Ultime news: l’altro ieri il costo medio per transazione sulla blockchain di Ethereum è salito a quasi 15$.
Solo tre giorni prima era di 4$, e già ieri è poi sceso a 10$.
Cosa ha generato questo picco?
Summary
Ethereum news: l’airdrop su XEN
Secondo alcuni a generare questo significativo ed improvviso aumento delle fee sarebbe stato un airdrop su XEN.
Per la precisione la causa sarebbe il token VMPX.
In realtà sembra che si sia trattato di un tentativo di truffa.
Infatti sul profilo Twitter ufficiale di VMPX era stato pubblicato un tweet, poi rimosso, che annunciava un airdrop di token VMPX.
Tale airdrop non c’è stato, ma molte persone che volevano ricevere i token VMPX hanno fatto salire le fee addirittura a 317$ per transazione.
Il token VMPX
Il token VMPX è sbarcato sui mercati crypto solamente ad inizio maggio, e da allora ha già perso l’80% del proprio valore.
Infatti il giorno stesso del lancio è passato da 0,25$ a 0,38$ in poche ore, facendo registrare subito il massimo storico.
In seguito è sceso a 0,14$ nel giro di soli tre giorni, per poi precipitare a fine maggio a 0,05$.
Ad inizio giugno ha fatto registrare il minimo sotto gli 0,04$, ma poco prima della metà del mese ha iniziato una breve risalita che lo ha portato a 0,18$.
In seguito a questo rimbalzo però è crollato di nuovo, fino a tornare sotto gli 0,08$.
VMPX è un meme token in formato BRC-20, ovvero un ordinals sulla blockchain di Bitcoin.
Il falso airdrop che era stato annunciato su XEN riguardava invece la sua versione ERC-20 sulla blockchain di Ethereum.
Aveva fatto parlare di sè proprio poco prima della metà di maggio quando era scoppiato il trend delle memecoin BRC-20.
Ethereum news: l’aumento delle fee
Proprio in quel periodo le fee sulla blockchain di Bitcoin esplosero.
Prendendo come riferimento il costo medio giornaliero per singola transazione, l’8 maggio salirono oltre i 30$, rispetto ai 2,9$ di inizio mese ed ai 3,1$ del 14.
VMPX è stato lanciato il 9 maggio.
Da notare che a fine aprile le fee medie sulle transazioni on-chain di Bitcoin erano inferiori a 1$, ed ora sono a circa 1,5$.
Quindi le meme coin come VMPX avevano già fatto aumentare le fee a maggio sulla blockchain di Bitcoin.
Qualcosa di simile sta accadendo anche negli ultimi giorni sulla blockchain di Ethereum, anche se il picco è stato inferiore (14$).
Va però ricordato che anche sulla blockchain di Ethereum c’è stato un picco del costo medio per transazione ad inizio maggio a quota 27$.
La differenza però sta nel fatto che i picchi di maggio erano dovuti a reali lanci di token, mentre quello dell’altro ieri probabilmente è dovuto anche ad un tentativo di truffa.
La congestione delle blockchain
Le blockchain hanno un limite massimo di transazioni superato il quale non sono più in grado di gestirle tutte.
Le transazioni che non vengono gestite finiscono in una specie di coda che in genere nel corso del tempo viene smaltita più o meno velocemente.
Dato che le transazioni con maggiori fee vengono processate per prime, chi ha bisogno di saltare la coda è di fatto costretto a pagare fee molto più elevate della media. Per questo motivo quando la coda è lunga il costo delle fee di fatto aumenta.
La soluzione sarebbe quella di bypassare completamente la coda, semplicemente non registrando le transazioni sulla blockchain. È quello che fa ad esempio Lightning Network (LN), ovvero il principale layer-2 di Bitcoin.
LN non ha un reale limite massimo al numero di transazioni che possono essere registrate, perchè chiunque può creare un nodo e gestirne quante ne vuole.
Su Ethereum soluzioni off-chain di questo tipo non sono ancora molto usate, perchè si preferisce utilizzare sidechain o comunque soluzioni che privilegiano la registrazione on.chain di tutte le transazioni.
Va però ricordato che il limite massimo di transazioni che è in grado di supportare la blockchain di Ethereum è di gran lunga superiore a quello di Bitcoin.
