Il prezzo di Bitcoin ieri è tornato brevemente sopra i 61.000 USD, rafforzando le analisi dal bias rialzista ed alimentando la speranza di un ritorno al bull market.
Il percorso futuro delle crypto è ancora pieno di ostacoli e di incertezze, mentre i traders di opzioni puntano ai 100.000 USD entro fine anno.
A breve potremmo avere la conferma o la smentita dell’inversione di trend che è in atto: primo appuntamento oggi alle ore 20 per la decisione della FED sui tassi di interesse.
Stiamo entrando nel momento più caldo del mercato di tutto il 2024.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Summary
Le ultimi analisi dei prezzi: Bitcoin attacca i 61.000 USD e ritenta la ripartenza al mercato rialzista
Ieri il prezzo di Bitcoin è tornato per poco sopra i 61:000 USD nonostante l’analisi grafica non lasciasse pensare ad una mossa simile.
Tra le ore 16:00-17:00 (UTC+2) la criptovaluta ha stampato un ottimo +3,65% con due candeli verde consecutive, prima di rintracciare sino alle quotazioni attuali.
Il movimento è stato accompagnato da volumi di trading significativi, tali da far pensare ad una possibile ripartenza del prezzo verso nuovi target rialzisti.
Nel breve periodo ora l’obiettivo per i tori è quello di mantenere il prezzo di Bitcoin sopra l’EMA 50 a quota 59.600 USD, per poi tentare una nuova leg up a 62.000 USD.
Gli orsi proveranno in tutti i modi di scendere fino a 59.000 USD ed affondare il colpo sotto i 57.000 USD, scatenando l’ira delle liquidazioni future.
È guerra aperta.
Allargando leggermente gli orizzonti ci rendiamo meglio conto dell’outlook grafico che sta accompagnando il prezzo di Bitcoin da marzo fino ad oggi.
Negli ultimi mesi la moneta crittografica ha avuto una chiara tendenza alla distribuzione, con massimi e minimi locali decrescenti.
Tutto sommato però non ha attraversato una fase di svalutazione violenta, con i valori che segnano un drawdown modesto del 17% dai massimi storici.
Piuttosto Bitcoin ha avuto modo di dare sfogo alla sua caratteristica principale, ovvero quella della volatilità con sbalzi particolarmente profondi.
Ora la situazione è in perfetto equilibrio: Bitcoin è in attesa di decidere se continuare con il trend di leggero ribasso o reagire ed invertire al rialzo.
Le aree di maggiore interesse sono quelle dei 54.000 USD e dei 68.000 USD, al di sotto o al di sopra del quale si aprirebbero scenari completamente differenti da quello attuale.
Considerando quelli che sono i dati ciclici di Bitcoin e le previsioni degli esperti, possiamo affermare che le probabilità sono leggermente inclinate a favore di un prossimo movimento bullish.
Oggi la FED si esprimerà sui tagli dei tassi d’interesse: momento decisivo per le sorti macroeconomiche
Uno degli eventi che potrebbe avere un impatto determinante sul prezzo di Bitcoin sballando completamente le analisi precedenti è il FOMC meeting della FED atteso per stasera.
Alle ore 20:00 (UTC+2) Powell e il suo team di esperti si esprimeranno sulle tanto attese decisioni sui tagli dei tassi di interesse in USA.
Un taglio è ormai quasi scontato, mentre si attende di scoprire se la manovra macroeconomica sarà di 25 o di 50 punti base sull’attuale livello dei 525-550 punti.
Le proiezioni del CME Group indicano una maggiore inclinazione verso un taglio dei 50 punti ma, come successo anche in passato, le riunioni della FED possono dare esiti imprevedibili.
In entrambi i casi i mercati dovrebbero teoricamente reagire bene, visto che con una riduzione degli stimoli monetari i mercati speculativi guadagnerebbero terreno.
Le parole di Powell in questo contesto peseranno molto, mentre gli investitori cercano di capire qual è l’analisi dell’esperto e quali saranno i prossimi target dei tassi.
In particolare una manovra eccessivamente aggressiva di quantitative easing potrebbe essere vista male dai mercati, soprattutto dal prezzo di Bitcoin.
Ciò infatti decreterebbe l’infattibilità di un soft landing e la maggiore propensione ad uno scenario di recessione economica.
D’altro canto, un avvio ad una fase di tagli controllati potrebbe indicare una situazione più moderata in cui tutto è sotto controllo.
Le probabilità, dopo i recenti dati del CPI che hanno confermato quadro stabile, sono a favore della seconda ipotesi meno invadente per i mercati.
Entro il 18 dicembre il mercato si aspetta una riduzione di 75-100 punti base, che si traduce in tre tagli da 25 punti (o un taglio da 50 e due da 25 punti) nei prossimi FED meeting.
Se non ci saranno inciampi con questo programma polico-monetario, Bitcoin e altri asset risk-on vedrebbero un terreno favorevole per il rialzo delle quotazioni.
Opzioni Bitcoin Deribit: la partecipazione dei trader suggerisce un’analisi dei prezzi bullish nei prossimi mesi
Mentre le analisi sul prezzo di Bitcoin rimangono incerte in balia delle decisioni della FED, i traders di opzioni si espongono verso il target natalizio dei 100.000 USD.
Secondo i dati di Deribit Metric, gli investitori avrebbero scommesso fortemente sul prezzo futuro della crypto con scadenza al 27 dicembre 2024.
L’open interest per quella data è infatti di ben 4,7 miliardi di dollari, secondo valore più alto dopo la quota dei 5,1 miliardi attesa per il 27 settembre.
Per i prossimi 3 mesi l’analisi dei dati evidenzia una maggiore propensione al rialzo con 56.527 contratti in call contro i 20.081 in put.
Il target più ambito dei ribassisti è quelli dei 45.000 USD, mentre i tori adocchiano il livello dei 100.000 USD.
Ci sono importanti scommesse anche per un prezzo futuro di Bitcoin compreso tra i 65.000 USD e i 95.000 USD.
Sarà fondamentale osservare come cambierà il quadro attuale dopo la riunione della FED di oggi, e come reagirà Bitcoin direttamente sul mercato.
Se i traders di derivati continueranno ad essere bullish anche dopo i principali appuntamenti macroeconomici ci sarà una conferma del sentiment positivo che è nell’aria.
Prima di pensare a natale c’è però da oltrepassare l’ostacolo delle scadenze dell’8 novembre, dove lo scenario sembra meno rassicurante.
In occasioni delle elezioni presidenziali USA gli investitori tendono a percepire con maggiore propensione la possibilità di un calo sotto i 50.000 USD.
Addirittura il livello dei 45.000 USD presenta il notional value più elevato con 100 milioni USD di scommesse, mentre i target rialzisti sono meno ambiti.
In caso di vittoria di Kamala Harris possiamo aspettarci un calo simile, mentre se Donald Trump entrerà in Casa Bianca saremo più propensi ad un prezzo maggiorato.
Una differenza così ampia tra le scadenze del 17 dicembre e quelle dell’8 novembre evidenziano la possibilità di una volatilità estrema per Bitcoin nel Q4 2024.
Potenzialmente, secondo le analisi dei dati delle opzioni, negli ultimi due mesi potrebbero esserci movimenti di prezzo fortemente impattanti.
Allacciate le cinture!