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L’analisi di CoinGecko sui migliori ETP ed ETF del mondo crypto

CoinGecko, uno dei principali aggregatori di dati del mondo crypto, ha pubblicato un’analisi sui migliori ETP ed ETF del settore.

Questo genere di prodotti finanziari permette agli investitori di borse tradizionali di esporsi all’andamento di Bitcoin e di altre valute crittografiche senza dover scaricare un wallet ed entrare nel merito delle logiche di questo mercato.

A differenza, però, degli ETF SPOT, tanto acclamati e desiderati dai bitcoiners dopo le applicazioni di diversi fondi di investimento alla SEC, gli attuali ETF ed ETP replicano l’andamento di alcune criptovalute senza che ci sia un effetto acquisto dell’asset in questione come sottostante.

Qualora le richieste di BlackRock, VanEck, Wisdomtree, iShares, Bitwise, Franklin Templeton e compagnia venissero approvate, il mondo degli investimenti per il settore crypto verrebbe totalmente rivoluzionato, creando un probabile ondata di domanda.

Vediamo insieme tutti i dettagli.

Principali differenze tra un ETF ed ETP

Gli ETP (Exchange Traded Product) sono dei prodotti finanziari negoziati in borsa che forniscono agli investitori la possibilità di esporsi a determinati settori e temi di investimento, compreso quello delle crypto.

Questi rappresentano una macrocategoria di strumenti di investimento che replicano i risultati di indici azionari o di asset specifici seguendone semplicemente l’andamento nel mercato di riferimento.

All’interno dei ETP troviamo generalmente 3 sotto-strumenti: ETF (Exchange Traded Product), ETN (Exchange Traded Fund) ed ETC (Exchange Traded Commodities).

Gli ETF permettono agli investitori di destinare denaro in un fondo che cerca di replicare le stesse performance del prodotto in cui sta investendo, facendo in un certo senso da intermediare tra l’asset ed il cliente.

Gli ETN si discostano dai fondi e rappresentano titoli di debito che tengono traccia di determinati prodotti.

Lo stesso discorso vale per gli ETC, dove gli acquirenti vanno di fatto a fornire credito ad una società, con la differenza rispetto agli ETN che questi sono garantiti fisicamente in quanto vanno a rappresentare generalmente l’andamento di mercato di una commodities.

Gli ETN riflettono invece tutti i restanti settori di investimento.

La differenza principale tra ETF ed ETP è dunque quella che il primo rappresenta un sottoinsieme del secondo.

Rimanendo con il focus puntato sul mondo crypto, possiamo osservare come gli ETF crittografici rappresentano lo strumento tradizionale  più utilizzato per investire in questo campo. 

È importante capire però che ad oggi esistono solo ETF “futures” dove viene replicato l’andamento di una moneta crittografica senza che il fondo emittente debba acquistare in spot l’asset in questione.

Gli attuali ETF ed ETP più conosciuti del mondo crypto secondo CoinGecko

Secondo l’analisi di CoinGecko, l’ETP più noto e scambiato nel mondo crypto è l’ETN  Bitcoin Tracker One (COINXBT) del fornitore XBT con un valore che ammonta a 4,43 miliardi di dollari.

Il secondo prodotto di investimento più grande è invece l’ETN  Ethereum Tracker One (COINETH)  con un valore da  2,58 miliardi di dollari, sempre gestito dal provider XBT.

Per quanto riguarda il contesto degli Exchange Traded Fund (ETF), molto più conosciuti rispetto alle altre sottocategorie di ETN per via delle ultime dispute tra gestori di fondi di investimento e Securities and Exchange Commission (SEC), troviamo un prodotto in particolare molto conosciuto tra gli investitori.

Stiamo parlando dell’ Hashdex Nasdaq Crypto Index FI (HASH11), che con un patrimonio di 1,07 miliardi di dollari si posiziona al terzo posto come ETP più grande del settore crypto.

