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Fireblocks: l’infrastruttura crypto espande il supporto cloud alle banche

Fireblocks, piattaforma aziendale blockchain-based per la custodia crypto, espande il suo supporto cloud per servire le banche a livello globale. 

Il suo ultimo annuncio vede la partnership con Amazon Web Services (AWS), Google Cloud Platform (GCP) e Alibaba Cloud. 

Fireblocks: il fornitore di custodia crypto punta le banche supportando il cloud di AWS, GCP e Alibaba Cloud

La piattaforma aziendale per gestire le operazioni di asset digitali e costruire imprese innovative sulla blockchain, Fireblocks, ha annunciato la sua espansione. 

Si tratta del suo supporto ai modelli di sicurezza hardware (HSM) e ai fornitori di servizi cloud di Amazon Web Services (AWS), Google Cloud Platform (GCP), Alibaba Cloud, Thales e Securosys. 

Con questa mossa, il fornitore di infrastrutture crypto, mira a servire il 100% di tutte le banche e istituzioni finanziarie a livello globale. 

E infatti, le banche stanno sempre più optando all’utilizzo del cloud, anche se ancora in modo frammentato. Alcune utilizzano il cloud privato, altre il cloud pubblico, mentre per le altre, il cloud rimane la sede.

A tal proposito, l’idea di Fireblocks è rendere la sua soluzione di portafoglio MPC compatibile e scalabile per ogni banca e istituzione, attraverso il suo supporto ai colossi del cloud. 

Per fare qualche esempio di quel che succede, infatti, Capital One utilizza AWS, mentre Morgan Stanley sta lavorando con Microsoft.

Bank of America ha risparmiato 2 miliardi di dollari all’anno costruendo in parte il proprio cloud. 

Infine, Goldman ha dichiarato a novembre di voler collaborare con Amazon Web Services per dare ai clienti accesso a montagne di dati finanziari e strumenti analitici. Deutsche Bank ha stretto una partnership decennale con Google.

Fireblocks: l’infrastruttura crypto al servizio delle banche primeggia nel settore del cloud

Grazie ai nuovi supporti per AWS, GPC e Alibaba Cloud, Fireblocks sta coprendo la maggior parte della quota di mercato del settore cloud.

Non solo, finora Fireblocks ha già permesso a 50 tra le più grandi banche del mondo di creare servizi di custodia, negoziazione, compensazione e regolamento di asset digitali, tokenizzazione di prodotti finanziari come fiat tokenizzati, valute digitali delle banche centrali (CBDC), crediti di carbonio e altro ancora.

Tra questi ci sono BNY Mellon, BNP Paribas e la banca australiana ANZ Bank, a cui la piattaforma aziendale ha fornito supporto infrastrutturale. Tra i suoi clienti figurano anche Robinhood e la società fintech Revolut.

A tal proposito, Michael Shaulov, cofondatore e CEO di Fireblocks ha dichiarato

“Fin dall’inizio, la piattaforma Fireblocks è stata creata e progettata per essere business-first. Comprendiamo i requisiti di rischio della banca a livello architetturale e abbiamo sviluppato strategicamente i componenti per assicurarci che i nostri clienti possano passare dal proof-of-concept alla produzione nel più breve tempo possibile. 

Negli ultimi tre anni, Fireblocks ha lavorato con alcune delle più note banche e istituzioni finanziarie all’avanguardia nel settore degli asset digitali e delle criptovalute. 

Ad oggi, abbiamo portato con successo 50 banche nello spazio degli asset digitali, quindi siamo entusiasti di poter approfondire il nostro impegno in questo segmento fornendo il giusto supporto infrastrutturale a qualsiasi banca o istituzione finanziaria per portare la propria offerta di asset digitali sul mercato.”

Google Cloud e la partnership con Polygon

Rimanendo nel discorso di cloud e blockchain, lo scorso aprile, Google Cloud e Polygon Labs avevano annunciato la loro partnership pluriennale per accelerare l’adozione della tecnologia blockchain all’interno delle aziende. 

Si tratta di un servizio di supporto agli sviluppatori che riceveranno strumenti e infrastrutture aziendali su cui utilizzare i protocolli di Polygon. 

E infatti, il layer 2 di Ethereum, ha già sviluppato negli anni una suite di protocolli che consentono soluzioni di scaling, come rollup, sidechain, catene ibride, catene aziendali, etc. 

Dall’altro canto c’è Google Cloud che offre una sua suite di soluzioni aziendali per accelerare la capacità delle organizzazioni di trasformare digitalmente la propria attività. 

Con questa partnership, Polygon Labs e Google Cloud hanno in programma iniziative congiunte di ingegneria e go-to-market per facilitare alle aziende la creazione di loro prodotti Web3 e di dApp. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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