La piattaforma di esplorazione blockchain Etherscan ha lanciato ufficialmente nella versione beta uno strumento crypto AI chiamato “code Reader” capace di fornire informazioni approfondite sui codici dei contratti intelligenti.
Attraverso questa funzione ora si può semplificare la mole di informazioni complesse contenute nei vari contratti del mondo crypto.
Tutti i dettagli di seguito.
Summary
Etherscan lancia in beta lo strumento crypto AI
Etherscan, famosa piattaforma di block exploring per la blockchain di Ethereum, ha annunciato proprio ieri in un blog post il lancio dello strumento crypto AI “Code Reader”.
Disponibile inizialmente nella versione beta, Code Reader aiuta gli utenti ad ottenere informazioni aggiuntive e dettagliate su un determinato codice di un contratto intelligente, andando ad approfondire una specifica sezione o funzione tramite l’uso dell’intelligenza artificiale.
La stessa Etherscan ha dichiarato in un’intervista che:
“Questa funzione è particolarmente preziosa quando si interagisce per la prima volta con uno smart contract, in quanto fornisce una comprensione approfondita delle sue operazioni e funzionalità”
Per utilizzare il tool è necessario innanzitutto andare nel sito web ufficiale di Etherscan e, aprendo il menù a tendina sotto la voce “developers”, selezionare “Code Reader”.
Una volta aperto lo strumento servirà semplicemente incollare il codice del contratto che si desidera approfondire e specificare il prompt, ovvero l’ambito preciso di interesse.
È importante sottolineare che per utilizzare questa funzione è obbligatorio fornire una chiave API OpenAI valida e limiti di utilizzo sufficienti.
Dopo aver fornito tutte questi dati, l’applicazione di intelligenza artificiale andrà a digitare informazione specifiche relative al codice sorgente del contratto selezionato.
I casi d’uso più comuni includono l’acquisizione di informazioni precise e la loro spiegazione, l’ottenimento di funzioni complete e l’esplicazione di come lo smart contract lavora all’interno delle applicazioni decentralizzate.
Etherscan, in un tweet in cui ha presentato al pubblico “Code Reader” ha incluso un doveroso disclaimer in cui si dice di non dare per scontato che le risposte siano corrette, essendo generate dall’AI di OpenAI e non dal block explorer stesso.
Inoltre è stato chiarito che la piattaforma non memorizza le proprie chiavi API.
Nonostante le tecnologie che operano nel campo dell’intelligenza artificiale stiano facendo passi da gigante, è opportuno ricordare che vanno ancora migliorati gli attuali prototipi.
In particolare questi devono affrontare alcuni problemi di sincronizzazione dei dati, dell’ottimizzazione della rete, per non parlare dei pericoli relativi alla privacy e alla sicurezza degli utenti.
Ormai è scontato che l’AI nel prossimo decennio sarà fondamentale in una moltitudine di ambiti differenti, tuttavia va utilizzata con consapevolezza e con moderazione.
Questo genere di strumenti sono utili come integrazione all’ingegno e all’intelligenza umana: se sostituiti rischiano di diventare estremamente pericolosi.
Contratti intelligenti ed AI: individuazione di scam
Lo strumento crypto AI di Etherscan aiuta la community web3 ad esplorare con maggiore facilità le diverse fattispecie di contratti intelligenti fornendo informazioni dettagliate in base a determinati prompt.
Nessun dubbio su quali funzioni un contratto può operare o su quali applicazioni esso può girare: tuttavia rimane il problema dell’individuazione di smart contract fraudolenti.
Non è ancora chiaro se Code Reader riuscirà ad avvertire gli utenti che stanno analizzando un contratto scam che contiene funzioni pericolose, che potrebbero mettere a rischio i fondi di chi ne entra in contatto.
Destreggiarsi in prima persona nello studio preliminare di contratti non è semplice e sottende diverse ore di studio di come questi funzionano.
D’altro canto non è detto che le piattaforme AI riusciranno a scovare tutte le red flag nascoste nelle diverse fattispecie di smart contract e soprattutto se saranno in grado di distinguere i casi legittimi da quelli fraudolenti.
Esistono ad esempio funzioni mint che permettono al developer del contratto di creare dei token aggiuntivi all’interno del proprio wallet.
Sebbene questa funzione potrebbe essere considerata una mossa per aumentare la supply in modo esponenziale ai danni della community, non sempre nasconde un imbroglio.
Infatti, molte piattaforme di yield, come ad esempio PancakeSwap, includono questa possibilità, ma è dettata dal fatto che nuovi token CAKE che vengono “creati dal nulla” sono dati ai liquidity provider come incentivo alle proprie operazioni.
Come distinguere dunque un contratto scam da uno regolare?
Inoltre, non sappiamo se i casi più eclatanti di contratti truffa saranno segnalati come tali tramite avvisi all’utente, come nel caso degli honeypot, ovvero token particolari che possono solo essere acquistati e non venduti, tranne che per il deployer della crypto.
Purtroppo al momento l’unica arma con cui ci si può difendere è lo studio e la conoscenza di come funziona il mondo degli smart contract.
Come accennato nel paragrafo precedente, la consapevolezza dei concetti chiave in questo contesto, unita alle comodità fornite dagli strumenti AI, rappresentano davvero un game changer.
Per gli utenti meno esperti, se volete verificare che un token non nasconda rischi da honeypot, potete consultare questo sito.
Nel frattempo studiate!