In generale gli ETF costituiscono solo 9 dei 25 principali ETP sulle monete crittografiche, con un valore totale di 4,52 miliardi di dollari.

Gli ETN superano notevolmente questa soglia visto che i primi 5 arrivano a valore circa 8,09 miliardi di dollari.

Gli ETC invece,che investono singolarmente in 8 criptovalute ben distinte,  valgono complessivamente 1,68 miliardi di dollari.

Bitcoin ed Ethereum sono ovviamente gli asset più popolari tra i primi 25 ETP a tema crypto, con rispettivamente 12 prodotti basati su BTC e 7 su ETH.

Al 15° posto all’interno di questa classifica però troviamo un ETP che investe nella moneta di Binance (BNB), ovvero il 21Shares Binance BNB ETP (ABNB).

Pur rimanendo dunque l’attenzione degli investitori predominante sulle due top crypto del mercato, è evidente che pian piano il mondo delle borse valori tradizionali si sta interessando sempre di più alle cosiddette altcoins.

I maggiori fornitori di questi prodotti di investimento su Bitcoin, Ethereum ed altre crypto sono XBT Provider, che offre 4 dei 25 principali ETP, Hashdex  con 2 dei 25 principali ETP, e  Purpose Investment che anch’esso governa 2 dei migliori 25 ETP in questo contesto.

Anche 21Shares offre diversi veicoli di investimento in ETP ma gestisce un controvalore in dollari minore rispetto ai 3 appena citati.

Sul fronte della provenienza geografica, 6 dei 25 migliori ETP arrivano dal Canada, a cui segue la Svezia, Stati Uniti e Svizzera con ognuno 4 prodotti di investimento.

I restanti 7 ETP quotati provengono da Jersey, Brasile. Germania e Liechtenstein.

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L’approvazione di un ETF SPOT potrebbe legittimare Bitcoin come asset sulle borse valori tradizionali

Tutti gli esperti del settore crypto, non appena si fa riferimento al discorso ETP, parlano dell’attuale tensione riguardo ad una possibile approvazione di un ETF SPOT di Bitcoin all’interno degli Stati Uniti.

Come accennato in precedenza, tutti gli ETF scambiati al momento  in USA che tentano di replicare l’andamento di BTC e di altre valute crittografiche non hanno come sottostante gli asset stessi che offrono e vengono inquadrati come ETF “futures”.

Di fatto le società che emettono questi prodotti non fanno altro che offrire accordi per acquistare o vendere Bitcoin a un prezzo predeterminato in una data futura prestabilita, senza possedere la criptovaluta stessa.

Negli ultimi mesi diversi hedge fund e fondi di gestione patrimoniale statunitensi come BlackRock, ARK 21, iShares, Bitwise, VanEck, Wisdomtree, Invesco, Wise, Valkyrie e Franklin Templeton hanno fatto richiesta alla Securities and Exchange Commission (SEC) per un approvazione di un ETF spot di Bitcoin nel Paese.

Qualora dovesse essere confermata un’approvazione di questi particolari prodotti di investimento, potremmo assistere ad un boom della domanda istituzionale verso questo genere di ETP.

I vantaggi per il settore crypto sarebbero immediati visto che ciò consentirebbe innanzitutto a Bitcoin di ottenere una legittimazione sul piano delle borse valori tradizionali come asset di tutto rispetto.

In secondo luogo ciò spingerebbe molti individui, ancora scettici nei confronti di questo settore, a fidarsi dei loro provider preferiti che gli offrirebbero soluzioni di investimento garantite, aumentando la domanda complessiva mondiale per la moneta.

Infine l’offerta circolante del re del mercato crypto andrebbe a diminuire perché un fondo di investimento, per poter gestire un ETP spot di questo tipo andandolo ad offrire ai propri clienti, dovrebbe possedere come sottostante la criptovaluta.

Di seguito una tabella che raffigura le deadline per una risposta ufficiale della SEC, che dovrà approvare o rifiutare le richieste effettuati dai vari fondi.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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