HomeCriptovaluteBitcoinL'ETF di BlackRock compra altri 12.000 Bitcoin (BTC)

L’ETF di BlackRock compra altri 12.000 Bitcoin (BTC)

Ieri, è stato un giorno da record per l’ETF di BlackRock su Bitcoin. 

Infatti, non solo l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) ha fatto segnare il suo nuovo record di sempre per quanto riguarda i volumi giornalieri di scambio, ma ha anche acquisito più di 12.000 BTC. 

Gli acquisti di Bitcoin dell’ETF di BlackRock

IBIT ora possiede più di 183.000 BTC. 

Fino a ieri il giorno con più acquisti era il 28 febbraio, quando superarono i 10.000. 

Già il giorno successivo allo sbarco in borsa dell’11 gennaio ne avevano acquisiti più di 2.600, saliti a 8.800 il giorno successivo. 

Quindi fin dall’inizio l’ETF di BlackRock su Bitcoin aveva iniziato ad acquistare grosse quantità di BTC. 

D’altronde al tempo stesso l’ETF di Grayscale, GBTC, ne stava vendendo in quantità, pertanto è come se gli investitori si stessero spostando da GBTC a IBIT, visto che il primo ha costi di commissioni tripli rispetto al secondo. 

Se però prima del 17 gennaio GBTC ne liquidava solo qualche migliaio al giorno, a partire proprio da quella data ha iniziato ad incrementare molto il ritmo delle vendite, salendo prima sopra i 10.000 al giorno e poi anche con un picco oltre i 15.000. 

In quel momento IBIT ne stava comprando tra i 4.000 e gli 8.000 al giorno, quindi molti di meno di quelli venduti da GBTC. Non va però dimenticato che c’erano anche altri ETF che li stavano comprando, in primis FBTC di Fidelity. 

La svolta c’è stata già a partire da metà febbraio, quando GBTC era scesa sotto i 2.000 BTC venduti al giorno mentre IBIT era salita per la prima volta sopra i 10.000. 

Da allora, con l’esclusione di fine febbraio, il ritmo degli acquisti di IBIT è rimasto molto alto, anche se il picco massimo si è verificato solo ieri. 

La distribuzione dei BTC

In questo momento, a fronte dei 183.000 BTC posseduti da IBIT, GBTC ne possiede ancora 415.000, ovvero più del doppio. 

Va però aggiunto che FBTC è arrivato a detenerne 110.000, quindi IBIT e FBTC da soli detengono una quantità di Bitcoin pari al 70% di quelli di GBTC. Di questo passo tra qualche settimana potrebbe arrivare il sorpasso. 

Sarà invece più difficile che il solo IBIT arrivi a possedere più Bitcoin di GBTC, anche se in questo momento questa ipotesi sembra probabile sul medio/lungo periodo. 

Al quarto posto tra gli ETF c’è ARKB di Ark e 21Shares con 36.000 BTC. 

In totale risulta che fondi come gli ETF e gli ETN ad oggi detengano quasi 950.000 Bitcoin, di cui poco meno della metà stanno nelle casse dell’ETF di Grayscale. Il 10 di gennaio però GBTC deteneva da solo più del 70% di tutti i BTC detenuti da tutti gli ETF del mondo. 

In questo momento i primi tre ETF, GBTC, IBIT e FBTC, detengono complessivamente 708.000 dei 950.000 BTC detenuti da tutti i fondi simili del mondo, pari a quasi i tre quarti. 

Da notare che Satoshi Nakamoto da solo ne possiede più di un milione, anche se non li ha mai usati probabilmente perchè morto. 

Per avere un’ordine di grandezza basti dire che dopo Satoshi e GBTC, il terzo maggior singolo detentore di Bitcoin al mondo risulta essere il governo degli USA, che grazie ai sequestri ne ha in cassa circa 215.000. 

Di questo passo però tra poche settimane, o addirittura pochi giorni, potrebbe essere superato da IBIT di BlackRock

Anche MicroStrategy, con i suoi 193.000 BTC, sarà presto superata da IBIT.

L’impatto sul prezzo di Bitcoin

Va detto che l’aumento dei BTC in mano agli ETF ha un impatto sul prezzo di Bitcoin. 

Il prezzo di Bitcoin infatti viene stabilito sugli exchange crypto, dove si scambiano i BTC spot. 

Dato però che il numero di BTC esistenti è praticamente fisso, visto che aumentano di soli 900 unità al giorno e con l’halving di aprile aumenteranno di sole 450 unità al giorno, anche se gli ETF non li acquistano sui mercati spot di fatto li ritirano dal mercato. 

Infatti pare che i desk OTC su cui gli ETF si riforniscono di Bitcoin siano ormai a corto di BTC, pertanto non resta loro che andarli a prendere sui mercati spot. 

Non a caso da quando sono sbarcati sulle borse USA gli ETF su Bitcoin spot, le riserve di BTC note degli exchange crypto sono scese da 2,1 milioni a 1,65 milioni di unità. Il grosso di questo calo si è verificato negli ultimi giorni, con il picco di fuoriuscite verificatosi proprio ieri. 

Quindi ormai da almeno fine gennaio gli ETF stanno drenando Bitcoin dagli exchange crypto, facendo di fatto ridurre la pressione di vendita su quei mercati in cui viene deciso il prezzo.

L’incremento di valore dell’ultimo mese è pertanto facilmente spiegabile da questa dinamica, che potrebbe anche non concludersi a breve. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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