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Il fondatore di Twitter lancia un hardware per il mining crypto

Jack Dorsey è il celebre co-fondatore ed ex CEO di Twitter, e da tempo ha abbandonato la società per dedicarsi al mondo crypto, in particolare a Bitcoin. 

Dorsey infatti è anche il co-fondatore di Square (ora rinominata in Block) che ha creato Cash App, e di questa società è anche il CEO. 

Block ormai da tempo si occupa anche di Bitcoin, oltre che di servizi finanziari standard come quelli che ha fornito fin dal 2010 quando ancora si chiamava Square. Ad esempio da poco ha integrato un wallet crypto all’interno della sua Cash App. 

Crypto: il mining di Bitcoin dal co-fondatore di Twitter

Ma Dorsey non si sta dedicando solo allo sviluppo di strumenti finanziari crypto grazie a Block. 

Sta anche lavorando allo sviluppo della rete di base di Bitcoin, il cosiddetto layer-1. 

Una delle sue iniziative è proprio un nuovo apposito hardware per fare mining di Bitcoin. 

Sarà sempre la stessa Block a commercializzare questo nuovo hardware, anche perchè da quando ha cambiato nome ha iniziato anche un’espansione delle proprie attività al di là di quelle fornite tramite Cash App e la piattaforma di Square. 

La notizia in realtà non è ancora ufficiale, anche se da tempo si sa che la società sta lavorando ad un progetto simile. 

Stando alle indiscrezioni che hanno iniziato a circolare ieri su Twitter, il lancio avverrà nei primi mesi del 2024, e sarà costituito da un set completo di hardware per il mining di Bitcoin. 

Purtroppo ad oggi non si hanno altre precise informazioni a riguardo. 

L’hashrate del Bitcoin mining

Da notare che proprio in questi giorni si è registrato il record massimo di sempre per quanto riguarda l’hashrate di Bitcoin, ovvero la potenza di calcolo complessiva allocata in tutto il mondo su questa specifica attività. 

Tutto ciò fa davvero pensare che vi sia una crescente domanda di hardware per il mining, soprattutto in vista del prossimo halving, che avverrà proprio nel secondo trimestre dell’anno prossimo. 

Il punto è che il mining di Bitcoin è una competizione in cui vince chi usa macchine più performanti, e perde invece chi usa macchine con poca potenza di calcolo e consumi elevati. 

Infatti il mining consuma molta energia, e se gli incassi non sono sufficienti c’è il serio rischio che i costi superino i ricavi. 

Oltretutto, essendo una competizione, ad incassare di più sono coloro che utilizzano macchine più efficienti e performanti, mentre chi usa macchine non più competitive finisce spesso per rimetterci e smettere. 

Il problema si intensificherà dopo l’halving, perchè verrà dimezzato il premio che viene assegnato al miner che riesce a convalidare un blocco. 

Quindi, molto probabilmente, coloro che vorranno continuare a minare saranno costretti ad aggiornare il loro parco macchine dismettendo quelle meno efficienti e performanti. 

In quest’ottica la nuova soluzione offerta da Block potrebbe riuscire ad intercettare una domanda di mercato che quasi sicuramente ci sarà. 

Dorsey e Bitcoin

Jack Dorsey ha completamente abbracciato la filosofia del progetto Bitcoin, tanto da poter essere definito un massimalista. 

Ad esempio, è uno di quelli che ritiene che Ethereum sia una security. 

Più volte il co-fondatore di Twitter ha ribadito di ritenere la decentralizzazione il vero punto di forza della rivoluzione costituita da Bitcoin, e di ritenere Bitcoin l’unico vero progetto crypto realmente decentralizzato. 

Per questo motivo si dedica soprattutto a Bitcoin, anche se ultimamente sembra che abbia iniziato ad apprezzare anche Tether. 

A dire il vero, più che il progetto Tether in sè, apprezza il suo CTO Paolo Ardoino, che ultimamente sta parlando molto anche di decentralizzazione, in particolare grazie al progetto Keet.io che consente di chattare in modo completamente P2P. 

Sembra pertanto che si stia formando una specie di fronte contro l’eccessiva centralizzazione formato soprattutto da persone che operano all’interno del settore crypto.

Se Tether, ed in particolare Ardoino, è un punto di riferimento tecnico, Dorsey potrebbe esserlo per quanto riguarda la comunicazione, dato che pur non essendo un grande comunicatore è pur sempre il celeberrimo co-fondatore di Twitter. 

Alla base di questo fronte c’è la convinzione che la vera rivoluzione in ambito finanziario sia Bitcoin, e che tale rivoluzione sia ancora solo all’inizio. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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