HomeCriptovaluteEthereumEthereum: sale la quotazione di ETH in attesa del fork

Ethereum: sale la quotazione di ETH in attesa del fork

Da qualche settimana i prezzi delle principali criptovalute sono in ascesa, ma per quanto riguarda la quotazione di Ethereum, oltre al trend generale, potrebbe influire anche l’attesa per l’imminente nuovo fork. 

Il prossimo fork di Ethereum e le previsioni sulla quotazione

Infatti, a marzo è previsto un nuovo aggiornamento del protocollo Ethereum, che avverrà grazie ad un fork denominato Shanghai

La cosa curiosa è che la principale novità introdotta da questo aggiornamento sarà finalmente la possibilità di sbloccare gli ETH messi in staking sulla nuova Beacon Chain. 

Questo in teoria potrebbe far sì che vengano immessi di colpo sul mercato molti ETH, facendo impennare l’offerta e scendere il prezzo. 

Nonostante ciò i mercati sembrano essere lo stesso ottimisti in merito all’impatto del fork sul prezzo di ETH. 

Attualmente sono bloccati in staking su Beacon Chain più di 16,1 milioni di ETH, pari a più del 13% di tutti gli ETH esistenti. Sicuramente non verranno messi sul mercato tutti quando saranno sbloccati, ma anche se ne venisse messa sul mercato soltanto la metà l’impatto sui prezzi potrebbe essere notevole. 

16,1 milioni di ETH ai prezzi odierni corrispondono a più di 26 miliardi di dollari, e dato che nelle ultime 24 ore il volume totale degli scambi di ETH sugli exchange è stato di poco superiore ai 9 miliardi, anche solo la metà di quei 16,1 milioni di ETH potrebbe stravolgere il mercato qualora venisse messa sul mercato di colpo. 

Va però detto che difficilmente chi fosse in perdita in questo momento potrebbe voler ritirare gli ETH messi in staking e venderli immediatamente. 

Gli ETH in staking

Sono stati in particolare quattro i momenti in cui sono stati messi più ETH in staking.

Il primo è stato tra gennaio e febbraio 2021, quando furono messi in staking quasi 3 milioni di ETH. 

A quell’epoca il prezzo di ETH era in linea con quello attuale, o leggermente inferiore, quindi è difficile immaginare che molti di quei 3 milioni di ETH possano essere ritirati e venduti ora, dato che essendo messi in staking producono profitti. È plausibile immaginare che chi lo dovesse fare ci guadagnerebbe ben poco, anche se ci sono 2,2 milioni di ETH che sono stati messi in staking prima che il prezzo di ETH raggiungesse i 1.600$. 

Il secondo momento c’è stato tra aprile e luglio del 2021, quando furono aggiunti su Beacon Chain altri 2,7 milioni di ETH. A quei tempi i prezzi di ETH erano decisamente superiori a quelli attuali, quindi è presumibile credere che chi ritirasse quegli ETH per venderli lo farebbe in perdita. 

Il terzo momento c’è stato tra marzo e giugno del 2022, sebbene tra agosto 2021 e febbraio 2022 ne furono comunque messi in staking altri 3,1 milioni, sebbene molto più lentamente. 

In quei quattro mesi del 2022 vennero aggiunti su Beacon Chain 3,3 milioni di ETH quando il prezzo era sostanzialmente superiore a quello attuale. Ma a partire da inizio giugno scese fin sotto i 900$, quindi una piccola parte di quei 3,3 milioni di ETH è stata messa in staking in un momento in cui il loro valore di mercato era nettamente inferiore a quello attuale. 

L’ultima fase di grande aggiunta di ETH in staking è ancora in corso, ed è iniziata a settembre 2022. Si tratta di 3,4 milioni di ETH messi in staking quando il loro prezzo di mercato era nettamente inferiore a quello attuale. 

Quindi in totale ci sono più di 5 milioni di ETH attualmente in staking che in teoria ai prezzi attuali potrebbero essere sbloccati ed immessi sul mercato per trarne un profitto non appena sarà possibile farlo. 

Sebbene i prezzi al momento del fork saranno differenti rispetto a quello attuale, si tratta comunque di circa 8 miliardi di dollari, ovvero un volume simile a quello scambiato attualmente in un giorno sul mercato di ETH. 

Pertanto è assolutamente possibile, perlomeno in teoria, che il fork Shanghai possa causare un aumento significativo della pressione di vendita di ETH sui mercati crypto. 

L’andamento della quotazione di Ethereum

Nonostante ciò la quotazione di Ethereum continua a salire.

La salita è iniziata il 4 gennaio, e fino ad oggi praticamente è stata costante con soli tre giorni di leggero calo e altri tre giorni di stasi. 

Il picco massimo di queste prime settimane del 2023 è stato toccato il 21 gennaio, quando è arrivato a sfiorare i 1.700$. 

Come spesso accade sui mercati crypto, è possibile che in attesa del fork di marzo sia in atto una strategia su larga scala di “buy the rumors, sell the news”. 

In altre parole è possibile che in attesa dell’evento stia aumentando la pressione di acquisto, mentre una volta avvenuto potrebbe invece aumentare la pressione di vendita. Oltretutto non aiuta nemmeno il fatto che il fork Shanghai potrebbe sbloccare grandi quantità di ETH che potrebbero essere messi sul mercato anche immediatamente o quasi. 

Qualcosa di vagamente simile era accaduto attorno alla metà di settembre dell’anno con i Merge, anche se allora non c’erano gli ETH sbloccati. 

Il Merge, ampiamente annunciato, avvenne proprio il 15 settembre, e da fine agosto al 12 settembre il prezzo di ETH salì del 25% in pieno bear market. 

Ma già a partire dal 13 settembre, ovvero due giorni prima dell’annunciato Merge, iniziò a scendere, finendo per tornare dieci giorni dopo persino sotto il prezzo di partenza di fine agosto. Tuttavia in quel periodo era in atto un trend discendente in tutto il mercato crypto, quindi è difficile affermare che il calo del prezzo post-Merge si sia dovuto solo al Merge stesso. 

Inoltre bisogna aggiungere che il trend crescente di fine agosto in realtà seguiva un altro trend crescente iniziato un mese e mezzo prima, quindi di fatto il trend crescente pre-Merge è durato circa due mesi, anche se con alti e bassi. Dato che il fork Shanghai è atteso per marzo, è più che normale che si sia innescato un trend di crescita a gennaio. 

Il possibile aumento degli ETH in staking

A questo ragionamento va però aggiunta un’importante considerazione. Infatti ora come ora la convenienza di mettere ETH in staking senza poterli ritirare non è particolamente elevata, anche se generano un rendimento.

Quando invece sarà possibile sbloccarli, non è da escludere che molti tra coloro che fino ad ora erano restii per l’impossibilità di ritirarli si decidano ad immobilizzarli temporaneamente su Beacon Chain. 

Tuttavia non è possibile stimare quanto di ciò accadrà, pertanto la dinamica che segue la logica del “buy the rumors, sell the news” in questo momento sembra la spiegazione più plausibile. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick