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PayPal apre le porte ai pagamenti internazionali in stablecoin per i suoi clienti USA

PayPal sta offrendo un nuovo servizio in USA che consente ai propri clienti di effettuare comodi trasferimenti di denaro transfrontalieri utilizzando la stablecoin PYUSD, lanciata dalla stessa azienda ad agosto 2023.

Sfruttando l’app Xoom, i cittadini statunitensi potranno convertire rapidamente i propri PYUSD in USD e inviare successivamente la somma ad oltre 160 paesi differenti in tutto il mondo.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

PayPal espande l’uso delle stablecoin nei pagamenti transfrontalieri in USA

PayPal, società leader in tutto il mondo nel campo dei pagamenti digitali, sta lanciando un nuovo servizio appoggiato al proprio fornitore di rimesse elettroniche Xoom che consente ai cittadini USA di effettuare pagamenti transfrontalieri in stablecoin.

Da ieri tutti i clienti  PayPal possono convertire PYUSD, stablecoin dell’azienda creata ad agosto dello scorso anno, in USD passando per Xoom, ed inviare comodamente denaro all’estero ad amici e parenti in oltre 160 paesi diversi.

Questa nuova funzione è totalmente gratuita per gli utenti USA:

PayPal, colosso nel mercato dei trasferimenti online, sembra fiducioso che le stablecoin verranno sempre più utilizzate per semplificare e rendere più efficienti i pagamenti internazionali e che il mondo intero abbraccerà questo genere di innovazioni.

Pensate che attualmente, secondo quanto emerso da un rapporto della Banca Mondiale, il costo medio per un pagamento  di 200 dollari tra Paesi differenti, è del 6% del totale.

La stessa società ha affermato che il mondo si sta spostando verso un maggiore utilizzo delle criptovalute, vista la sua oggettiva convenienza:

“Consentire agli utenti statunitensi di Xoom la possibilità di finanziare trasferimenti di denaro transfrontalieri utilizzando PYUSD si basa sul nostro obiettivo di promuovere l’adozione tradizionale delle criptovalute”.

Non è la prima volta che vediamo associare le stablecoin ai pagamenti transfrontalieri: in un recente studio di Juniper Research, è stato previsto che entro il 2028 il valore dei pagamenti transfrontalieri raggiungerà una quota del 73% rispetto al totale dei pagamenti effettuati in stablecoin, diventando il caso d’uso predominante.

Mentre il mondo intero va per un’integrazione e penetrazione sempre più profonda dei token crittografici all’interno dei vari strati dei sistemi monetari internazionali, PayPal cerca di aumentare l’adozione per la propria stablecoin PYUSD.

Allo stesso tempo anche Ripple, nota società che gestisce un network dedicato alle rimesse elettroniche, sta puntando ad una nuova stablecoin che verrà presto lanciata sul XRP Ledger e sulla blockchain di Ethereum.

Il mercato delle monete  crittografiche ancorata al controvalore delle valute fiat, potrebbe raggiungere la valutazione di 2,8 trilioni di dollari entro i prossimi 4 anni.

Il mercato della stablecoin PYUSD

PYUSD,  criptovaluta inaugurata da PayPal in USA ad agosto 2023, ha già raggiunto ottimi numeri nel mercato delle stablecoin piazzandosi in 13esima posizione nella classifica di DeFiLlama, con una capitalizzazione stimata di 188 milioni di dollari.

Da quando è stata creata fino a febbraio 2024, PYUSD ha registrato un forte trend di crescita in termini di nuova supply coniata, arrivando al massimo di oltre 310 milioni di unità per poi scivolare nell’ultimo mese al di sotto della soglia dei 200 milioni.

Nonostante il recente ridimensionamento, la stablecoin di PayPal rimane una risorsa di tutto rispetto, che è stata capace di ritagliarsi un posto nel settore della finanza decentralizzata in un tempo relativamente breve.

Fonte: https://dune.com/0xkhmer/paypal-usd

Molto interessante notare anche come da inizio anno in poi PYUSD abbia registrato un forte aumento del numero di transazioni, parallelamente ad un incremento notevole dei volumi di scambio.

Per quanto riguarda il numero di txs, possiamo dire che queste sono raddoppiate da fine dicembre ad oggi passando da una media giornaliera di 250 operazioni alle attuali 500 circa.

Inoltre, a cavallo tra la fine di febbraio ed inizio marzo, in due giorni differenti PYUSD è stata scambiata con volumi per oltre 100 milioni di dollari raggiungendo un record non indifferente.

Fonte: https://dune.com/hashed_official/pyusd

Al di là degli ottimi traguardi raggiunti, PYUSD presenta anche delle vulnerabilità da migliorare. Una di queste è rappresentata dalla distribuzione della supply sui vari indirizzi crittografici.

Questa stablecoin risulta purtroppo eccessivamente centralizzata nei portafogli di pochi attori: pensate che senza considerare l’emittente Paxos, i primi 5 holders di PYUSD detengono oltre la metà della supply della moneta.

In una visione più ampia possiamo invece constatare che i primi 10 holders gestiscono il 90% della sua supply, mentre il restante 10% è suddiviso tra decine di migliaia di portafogli.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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