HomeCriptovaluteBitcoinRimasti solo dieci ATM Bitcoin in Gran Bretagna

Rimasti solo dieci ATM Bitcoin in Gran Bretagna

Da quando, a marzo 2022, il regolatore britannico ha dato il via ad una vera e propria guerra agli ATM crypto in UK, la stragrande maggioranza degli sportelli automatici in cui comprare e vendere Bitcoin in Gran Bretagna è sparita. 

Stando infatti ai dati pubblicati su Coin ATM Radar, ad oggi risultano essere disponibili solo dieci ATM crypto in tutto il Regno Unito, concentrati tutti in Inghilterra. Nessuno in Scozia, in Galles o in Irlanda del Nord.

Inoltre sette di questi sono a Londra o dintorni, con soltanto uno a Manchester, uno a Birmingham ed uno a Nottingham. 

Il problema è legato al rispetto delle normative vigenti, in particolare su quelle anti-riciclaggio che prevedono il KYC obbligatorio. 

In precedenza erano 80, quindi in poco più di un anno sono stati chiusi oltre l’88% degli ATM crypto in UK. D’altronde la FCA all’epoca aveva intimato i gestori a spegnere le loro macchine, altrimenti avrebbero subito azioni di contrasto. 

L’intervento della FCA sugli ATM Bitcoin

Di questi 70 ATM spariti, 26 sono stati chiusi proprio dalla stessa FCA (Financial Conduct Authority) con 34 ispezioni

Addirittura in un caso, a Sheffield, è stato scoperto che un utente ha pagato mille sterline ad una di queste macchine che però non gli ha dato in cambio nulla. 

Le 34 ispezioni sono avvenute nel 2023, ed a questo punto è persino lecito attendersi che ne possano effettuare delle altre. 

Infatti, i dati raccolti da Coin ATM Radar sono forniti volontariamente dai gestori delle macchine, pertanto è anche possibile in teoria che qualcuno abbia deciso di rimuovere le informazioni dal sito senza necessariamente spegnere le macchine. 

Secondo il direttore esecutivo congiunto dell’applicazione e della supervisione dei mercati della FCA, Steve Smart, gli ATM crypto in UK ancora attivi stanno operando illegalmente, con il rischio che chi li utilizza di fatto consegni i propri soldi a criminali. 

Smart ha anche aggiunto che se qualcosa va storto si possono perdere i soldi. 

L’evoluzione futura degli ATM Bitcoin

La FCA esige che di fatto tutti gli ATM crypto in Gran Bretagna vengano chiusi entro ottobre, quindi anche i 10 che risultano ancora attivi dovrebbero venire dismessi a breve. 

Oltretutto delle 34 ispezioni effettuate nel 2023, 18 sono avvenute negli ultimi due mesi, pertanto è davvero difficile immaginare che possano fermarsi qui. 

In altre parole nel futuro prossimo in Gran Bretagna potrebbero non esistere più ATM crypto. 

Il fatto è che in UK risultano esserci ben 40 società crypto autorizzate ad offrire servizi ATM, ma nessuna che sia autorizzata a fornire servizi ATM crypto.

Non è però da escludere che in seguito, qualora il Paese dovesse dotarsi di nuove leggi specifiche riguardanti le criptovalute, la situazione possa cambiare, ma ad oggi questo è uno scenario più teorico che realistico. 

Di sicuro tutto ciò gioca, però, molto a sfavore dell’obiettivo del nuovo premier Rishi Sunak di rendere Londra un hub crypto globale. 

Le cose quindi potrebbero in effetti cambiare in futuro, anche perchè la nuova regolamentazione crypto dello UK non specifica nel concreto come ci si debba comportare, ma si limita ad assegnare alle varie autorità governative il compito di regolare questo mercato. 

Quindi in teoria potrebbe esserci spazio per qualche novità, ovvero qualche atteggiamento di maggiore apertura. 

La situazione all’estero

Il vero e proprio hub crypto europeo è la Svizzera, che ha otto volte meno abitanti dello UK ma ancora 146 ATM crypto. 

Stando a questi dati le differenze con Londra sarebbero abissali. Anzi, a questo punto non sembra affatto che Londra sia in grado di fare concorrenza ad esempio a Lugano come hub crypto europeo. 

A Lugano ci sono ben 18 ATM crypto, ovvero due volte e mezza quelli di Londra, a fronte di una popolazione addirittura di 140 volte inferiore. 

In Francia invece sono solo 16, ovvero in linea con i numeri inglesi attuali, ma ad esempio in Spagna sono 285. 

Spicca in particolare la Polonia, con 256 installazioni attive, che sembra dimostrare come in realtà lo UK non sia affatto un hub crypto attualmente. 

Persino in Romania ce ne sono decisamente più di 100, sebbene ve ne siano invece pochi in Portogallo o in Estonia. 

Va però sempre ricordato che questi non sono dati precisi e completi, ma solo quelli che sono stati dichiarati a Coin ATM Radar. 

Con un crescente interesse di molti Paesi a diventare dei veri e propri hub crypto, come ad esempio El Salvador e Dubai, l’atteggiamento della Gran Bretagna sembra essere questo solo a parole, perchè poi nei fatti sembra che lo Stato stia facendo di tutto per ottenere l’esatto contrario.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick