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L’indagine del 2024 sulla vera identità del creatore di Bitcoin: chi è Satoshi Nakamoto?

Nel febbraio 2024, 1.000 appassionati di criptovalute sono stati intervistati da Online Gaming Company al fine di individuare chi è Satoshi Nakamoto, il misterioso creatore di Bitcoin. 

Il sondaggio, dunque, tenta di raccogliere l’opinione della comunità crittografica sulla possibile identità del creatore di Bitcoin. Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Chi è Satoshi Nakamoto: il sondaggio sul creatore di Bitcoin 

Come anticipato, Online Gaming Company ha condotto un approfondito sondaggio tra gli appassionati di criptovalute per individuare chi potrebbe essere il vero Satoshi. 

Nel febbraio 2024, tra 1000 partecipanti, l’obiettivo era raccogliere l’opinione pubblica sulla presunta identità del misterioso creatore di Bitcoin. Vediamo dunque i primi dieci candidati in base ai risultati del sondaggio. 

Primo posto per Nick Szab. Il 40% dei partecipanti crede che Nick Szabo sia il probabile Satoshi Nakamoto. La sua vasta opera sui contratti digitali e la creazione di “Bit Gold”, concetti simili a quelli di Bitcoin, lo rendono un candidato forte secondo i partecipanti.

Poi abbiamo Hal Finney. Il 35% degli intervistati ha indicato Hal Finney come possibile Satoshi. Il suo coinvolgimento nella prima transazione Bitcoin e la sua profonda conoscenza della crittografia lo rendono una scelta popolare.

Ancora, Adam Back. Con il 12% dei voti, Adam Back è considerato un possibile Satoshi Nakamoto grazie alla sua creazione di Hashcash, fondamentale per il meccanismo proof-of-work di Bitcoin.

Con il 6% di consensi, invece, Wei Dai è visto come un potenziale Satoshi Nakamoto a causa della sua creazione di b-money, un precursore del Bitcoin. Il suo lavoro iniziale sulla moneta digitale lo rende un candidato interessante secondo i partecipanti al sondaggio.

Len Sassaman, con il 3% dei voti, emerge come un candidato tra un gruppo più selezionato di partecipanti al sondaggio. Le sue strette relazioni con esperti crypto e la sua attenzione per la privacy sono citate come punti a suo favore. 

Alcuni partecipanti notano anche la coincidenza tra la sua scomparsa e la fine delle comunicazioni di Nakamoto.

Andersen, Mochizuki, Musk e non solo nei possibili candidati

Gavin Andersen si è invece posizionato al sesto posto con l’1,5% dei voti, riconosciuto per i suoi contributi iniziali allo sviluppo di Bitcoin e per le interazioni dirette con Nakamoto.

Nonostante le sue rivendicazioni sotto pseudonimo, solo l’1% dei partecipanti crede che Craig Wright sia Satoshi Nakamoto. La sua credibilità è messa in dubbio dai dibattiti in corso e dalla mancanza di prove concrete.

Meno discusso come possibile Satoshi, Shinichi Mochizuki riceve solo lo 0,5% dei voti, principalmente a causa del suo limitato background informatico e della mancanza di legami con la cultura cypherpunk.

Elon Musk, invece, con lo 0,5% dei voti, si posiziona al nono posto. Pur riconoscendo la sua genialità, i partecipanti sottolineano la debolezza dei suoi legami con i primi giorni di Bitcoin.

Infine, con solo lo 0,4% dei voti, Dorian Nakamoto chiude l’elenco, riflettendo la scarsa fiducia nei suoi presunti legami con Bitcoin.

In merito a ciò, un portavoce dell’Online Gaming Company ha dichiarato quanto segue: 

“La curiosità sulla vera identità di Satoshi Nakamoto cresce ogni volta che il prezzo del Bitcoin aumenta, soprattutto considerando il presunto possesso di oltre un milione di Bitcoin da parte di Nakamoto. Il suo ingente patrimonio non solo indica una ricchezza straordinaria, ma evidenzia anche il suo potere sul mercato dei Bitcoin. Con circa il 5% di tutti i Bitcoin in circolazione, anche piccole variazioni nel suo portafoglio potrebbero influenzare l’intero mercato. Sapere chi è Nakamoto potrebbe fornire importanti chiavi per comprendere i movimenti del Bitcoin.” 

La smentita delle affermazioni di Craig Wright come Satoshi Nakamoto

Come accennato sopra, di recente un giudice britannico ha emesso una sentenza che nega che il dottor Craig Wright sia lo pseudonimo del creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto.

Wright ha rivendicato di essere l’inventore di Bitcoin e ha cercato di ottenere il copyright sul whitepaper di Bitcoin, ma le sue affermazioni sono state respinte dal giudice James Mellor.

La comunità delle criptovalute ha accolto con scetticismo le affermazioni di Wright, che è stato coinvolto in una battaglia legale con la Crypto Open Patent Alliance (COPA) e un gruppo di sviluppatori Bitcoin Core dal 2021.

La COPA, con il supporto dell’ex CEO di Twitter Jack Dorsey, ha accusato Wright di frode ed estorsione. 

Il processo, che si è concluso recentemente in un tribunale britannico, ha confermato che Wright non è l’autore del whitepaper di Bitcoin, né ha operato sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

Il giudice Mellor ha affermato chiaramente che Wright non è il creatore del sistema Bitcoin né l’autore delle versioni iniziali del software Bitcoin.

Prima del processo, Wright aveva proposto una risoluzione del caso della proprietà intellettuale con la COPA, ma l’organizzazione ha pubblicamente rifiutato la sua offerta.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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