MetaMask, il più famoso software wallet ethereum, ha cambiato look aggiornando la propria interfaccia utente a seguito di alcuni feedback negativi della community.
L’estensione ora diventa più pulita e ordinata, in grado di far fronte alle richieste del pubblico del web3.
Vediamo insieme tutti i dettagli.
Summary
Ethereum software wallet: l’estensione MetaMask aggiorna l’interfaccia utente
MetaMask, il software wallet per Ethereum sviluppato dalla società Consensys, ha annunciato ieri di aver apportato alcune modifiche alla propria interfaccia utente in modo da venire incontro alle necessità della propria community.
Nella versione 10.33, la maschera da volpe ha scambiato l’ordinamento di alcune funzionalità, cambiando di fatto il proprio look rendendolo più nitido e ordinato.
In primo luogo le informazioni relative al nome dell’account, lo stato della connessione e la selezione della rete sono state incluse tutte all’interno di un’unica riga superiore, riducendo il rumore visivo precedentemente riscontrato dagli utenti.
Ora tutto ciò di cui hai bisogno per operare in DeFi, è a portata di mano nella zona superiore dell’estensione.
Lo stato della connessione in particolare ora risulta più evidente, in modo da poter gestire più semplicemente l’accesso con le varie dApps e sapere in tempo reale a cosa ci si sta per connettere.
Un “problema” comune della precedente versione del wallet ethereum MetaMask era che la navigazione del menu globale risultava incorporata con la selezione dell’account e confondeva gran parte della community.
Adesso invece l’avatar dell’account è posizionato a fianco del nome, in modo da avere una chiara associazione visiva con la tua identità.
Inoltre con il nuovo aggiornamento è stato risolto il problema dell’abbinamento “token- rete”: quando ad esempio si accedeva alla rete Avalanche, al posto del token “AVAX” si leggeva ugualmente “ETH”, il chè creava parecchia confusione ai neofiti.
Ora invece ad ogni rete è associato correttamente il rispettivo token.
Un ultimo aggiustamento all’interfaccia utente del wallet per ethereum riguarda la voce “portfolio”, ora aggiunta direttamente nella dashboard principale di MetaMask.
L’augurio è che con questo aggiornamento Consensys possa aver semplificato l’esperienza utente del suo prodotto di punta, spingendo feedback positivi ed incrementando di conseguenza il numero di download all’estensione.
Hardware wallet vs software wallet
Nonostante l’aggiornamento dell’interfaccia utente di MetaMask, principale wallet per ethereum, rimane viva la diatriba tra chi preferisce portafogli crypto in versione software e chi hardware.
MetaMask infatti, in quanto estensione scaricabile per Chrome, Ios e Android, soffre di tutte le problematiche di sicurezza relative ai software wallet.
In particolar modo, quando si scarica MetaMask ( così come tutti i portagoli software), le chiavi private dell’account vengono custodite internamente al device ( il computer) su cui avviene l’installazione, in una cartella che può essere facilmente vittima di attacchi hack.
Sono molti i casi in cui gli utenti hanno registrato violazione del proprio wallet con relativa perdita di tutti i fondi, tipicamente a causa di un attacco malware.
Anche scaricando un valido antivirus e prendendo tutte le precauzioni del mondo, è necessario essere a conoscenza che questa vulnerabilità purtroppo non può essere risolta.
Discorso differente per gli hardware wallet come Ledger, Trezor, Bitbox e Coldcard dove lo storage delle chiavi private è all’interno del dispositivo stesso ( la chiavetta per intenderci).
Utilizzando questi portafogli in modalità offline e rimuovendo l’hardware ogni volta che abbiamo terminato le nostre operazioni, risulterà molto più difficile (se non impossibile) essere derubati da soggetti malintenzionati.
Ovviamente questa categoria di wallet è più complessa rispetto ai portafoglio software: per un utente che svolge decine di transazioni al giorno potrebbe risultare più scomoda in quanto banalmente c’è da inserire un pin per approvare qualsiasi operazione.
C’è anche da considerare che il dispositivo deve essere custodito lontano dalla seed phrase, in quanto se ve banalmente ci entra un ladro in caso e si porta via sia l’hardware che il seed, possiamo dire addio alle nostre criptovalute.
Stesso discorso vale per calamità naturali come incendi, alluvioni e terremoti: se perdiamo contemporaneamente le due componenti, si rimane fregati.
Ad ogni modo, dando per scontato che la custodia del dispositivo e della seed phrase venga eseguita a regola d’arte, possiamo concludere che le versione hardware risultano decisamente più sicure delle controparti software.
Per quanto il software wallet per Ethereum, come MetaMask, possano risultare estremamente più “comode” e semplici per chi inizia ad approcciarsi al mondo DeFi, le versioni hardware sono definitivamente quelle più a prova di manomissione.
Possiamo sfruttare comunque la comodità dell’operatività via MetaMask con la sicurezza degli hardware wallet, semplicemente connettendo il proprio dispositivo all’estensione.