.
Ci si sarebbe potuti attendere che, una volta scoppiata la bolla, il prezzo sarebbe tornato sostanzialmente al punto di partenza, mentre a quanto pare invece lo scoppio di questa bolla sta facendo particolarmente male al prezzo di XLM.
Va ricordato che durante il crollo dei mercati finanziari di marzo 2020, dovuto all’inizio della pandemia, il prezzo scese addirittura anche sotto gli 0,04$, quindi sembra che in teoria possa esserci ancora spazio addirittura per un’ulteriore discesa.
Le previsione per il 2023
Denelle Dixon nel suo resoconto del 2022 ha aggiunto anche un paragrafo dedicato al 2023 di Stellar.
Alcuni degli obiettivi perseguiti nel 2022 verranno perseguiti anche l’anno prossimo: aumentare scalabilità ed innovazione della rete, coinvolgere maggiormente la rete, e promuovere l’inclusione della diversità.
Il lavoro svolto nel 2022 è stato molto, e continuerà anche nel 2023 dopo la pubblicazione della nuova roadmap.
Da queste parole però non si evince un possibile salto qualitativo di Stellar nel 2023 che possa farla uscire dal pantano in cui sembra finita nella seconda parte del 2021 e nel 2022.
Il progetto Stellar
Va ricordato che Stellar è un progetto crypto di seconda generazione, fondato nel 2014 da Jed McCaleb e Joyce Kim, ovvero prima della nascita di Ethereum.
McCaleb in precedenza aveva fondato il celebre exchange crypto Mt. Gox, oltre alla rete P2P eDonkey, e soprattutto era stato CTO di Ripple.
È possibile che nel corso degli anni abbia perso molta della sua capacità di innovazione. Nel 2014 infatti Stellar era uno dei progetti crypto più all’avanguardia, e fino al 2018 è stato ritenuto uno dei più interessanti in assoluto, dopo Bitcoin ed Ethereum.
Ma con l’arrivo di progetti di terza generazione, come ad esempio Tron o BSC chain, ha iniziato a soffrire molto la concorrenza.
Nonostante ciò tuttavia il 2022 sembra aver fatto registrare una sorta di suo risveglio, perlomeno on-chain, con un livello di utilizzo che non si vedeva da tempo.
In questo momento però subisce anche e soprattutto la concorrenza di Ethereum, soprattutto grazie al passaggio a PoS ed alle diverse soluzioni layer 2 che si stanno diffondendo, tra cui soprattutto Polygon, Arbitrum e Optimism.
In un ecosistema in cui la concorrenza non fa che aumentare, sarà molto difficile per i progetti poco innovativi riuscire a ritagliarsi uno spazio significativo.