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Il co-fondatore di Twitter sostiene il candidato pro-crypto alle presidenziali

Jack Dorsey è il famoso co-fondatore di Twitter, fino a circa un anno e mezzo fa ne era ancora il CEO e da allora è diventato un punto di riferimento per il settore crypto. 

Quando si dimise affermò di volersi dedicare a Bitcoin.

Ma da quando alla guida del celebre social network c’è Elon Musk, le iniziative politiche sono aumentate, in particolare quelle legate alla campagna elettorale per le presidenziali USA del prossimo anno. 

Allo stato attuale né il Partito Democraitco di Biden, né quello Repubblicano di Trump, hanno già definito con certezza il loro candidato, tanto che su Twitter è già iniziata una sorta di campagna elettorale per le primarie. 

Lo stesso Elon Musk ha partecipato ad uno Space su Twitter durante il quale il candidato repubblicano da lui appoggiato, Ron DeSantis, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alle primarie contro Donald Trump. 

Twitter e i candidati pro-crypto

DeSantis è un forte sostenitore di Bitcoin, ma anche tra le fila democratiche c’è un candidato che è un forte sostenitore di Bitcoin: Robert F. Kennedy Jr., terzogenito del compianto Robert Kennedy e nipote di John F. Kennedy. 

Se DeSantis ha l’appoggio di Elon Musk, Kennedy ha quello di Jack Dorsey. 

In entrambi i casi si tratta di candidati pro-crypto, appoggiati da figure di spicco di Twitter, anche se il primo è repubblicano ed il secondo democratico. 

A dire il vero però c’è una differenza importante: se da un lato sembra che DeSantis possa contendere a Donald Trump la vittoria alle primarie, sembra invece piuttosto improbabile che Kennedy possa battere Biden, anche perchè Biden è il presidente in carica, quindi se si ricandiderà le primarie del partito Democratico potrebbero anche essere già finite ancor prima di iniziare. 

Inoltre, Kennedy è un personaggio molto discusso, per alcune sue posizioni radicali che a molti non piacciono. 

In questo momento infatti sebbene Trump risulti essere il candidato repubblicano più popolare, DeSantis lo segue a ruota, anche se distaccato. 

A dire il vero i candidati repubblicani alle primarie sono molti, ma per ora sembra una questione a due tra Trump e DeSantis, con quest’ultimo in svantaggio ma appoggiato da Elon Musk

Invece per quanto riguarda il partito democratico oltre a Joe Biden, in netto vantaggio su tutti gli altri candidati del suo partito, c’è anche la sua vice, Kamala Harris, con Robert F. Kennedy Jr. che non viene ancora nemmeno considerato tra i probabili vincitori dai vari sondaggi. 

Vi è pertanto una remota possibilità che entrambi i candidati alle presidenziali USA del prossimo anno siano pro-crypto, ma per ora appare davvero remota. 

Vi è però una probabilità maggiore che lo sia almeno uno dei due. 

Oltretutto, in questo momento il candidato repubblicano viene dato per vincente su quello democratico, quindi nel caso in cui DeSantis riuscisse a battere Trump, vi potrebbero essere buone probabilità che possa anche vincere le presidenziali, diventando così il primo Presidente USA dichiaratamente pro-Bitcoin. 

Il sostegno del co-fondatore di Twitter

Jack Dorsey ormai sta lavorando ad altro, ma rimane il celeberrimo co-fondatore di Twitter. 

È difficile però che il suo appoggio a Kennedy possa risultare decisivo, anche perchè Dorsey non è mai stato particolarmente attivo sul social network. 

Basti dire che Elon Musk ha più di 142 milioni di follower, mentre Jack Dorsey “solamente” sei milioni e mezzo. 

Nonostante ciò sta facendo molta notizia il suo endorsement esplicito per Robert F. Kennedy Jr.

Da notare che nel suo tweet di endorsement ha condiviso un video pubblicato su YouTube da Fox News in cui Kennedy afferma di credere di essere in grado di battere sia Trump che DeSantis. 

Fox News oltretutto è nota per essere un’emittente televisiva piuttosto vicina ai repubblicani, e lo stesso Kennedy in passato ha espresso posizioni che paiono più vicine al partito repubblicano che al suo partito di appartenenza. 

Forse è proprio questa anomalia ad aver spinto alcuni, tra cui Dorsey, ad appoggiarlo, al posto che appoggiare Biden, Harris o altri possibili candidati democratici. 

D’altronde il calo di popolarità di Joe Biden è evidente. Facendo una media dei vari sondaggi, se a gennaio più del 50% dei potenziali elettori sembrava appoggiarlo, ora questa percentuale è precipitata sotto il 41%, con quasi il 55% che disapprova il suo operato. 

In altre parole Biden probabilmente non piace più nemmeno a tanti democratici, ed è per questo che le porte per candidati come Kennedy di fatto rimangono aperte. 

La previsione di Jack Dorsey

Il co-fondatore di Twitter però è andato anche oltre, esponendosi ancora di più. 

Infatti ad una domanda esplicita di un utente riguardo il suo atteggiamento, con la quale chiedeva se il suo era “solo” un endorsement o era anche una previsione di possibile vittoria, Dorsey ha risposto “entrambe”. 

Quindi sembra che ritenga possibile non solo che Kennedy possa battere Biden o Harris alle primarie del partito democratico, ma che possa anche sconfiggere Trump o DeSantis alle presidenziali. 

Il co-fondatore di Twitter però non è noto per la sua capacità di fare previsioni corrette sull’esito delle elezioni. 

L’appoggio alle crypto su Twitter

Robert F. Kennedy Jr. è un fortissimo sostenitore di Bitcoin

Questo suo sostegno potrebbe anche tornargli utile durante la campagna elettorale dell’anno prossimo, anche se forse in realtà potrebbe essere una zavorra durante le primarie. 

Infatti negli USA sembra che siano soprattutto i repubblicani ad apprezzare la libertà finanziaria garantita da Bitcoin e dalle criptovalute, mentre i democratici sono più scettici. 

Ad esempio i politici USA che si sono adoperati di più per cercare di frenare l’ascesa del settore crypto sono stati proprio politici democratici. 

Quindi Kennedy potrebbe pagare pesantemente il suo sostegno incondizionato a Bitcoin durante le primarie, mentre paradossalmente potrebbe tornargli utile nel caso in cui arrivasse a sfidare il candidato repubblicano alle presidenziali. 

Il suo sostegno a Bitcoin sembra decisamente sincero, anche perchè lo ha ribadito molte volte. 

In particolare Kennedy ce l’ha con la politica monetaria della Fed, eccessivamente espansiva nel 2020/2021, ed eccessivamente restrittiva nel 2022/2023. 

Inoltre ha affermato senza mezzi termini che ritiene Bitcoin un esempio di democrazia, anche se a dire il vero non si tiene alcuna elezione riguardante il funzionamento di Bitcoin. 

Sta di fatto però che, perlomeno durante le primarie, molto probabilmente si parlerà molto di Bitcoin e criptovalute, mentre se vincessero Biden e Trump se ne parlerà molto di meno durante la campagna elettorale vera e propria per l’elezione del prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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