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Bitcoin mining: il Congresso USA propone una legge a favore del Proof-of-Work

Il Congresso degli USA ha proposto una nuova legge a favore del mining di Bitcoin. La proposta vede il Proof-of-Work (PoW) contribuire a raggiungere gli obiettivi energetici e alla crescita dell’economia del Paese.

Il Bitcoin mining contribuisce alla crescita economica degli USA: la nuova proposta di legge

Il Congresso degli Stati Uniti ha presentato una proposta di legge che include il Bitcoin mining come attività che favorisce la crescita economica del Paese. 

Non solo, il protocollo del Proof-of-Work è stato citato come un potenziale aiuto per raggiungere anche gli obiettivi energetici statunitensi. 

Si tratta di una vera rivelazione sull’importanza del mining di Bitcoin che fino ad ora è stato totalmente denigrato. A quanto pare, però, non per il Congresso degli USA che ne ha voluto analizzare benefici e potenzialità, al punto di sostenerlo con una proposta di legge. 

E infatti, il testo della proposta inizia con le seguenti parole:

“Esprimendo il parere della Camera dei Rappresentanti sull’importanza del mining Proof-of-Work, utilizzato per alcune criptovalute come il Bitcoin, per la capacità degli Stati Uniti di raggiungere i propri obiettivi energetici e far crescere la propria economia.”

Bitcoin Mining: la pratica utilizza lo 0,14% della fornitura globale di energia

Nella risoluzione introdotta dal funzionario repubblicano Pete Sessions, si legge che il mining di Bitcoin e di criptovalute PoW è un processo essenziale che consente a una rete blockchain di rimanere affidabile, aperta e decentralizzata. 

E poi continua affermando che anche se il Proof-of-Work richiede il consumo di energia per questo processo di convalida, molte delle preoccupazioni sono ingiustificate, perché il consumo di energia dei mining PoW è trasparente e verificabile. 

A tal proposito, ecco un dato schiacciante espresso nel disegno di legge in merito al Bitcoin mining e al suo impatto energetico:

“[la pratica] utilizza lo 0,14% della fornitura globale di energia”

In questo senso, allora, il mining di criptovalute migliora la redditività economica complessiva dei progetti di energia rinnovabile, grazie alla sua capacità di utilizzare l’offerta in eccesso.

In altre parole, la proposta di legge vuole sottolineare gli sforzi delle mining farm di Bitcoin e delle crypto PoW-based, per essere consapevoli dell’ambiente. In questo modo, la risoluzione prevede che si possano ridurre le emissioni di metano, utilizzando il metano incagliato o sprecato come fonte combustibile. 

La questione energetica e l’errato ragionamento

L’estate scorsa, una ricerca di BanklessTimes aveva affermato che il mining di Bitcoin potrebbe far aumentare la temperatura globale di 2 gradi entro il 2040, anche se nel ragionamento, era evidente un errore di proiezione. 

E infatti, tale conclusione è arrivata basandosi sul calcolo che in media ogni singola transazione di Bitcoin produce circa 841 chilogrammi di CO2, e questa cifra sarebbe aumentata in futuro nel caso di maggiore adozione di BTC. 

Tale affermazione è un’interpretazione sbagliata del consumo energetico del mining di BTC, che infatti non dipende dal numero di transazioni. Ciò da cui dipende è esclusivamente dalla convenienza che hanno i miner a consumare che, in realtà, è destinato a diminuire nel tempo. 

Non solo, l’emissione di CO2 relativa al mining di Bitcoin e le crypto PoW, dipende da quale fonte energetica viene scelta per l’attività, e cioè quella fossile. A tal proposito, la stessa ricerca ha affermato che il 57% dell’energia utilizzata per il mining di BTC proviene da fonti rinnovabili che quindi emettono CO2 quasi nulle.  

L’attuale proposta di legge del Congresso USA è una testimonianza che la questione energetica relativa al mining di Bitcoin forse può essere risolta molto presto e a livello globale.

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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