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In arrivo molti miliardi sull’ETF di BlackRock su Bitcoin

Secondo un ex CEO di BlackRock, Steven Schoenfeld, potrebbero essere in arrivo fino a 200 miliardi di dollari sull’ETF su Bitcoin spot di BlackRock. 

Inoltre, sostiene che sia molto probabile che la SEC approvi gli ETF su Bitcoin spot nel giro di qualche mese. 

BlackRock: Steven Schoenfeld parla delle potenzialità dell’ETF su Bitcoin spot

Schoenfeld ha fatto queste dichiarazioni durante un intervento al recente Digital Asset Summit di CCData che si è tenuto a Londra pochi giorni fa. 

Ha partecipato ad una tavola rotonda dedicata proprio agli ETF sui nuovi asset, ed è stato piuttosto esplicito. 

Schoenfeld ora è CEO di MarketVector Indexes, una società di VanEck che si occupa di indici e prodotti derivati. È definibile come un vero e proprio esperto del settore, anche se non sembra avere grande esperienza nel mercato crypto. VanEck è una delle società che ha richiesto alla SEC l’approvazione di ETF su Bitcoin spot. 

L’attuale CEO di MarketVector Indexes è stato il fondatore e CIO di BlueStar, ed è nel settore ormai da 36 anni. 

Ad un certo punto della sua lunga carriera è stato anche in Barclays Global Investors (ora Blackrock), dove ha gestito più di 70 miliardi di dollari in fondi indicizzati azionari ed ETF. È anche stato co-fondatore di IndexUniverse.com, poi diventata ETF.com. 

Sebbene provenga dai mercati tradizionali, e nonostante MarketVector Indexes si occupi di prodotti finanziari solo sui mercati tradizionali, durante il suo intervento al Digital Asset Summit ha dato prova di conoscere abbastanza bene anche Bitcoin. 

L’ipotesi di Schoenfeld

Su YouTube è disponibile l’intera registrazione del Digital Asset Summit. 

Al minuto 3:47:58 inizia la tavola rotonda con gli ETF, durante la quale Schoenfeld afferma di ritenere probabile che la SEC finisca per approvare le richieste in merito agli ETF su Bitcoin spot, citando in particolare proprio quella di BlackRock. 

Ritiene che tale approvazione potrebbe arrivare a gennaio, come già rivelato da Bloomberg Intelligence. 

Ma la cosa più interessante che ha detto è un’altra, dato che la data termine della possibile approvazione (10 gennaio 2024) era già nota. 

Dopo aver aggiunto che stavolta la SEC ha iniziato a chiedere commenti su queste richieste, ha dichiarato che ciò rappresenta un miglioramento marginale ma significativo nel dialogo. Inoltre ha sottolineato che la causa vinta da Grayscale contro la SEC molto probabilmente obbligherà di fatto l’agenzia ad approvare la conversione del Grayscale Bitcoin Trust in un ETF. 

L’ipotesi che circola è che, per non dare vantaggio a nessuno, l’agenzia potrebbe approvare in blocco tutte le richieste legittime di ETF su Bitcoin spot. 

Ad un certo punto ha aggiunto che la sua azienda ha analizzato i numeri, ed è giunta alla conclusione che l’approvazione degli ETF su Bitcoin spot potrebbe portare un afflusso compreso tra i 150 ed i 200 miliardi di dollari in tre anni sui prodotti di investimento derivati su Bitcoin. 

Se così fosse l’AUM dei derivati crypto potrebbe raddoppiare o addirittura triplicare. 

Il mercato dei derivati crypto

I prodotti come gli ETF non vengono utilizzati molto per speculare. 

La speculazione pura, ovvero il trading intraday, viene fatto soprattutto con i future e con il margin trading, che consente di aprire posizioni long e short in leva a breve termine. 

Gli ETF invece sono destinati soprattutto ai grandi investitori istituzionali di lungo periodo, pertanto vanno distinti dal mercato dei future. 

Ad esempio nelle ultime 24 ore solo su Binance sono stati scambiati più di 25 miliardi di dollari di derivati crypto, ovvero future ed opzioni, mentre sul mercato spot sempre su Binance questa cifra nelle ultime 24 ore è risultata essere inferiore a 5 miliardi. 

Quindi il volume di scambio sul mercato dei future e delle opzioni è nettamente più elevato rispetto a quello spot, e questo rende bene l’idea di quanto possano essere quei 200 miliardi ipotizzati da Schoenfeld. 

Basti dire che l’intera capitalizzazione di mercato attuale di Bitcoin è di circa 530 miliardi di dollari, e Schoenfeld si riferiva solo agli ETF su Bitcoin spot. 

È vero che Schoenfeld ha specificato che si tratta di una stima che riguarda i prossimi tre anni, ma l’anno prossimo ci sarà l’halving ed in teoria è possibile che l’anno seguente ci sia una nuova grande bull run. 

Sebbene queste siano ancora solo tutte delle ipotesi, per nulla confermate, il quadro che ne emerge è decisamente interessante. 

Il mercato nei prossimi tre anni dopo l’approvazione del Bitcoin ETF di BlackRock

Infatti nel caso in cui affluissero sugli ETF su BTC spot molte decine di miliardi di dollari di capitali, se non centinaia, i loro gestori sarebbero costretti ad acquistare BTC sul mercato spot per metterli a collaterale delle azioni degli ETF che sarebbero costretti a creare. 

Quindi di fatto un aumento della domanda degli ETF spot produce inevitabilmente un aumento della domanda del sottostante, e se ciò avverrà nell’anno dell’halving, o in quello successivo, è possibile che la conseguenza sia un aumento del prezzo. 

Bisogna ricordare che in genere l’halving riduce l’offerta, perchè dimezza la creazione di nuovi BTC che vengono dati in premio ai miner che convalidano i blocchi, ma questi in genere vendono i BTC che incassano per finanziare le enormi spese che sono costretti a sopportare. 

Un dimezzamento dei BTC che incassano porta inevitabilmente ad una netta riduzione anche dei BTC che vendono giornalmente per finanziare la loro attività. 

Ogni giorno vengono creati e distribuiti in premio circa 900 BTC (24 milioni di dollari), ma a partire da fine aprile 2024 diventeranno 450 (fino al prossimo halving del 2028). 

In questo momento in totale sui vari exchange risulterebbero esserci circa 1,8 milioni di BTC, quindi in un anno i miner stanno incassando poco più di un quarto di questa cifra. 

Con l’halving incasseranno in un anno una cifra pari a solo un ottavo di tutti i BTC attualmente presenti sugli exchange. 

A questo punto è lecito attendersi che, qualora la previsione di Schoenfeld si rivelasse corretta, l’impatto sul prezzo di Bitcoin sarà positivo e significativo, e proprio durante il periodo post-halving che in genere è proprio quello in cui partono le grandi bull run. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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