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La SEC vuole distruggere il comparto crypto negli USA? Le teorie del collaboratore di Elon Musk

Secondo David Sacks, stretto collaboratore di Elon Musk, è stata creata un’alleanza segreta per distruggere le crypto tramite “l’usurpazione del Congresso” da parte della SEC.

Ovviamente, queste teorie hanno causato un caos non indifferente per quel che riguarda il prezzo di Bitcoin ed Ethereum, di seguito tutti i dettagli. 

SEC VS Crypto: le parole del collaboratore di Elon Musk 

In base alle ultime notizie, vediamo che Bitcoin e Ethereum, le due principali crypto con un ampio margine, hanno subito forti oscillazioni questa settimana a seguito di un’azione normativa improvvisa che ha scosso il mondo delle criptovalute. 

Nello specifico, il prezzo del Bitcoin è sceso a livelli che non si registravano da marzo, a seguito di azioni legali da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti nei confronti di Binance e successivamente di Coinbase

Come sappiamo, due dei maggiori exchange di criptovalute al mondo. Questo ha causato un serio avvertimento da parte di Coinbase. Inoltre, recentemente, David Sacks, un investitore tecnologico che collabora strettamente con il miliardario Elon Musk, proprietario di Tesla e Twitter, ha affermato altre notizie, senza fornire prove. 

Nello specifico, dichiarando che il presidente della SEC, Gary Gensler, e l’influente senatrice statunitense Elizabeth Warren abbiano formato un’alleanza per distruggere le criptovalute negli Stati Uniti. 

Logicamente, questa dichiarazione ha contribuito a un’enorme caduta dei prezzi di Bitcoin e altre criptovalute. In particolare, Sacks, durante l’All-In Podcast, insieme agli altri investitori quali Jason Calacanis, Chamath Palihapitiya e David Friedberg, ha affermato: 

“Il problema è che Gensler ha un’alleanza con Elizabeth Warren, e si dice che lei lo nominerà Segretario al Tesoro se praticamente distruggerà le criptovalute negli Stati Uniti.” 

Le accuse della SEC a Coinbase e Binance 

Come sappiamo, durante la scorsa settimana, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha scosso il mercato delle criptovalute con le sue accuse contro Coinbase, affermando che l’exchange operava illegalmente. 

Vediamo che questo è solo un ulteriore sforzo regolatorio nei confronti del settore crypto, dopo l’azione legale contro Binance, la più grande piattaforma di trading di criptovalute al mondo, accusata di varie violazioni, tra cui una gestione inadeguata dei fondi degli utenti, un volume di scambi elevato e l’elusione delle normative.

A proposito di queste accuse, Palihapitiya aveva precedentemente dichiarato in un podcast che “la criptovaluta è morta in America”, facendo una previsione accurata sul fatto che i regolatori avrebbero preso di mira le società di criptovalute come Coinbase, dopo il crollo dei prezzi delle criptovalute nel 2022 che ha portato al collasso dell’exchange FTX.

Sacks ha inoltre commentato come segue: 

“Quello  che Gensler e la SEC stanno affermando è che non è legale gestire un exchange di criptovalute negli Stati Uniti. Credo che Gensler stia superando di gran lunga la sua autorità nel fare tali dichiarazioni. Non spetta al presidente della SEC decidere se gli americani dovrebbero o meno detenere criptovalute.” 

Inoltre, sappiamo che, all’inizio di quest’anno, Warren ha dichiarato di voler “costruire un esercito anti-crypto” come parte della sua campagna di rielezione, citando una fonte di Politico.

Le controversie nella causa della SEC contro Coinbase 

Come anticipato prima, recentemente la SEC ha intentato una causa contro Coinbase e Binance, due delle principali piattaforme di exchange crypto al mondo in termini di volumi di trading.

Vediamo però che la causa della SEC contro Coinbase ha evidenziato una contraddizione diretta rispetto alla richiesta dell’exchange di un quadro normativo chiaro per le criptovalute da parte dell’agenzia di regolamentazione.

Secondo la SEC, infatti, Coinbase avrebbe operato come broker non registrato almeno dal 2019, nonostante nello stesso anno la SEC avesse approvato la sua domanda di IPO.

Recentemente, infatti, Coinbase ha presentato un ricorso in tribunale per cercare di costringere la SEC a rispondere a una petizione riguardante la regolamentazione delle criptovalute. 

Seppur alcuni sostengono che l’exchange non abbia mai voluto effettivamente una regolamentazione, è d’altra parte ampiamente riconosciuto che la mancanza di regole chiare per lo spazio crittografico è motivo di preoccupazione per molti partecipanti al mercato delle criptovalute.

Coinbase potrebbe quindi essere aperta alla regolamentazione una volta che saranno definite norme chiare per il settore, anche se sembra che questo possa ancora richiedere del tempo, specialmente considerando le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 e la possibilità di un cambio di regime anche all’interno della SEC.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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