Elon Musk è stato nominato capo del Dipartimento per l’efficienza del governo di Donald Trump (D.O.G.E.).
Durante un suo discorso al New York Economic Club, il candidato politico repubblicano ha accettato il suggerimento di Elon di istituire una Commissione capace di condurre audit finanziari e formulare raccomandazioni per importanti riforme.
Trump ha deciso allo stesso tempo che il patron di Tesla sarebbe stata la figura perfetta per guidare la task force federale, visto il legame che c’è tra i due.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Summary
Elon Musk nominato da Donald Trump come supervisore della Commissione per l’efficienza del governo
Elon Musk, storico sostenitore di Dogecoin, è appena stato nominato capo di una Commissione istituita da Donald Trump che riprende lo stesso acronimo della crypto (DOGE). La notizia è arrivata ieri durante un discorso del candidato presidente al New York Economic Club, dove è solito fare interventi per la sua campagna elettorale.
In particolare Trump ha accettato il consiglio dello stesso imprenditore texano, in cui proponeva di lanciare un Dipartimento per l’efficienza del governo.
Questo organismo federale, se il repubblicano verrà eletto, avrà un ruolo finanziario chiave nella direzione nel prossimo governo.
Musk ha accettato la nomina di Trump riportando le seguenti parole su X:
“Non vedo l’ora di servire l’America se si presenterà l’opportunità”.
La commissione DOGE, che nulla ha a che vedere con Dogecoin, risponderà alle questioni di spesa federali del governo Trump.
Chi meglio di Elon Musk, personaggio più ricco del mondo con 246 miliardi di dollari di Patrimonio, avrebbe potuto gestire una task force federale simile.
Il ruolo di questa organizzazione è legato allo svolgimento di audit finanziari e alla formulazione di per riforme drastiche.
Il dipartimento cercherà di eliminare frodi e pagamenti impropri nei suoi primi sei mesi. La sua presenza potrebbe avere un impatto monumentale sull’attuale crisi della spesa federale che ha portato il debito degli Stati Uniti a 35 trilioni nel 2024.
Secondo il Rapporto Reuters, Trump aveva già espresso nelle scorse settimane le sue preoccupazioni riguardo una gestione sconsiderata dell’efficienza finanziaria del governo.
Ora se dovesse vincere le elezioni, ci potrebbe essere un cambio di paradigma istantaneo, guidato dai suggerimenti di Musk.
Elon Musk e X contro la censura di espressione di Kamala Harris
Il fatto che Elon Musk, difensore del meme Dogecoin, sia stato scelto come massimo supervisore della Commissione del governo Trump, non stupisce molto.
I due sono infatti legati da interessi politici simili, e hanno come obiettivo comune quello di ostacolare il percorso della rivale democratica Kamala Harris.
Musk è preoccupato che la succeditrice di Joe Biden possa limitare la libertà d’espressione, che risulta un valore fondamentale per il social media X.
Spesso il partito democratico si è schierato contro i temi forti e i toni violenti della piattaforma, chiedendone una limitazione dei contenuti.
Pensate addirittura che fino a poco fa, quando Twitter era ancora gestito da Jack Dorsey, il profilo di Donald Trump era stato bannato. Una volta che il capo di Tesla ha acquisito l’azienda, il repubblicano è stato subito re-introdotto al libero dialogo.
Il legame tra Trump e Musk potrebbe dunque non essere guidato dalla simpatia, ma piuttosto da interessi politici ed imprenditoriali.
Se dovessero vincere i democratici, ci sarebbero alcune implicazioni negative per le aziende di Elon. Inoltre lo stesso sarebbe limitato dal sostenere quello che rappresenta l’hub dei contenuti liberi degli Stati Uniti, dove si discute più o meno di tutto.
X rischia di essere fortemente frenato dalla potenziale futura amministrazione Harris, e l’investimento di 44 miliardi del suo attuale capo potrebbe andare a rotoli.
A proposito della tendenza alla censura della Harris, Elon Musk ha recentemente dichiarato che la politica vuole distruggere il diritto alla libertà di parola.
Dogecoin e le crypto arrivano alla Casa Bianca con Donald Trump
Dopo che Elon Musk è stato nominato capo del Dipartimento per l’efficienza del governo Donald Trump, Dogecoin ed il settore crypto potrebbero fare il passo decisivo.
Già di per sé Trump ha più volte espresso il proprio sostegno nei confronti dell’industria crittografica, storicamente combattuta dalla fazione democratica.
Nei suoi recenti discorsi della campagna elettorale, il candidato ha affermato che intende rendere Bitcoin una riserva strategica della Nazione se dovesse essere eletto.
Lo stesso licenzierebbe Gary Gensler dal ruolo di capo della SEC, visto che l’agenzia federale ha attaccato severamente le aziende statunitensi crittografiche negli ultimi anni.
Trump intende sostenere in toto la rivoluzione delle crypto (almeno come promesso) promuovendo la tecnologia blockchain nel suo complesso.
Recentemente ha anche lanciato un progetto DeFi assieme ai suoi figli chiamato World Liberty Financial, anche se i dettagli dell’applicazione non sono ancora noti.
Con la presenza di Elon Musk, le crypto come Dogecoin potrebbero fare il salto di qualità, proponendosi all’interno della Casa Bianca.
In quanto direttore della Commissione per gli audit finanziari, ci sono delle possibilità che l’imprenditore possa includere DOGE nel suo piano di supervisione.
Non sappiamo ancora in che modo la crypto potrebbe entrare a contatto con le spese del governo repubblicano. Ad ogni modo Musk ha più volte reso noto il suo desiderio di rendere più popolare la community Dogecoin.
Questa potrebbe essere l’occasione giusta, con Trump che rappresenta il candidato favorito per il ruolo di 47esimo presidente degli Stati Uniti.