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FTX denuncia il suo fondatore Sam Bankman-Fried

Colpo di scena nella vicenda legata al fallimento dell’exchange crypto statunitense FTX. 

Infatti, secondo quanto riportato in un documento ufficiale dell’altro ieri, presentato al tribunale del Delaware, gli avvocati della società hanno citato in giudizio il co-fondatore ed ex CEO Sam Bankman-Fried per l’acquisizione della piattaforma di stock-clearing Embed. 

Il ruolo di SBF in FTX 

FTX è stata fondata nel 2019 proprio da Sam Bankman-Fried e Gary Wang, e SBF è sempre stato il suo CEO. 

Da quando è andata in fallimento, chiedendo il Chapter 11, SBF ha dovuto dimettersi e lasciarla in mano al curatore fallimentare, John J. Ray III. 

Quindi, in questo momento di fatto SBF non ha alcun potere all’interno dell’azienda che ha fondato, nonostante risulti ancora a tutti gli effetti tra i principali azionisti. 

Il fatto è che si sospettano gravi responsabilità a carico dell’ex CEO per quanto riguarda le cause del fallimento della società, quindi non c’è da stupirsi se il nuovo staff che sta gestendo la delicata fase attuale se la stia prendendo anche specificatamente con lui. 

Il caso Embed

La questione sollevata dagli avvocati di FTX è legata all’acquisizione di Embed da parte della società, avvenuta nel giugno 2022. 

Da notare che tale acquisizione fu perfezionata dopo l’implosione dell’ecosistema Terra/Luna, che già aveva creato grossi problemi a FTX, e solo pochi mesi prima della bancarotta. 

L’acquisizione da parte di FTX US di Embed Financial Technologies Inc. era finalizzata ad incorporare nel gruppo la controllata Embed Clearing LLC, una nuova società di compensazione membro di FINRA, DTC, NSCC, Nasdaq e IEX. 

L’obiettivo di tale acquisizione era quello di consentire a FTX di fornire servizi di intermediazione in white label ad altre aziende, app e utenti di FTX Stocks. 

Il problema è sorto, però, solo quest’anno, quando Embed è stata inserita dal curatore fallimentare tra gli asset di FTX da vendere per fare cassa. 

La vendita di Embed

Una volta che il giudice ha approvato la vendita della piattaforma di Embed, si sono fatti avanti 12 potenziali acquirenti interessati a rilevarla. Questi hanno presentato le loro proposte di interesse non vincolanti, e tra queste risultava in quel momento vincente un’offerta da 78 milioni di dollari. 

Il fatto è che tali proposte non vincolanti si basavano su informazioni provenienti dalla stessa FTX, ma quando i potenziali acquirenti hanno potuto esaminare i dati reali della piattaforma, acquisendo quindi informazioni in prima persona, hanno scoperto che il suo reale valore era quasi inesistente. 

E così quasi tutti hanno ritirato le loro offerte, tranne un unico potenziale acquirente che ha presentato un’offerta finale da un milione. Questo potenziale acquirente unico rimasto era proprio l’ex CEO di Embed, Michael Giles.

Le accuse a SBF da parte di FTX

A questo punto gli avvocati di FTX hanno citato in giudizio l’ex CEO della società, Sam Bankman-Fried, accusandolo di non aver effettuato la dovuta due diligence prima di acquistare Embed. 

Oltretutto, l’acquisto della piattaforma nel 2022 è stato fatto a fronte di un esborso di 220 milioni di dollari. 

Se anche già la proposta preliminare non vincolante da 78 milioni denotava un chiaro errore di valutazione da parte di SBF al momento dell’acquisto, l’unica offerta sopravvissuta alla due diligence da 1 milione rende evidente il gravissimo errore compiuto da SBF. 

Inoltre, essendo stata fatta dal precedente proprietario, sa addirittura di beffa. 

Gli avvocati di FTX affermano: 

“Gli offerenti hanno capito quello che FTX Group e gli Insider di FTX non si sono preoccupati di valutare prima dell’acquisizione di Embed, ovvero che la decantata piattaforma software di Embed era essenzialmente priva di valore”.

A questo punto viene spontaneo domandarsi perchè SBF abbia voluto dare 220 milioni di dollari agli ex-proprietari di Embed. 

Secondo gli avvocati di FTX gli insider di FTX in questo modo hanno truffato investitori, creditori e clienti. Inoltre, affermano che lo stesso Giles abbia ricevuto circa 157 milioni di dollari da questa acquisizione, per poi invece rioffire solo un milione di dollari meno di un anno dopo per ricomprarsela. 

Il futuro di Sam Bankman-Fried 

Ormai sulla testa del co-fondatore di FTX pendono così tante accuse che sembra davvero difficile che possa evitare una corposa condanna. 

Oltretutto il tribunale ha a disposizione una grande quantità di informazioni, spesso anche molto ben documentate, per cercare di comprendere a fondo quali siano tutte le responsabilità di SBF in questa vicenda. 

Nonostante ciò l’ex CEO continua a dichiararsi innocente dal suo confino coatto a casa dei genitori, in California. 

Più si va a fondo in questa questione, più invece emerge la scarsissima capacità gestionale dell’ex capo di FTX che difficilmente può essere ritenuto non responsabile del suo fallimento. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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