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Report NFT del 2023: in calo i volumi ma, non gli utenti

NFT18 ha pubblicato il suo report annuale del 2023 riguardo le performance e le principali metriche del mercato degli NFT.

Si tratta di un lungo report che analizza molti aspetti legati al mercato degli NFT, ed in particolare il suo andamento durante l’anno scorso. 

Il report sul mercato degli NFT nel 2023

Il report evidenzia come il 2023 è stato un anno di forte calo per il mercati degli NFT, ma nonostante il bear-market e le massicce perdite, la community è rimasta attiva.

In particolare, a fronte di una riduzione del 62% del volume complessivo degli scambi rispetto al 2022, scesi a 10 miliardi di dollari, il numero dei wallet attivi è sceso solamente del 10% rispetto al 2022. Ovvero nel corso degli anni gli indirizzi attivi sono stati ancora ben 2 milioni. 

Si tratta a tutti gli effetti dei risultati dello scoppio della bolla speculativa del 2021/2022, con un ulteriore calo del 67% del prezzo medio dei singoli NFT

In totale la perdita di valore complessivo è stata di 1 miliardo di dollari, concentrata sugli NFT dei progetti più pubblicizzati durante la bullrun. 

Inoltre l’arte è il settore che ha perso la maggiore quota di mercato (-17 %). 

Nonostante il 2023 sia stato nel complesso un anno molto difficile, il quarto trimestre ha mostrato incoraggianti segnali di ripresa a tutti i livelli, sia nel numero di wallet attivi, che nei volumi scambiati. 

La bolla speculativa

Prendendo come riferimento il volume mensile di scambi su OpenSea, già ad agosto 2021 i volumi giornalieri in alcuni casi salirono sopra i 200 milioni di dollari, con un picco massimo sopra addirittura i 400 milioni ad inizio maggio 2022. 

Con il crollo dei mercati crypto di metà maggio 2022, in seguito all’implosione dell’ecosistema Terra/Luna, anche la bolla speculativa degli NFT è scoppiata. 

Basti dire che già a fine 2022 il volume giornaliero di scambi su OpenSea era sceso sotto i 10 milioni di dollari, e nel corso del 2023 si è ridotto fino anche a 1 milione.

A partire però da novembre, con la ripresa dei mercati crypto, i volumi sono un po’ cresciuti, fino a sfiorare i 7 milioni di dollari il 15 dicembre. In media ora sono tra i 2 ed i 4 milioni al giorno. 

L’avvicendamento tra OpenSea e Blur

Su Blur, che nel frattempo è diventato il principale marketplace al mondo per quanto riguarda i volumi di scambio di NFT, il picco massimo si è verificato il 20 febbraio 2023, con quasi 100 milioni di dollari di volumi di scambio giornalieri. Blur è stato lanciato a bolla speculativa già scoppiata, ovvero in pieno bear-market, e di fatto ha rimpiazzato i volumi di scambio di OpenSea. 

Sebbene ad ottobre anche su Blur i volumi di scambio giornalieri siano scesi molto, fino a circa 3 milioni di dollari, a partire da novembre sono risaliti fino ad una media compresa tra 10 e 20 milioni. 

Il report di NF18 parla di vera e propria vampirizzazione degli utenti di OpenSea da parte di Blur, ma anche di una crescita dei layer-2 come Polygon, Arbitrum, Optimism e Base nei confronti di Ethereum

Inoltre, parla di resurrezione di Solana, dopo il crollo del 2022 dovuto prima a Terra e poi a FTX

NFT18: lo stato di salute del mercato degli NFT nel 2023

Il report fa notare che, nonostante i cali forti e diffusi, il mercato degli NFT nel corso del 2023 ha mostrato segni di resistenza. 

Il punto di svolta è il sempre maggiore utilizzo di questa tecnologia per scopi utili, come ad esempio nel mondo del Gaming ed in quello delle Utility. 

Non a caso il settore NFT che ha subito i cali maggiori è quello dell’arte. 

In altre parole si è ridotta soprattutto la speculazione, ovvero la causa stessa della bolla del 2021/2022, mentre ciò che è rimasto sono gli utilizzi concreti. 

Da notare che l’interesse globale nei confronti degli NFT è calato di molto rispetto al picco di inizio 2022, ma non è crollato ai livelli del 2020. Anzi, è tornato sui livelli di metà 2021, quando la grande bullrun era già iniziata ma aveva subito un momentaneo rallentamento dovuto al calo dei mercati crypto dopo il ban della Cina. 

Proprio la Cina, nonostante un forte calo di interesse, risulta ancora il singolo Paese con il maggiore interesse per gli NFT. 

L’evoluzione futura del settore

Il futuro degli NFT sembra legato soprattutto al mondo degli oggetti digitali collezionabili, più che ad esempio agli NFT artistici. 

Dal report emerge che la situazione attuale sarebbe più sana rispetto a quella della bolla, e che indicherebbe una ripartenza decisamente più solida e basata su utilizzi concreti, più che su mera speculazione. 

Ad esempio si sono ridotti moltissimo i volumi di quegli scambi sospettati di essere delle mere coperture per il riciclaggio di denaro, ed il trend del calo del prezzo medio dei singoli NFT si è di fatto interrotto a partire da metà 2023. 

In altre parole il peggio sembra essere passato, e molti dei punti più dolenti di questo mercato sembrano essersi ridimensionati a tal punto da essere diventati quasi irrilevanti. 

Forse il vero mercato degli NFT inizia proprio ora, a meno che non si gonfi prima o poi una nuova bolla speculativa. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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