HomeCriptovalute21Shares punta all’ETF crypto su XRP: richiesta l’approvazione della SEC

21Shares punta all’ETF crypto su XRP: richiesta l’approvazione della SEC

Secondo quanto emerso dalle ultime news del mondo crypto, 21Shares ha appena chiesto alla SEC di dare il via libera agli ETF spot su XRP.

Il fornitore di prodotti negoziati in borsa sta sollecitando gli organi della commissione di vigilanza ad ampliare l’offerta di prodotti regolamentati dedicati agli asset digitali.

Nel frattempo Ripple sta ancora affrontando la propria faida legale con la SEC, con potenziali complicazioni per la domanda di 21Shares.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

21Shares si rivolge alla SEC per chiedere l’approvazione degli ETF sulla crypto XRP 

21Shares, il più grande fornitore globale di ETP, sta puntando fortemente sul mondo crypto chiedendo alla SEC di approvare gli ETF XRP.

Con una dichiarazione S-1 alla Commissione federale statunitense per i titoli e gli scambi, l’istituto finanziario ha proposto l’introduzione di un nuovo prodotto speculativo crittografico.

Il fondo associato, chiamato 21Shares Core XRP Trust, sarà elencato nella borsa americana Cboe BZX, con Coinbase che farà da custode.

21shares etf crypto xrp documento s-1 sec
Fonte: https://www.sec.gov/Archives/edgar/data/2028835/000121390024093305/ea0219336-01.htm

Questa mossa da parte di 21Shares mira a replicare lo stesso successo riscontrato con gli ETF crypto Bitcoin, che ad oggi vantano un AUM di 69,4 miliardi di dollari.

L’interesse speculativo per XRP ed il mondo Ripple potrebbe di fatto portare nuove commissioni al gestore di exchange-traded products con sede a Zurigo.

Ovviamente ci sarà prima da attendere una risposta della SEC che probabilmente proverà ad opporsi, specialmente in caso di vittoria di Kamala Harris alle presidenziali USA.

Il riscontro finale arriverà verosimilmente entro la prima metà del 2025.

Secondo quanto riportato da un portavoce di  21Shares, l’application per un prodotto negoziabile su XRP riflette l’espansione dell’interesse per gli asset crypto.

Ecco le testuali parole:

“21Shares rimane impegnato a lavorare per espandere l’accesso degli investitori statunitensi alla classe di attività in criptovaluta e non vediamo l’ora di guidare l’innovazione negli Stati Uniti”.

Ricordiamo che anche altre aziende come Canary Capital e Bitwise hanno chiesto alla SEC la liberalizzazione del trading per gli ETF su XRP.

Prosegue ancora la causa tra SEC e XRP: possibile intralcio per la crypto

Ovviamente la risposta della SEC alla richiesta di 21Shares  per un ETF XRP sarà subordinata all’esito della causa legale tra Ripple e la stessa Commissione.

Ormai questa storica disputa prosegue da dicembre 2020, sin da quando la SEC accusò società crittografica di aver gestito un’offerta di titoli non registrata.

Negli anni i tribunali hanno dato ragione a Ripple difendendola dal bullismo di Gary Gensler.

Il giudice Annalisa Torres si era espresso sulla questione a luglio 2023, affermando che XRP non è un token security e dunque non rientra nelle fattispecie dei titoli non registrati.

Nonostante ciò, la SEC ha provato più volte ad opporsi alla sentenza, chiedendo risarcimenti e multe alla società di Brad Garlinghouse.

Ad agosto dello scorso anno Ripple è stata infatti condannata a pagare 125 milioni di dollari alla Commissione statunitense, avendo violato il principio della vendita istituzionale.

Ora, Ripple e SEC sono ancora in conflitto per vie legali, con entrambe che stanno cercando di appellarsi alle decisioni del giudice Torres.

Chiaramente finchè la questione non verrà definitivamente risolta, è escluso che possa essere approvato un ETF XRP a 21Shares.

A favorire uno scenario di approvazione imminente, ci sarebbe da osservare una ristrutturazione dei componenti dell’ente federale.

A tal proposito, una vittoria alle elezioni statunitensi da parte di Donald Trump potrebbe alimentare questa ipotesi, con un sfondo chiaramente bullish per la crypto XRP.

L’interesse del mondo istituzionale per gli ETF crypto

L’interesse degli investitori istituzionali come 21Shares per gli ETF crypto non si limita solo ad XRP ma riguarda anche altri token.

Sin da quando la SEC ha approvato 11 ETF spot Bitcoin a gennaio di quest’anno, abbiamo visto un aumento delle richieste per prodotti crittografici regolamentati.

A luglio sono sbarcati poi  sul mercato 8 opzioni di investimento differente su Ethereum, sebbene non abbiano ancora registrato grandi risultati.

VanEck ha chiesto recentemente l’approvazione degli enti federali per l’ingresso di Solana tra gli asset crypto regolamentati. 

Canary Capital si è invece mossa per permettere il trading di Litecoin tra i prodotti negoziati sulle borse USA.

Ora 21Shares ed altre emittenti stanno puntando sull’offerta delle maggiori altcoin crypto, anticipando una possibile altseason in vista.

Ad esempio SOL è cresciuta del 287% rispetto alle quotazioni di un anno fa, attirando una vasta gamma di investitori esterni.

Le potenziali performance rialziste di monete come XRP giustificherebbero infatti il guadagno di notevoli commissioni di scambio per i fornitori.

Nel 2025 ci si aspetta un grande recupero del comparto altcoin che negli ultimi mesi ha sofferto l’emancipazione di BTC e le tensioni geopolitiche/macroeconomiche.

21shares ed i record fissati con l’ETF su Bitcoin spot

21Shares e gli altri emittenti di prodotti negoziati in borsa, seguono il grande successo riscontrato con gli ETF Bitcoin da inizio anno.

La scelta di riversarsi su asset come XRP, si basa infatti sulla speranza di poter replicare anche solo una parte delle performance positive registrate.

Quella degli exchange-traded funds su Bitcoin è infatti la crescita maggiore mai avvenuta nel campo ETF, con più di 50 miliardi di dollari inglobati in appena 3 mesi dal lancio.

Nelle ultime settimane notiamo inoltre un ottimo momentum positivo, con 13 giorni di inflow positivi e solamente 2 di outflow negativi.

Questi dati sono di buon auspicio per una sollecitazione dell’approvazione di un ETF XRP.

Fonte: https://sosovalue.com/assets/etf/us-btc-spot

21Shares con Akr Invest si posiziona al 4° posto per  Net Assets sugli ETF Bitcoin, dietro solamente a Fidelity, Grayscale e BlackRock.

La società detiene il record come maggiore fornitore di prodotti di investimenti nel mondo crittografico, con una vasta gamma di ETP a disposizione.

L’offerta include decine di investimenti single-asset crypto, e numerosi indici diversificati, oltre a fondi staking ed inverse.

Ora la sfida è quella di aprirsi anche ad XRP con un ETF che tenga la moneta crittografica come sottostante reale per gli scambi.

Appuntamento al 2025 per la risposta della SEC.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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