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Problemi di governance per MakerDAO

Come riportato nel blog ufficiale di MakerDAO, ci sono stati dei problemi di governance durante l’ultima votazione.

La settimana scorsa la community ha votato per l’incremento del surplus buffer da 2 milioni a 4 milioni e per la whitelist del BProtocol sull’oracolo ETHUSD, OSM, ed è  stato usato un flash loan per far passare la votazione.

Dai dati che possiamo leggere sono stati presi in prestito circa 20 milioni di dollari in Ethereum da dYdX, circa 50mila ETH. Questi poi sono stati depositati in Aave e si sono presi in prestito circa 7 milioni di dollari in Maker, quindi 13mila MKR con cui si è votato, bloccandoli all’interno di Maker fino a quando la votazione non fosse avvenuta.

Il problema non finisce qui: non solo utilizzare dei fondi non propri per far passare una votazione non dovrebbe essere consentito di per sé, ma scopriamo che è stato il team di BProtocol ad aver effettuato quel flash loan per far passare la votazione ed essere quindi messi nella relativa whitelist.

Il post di MakerDAO va avanti e spiega anche come ci siano circa 63mila MKR che potrebbero essere utilizzati per questa pratica dei flash loan e quindi alterare le votazioni, anche se non sono sufficienti per intaccare una proposta dato che l’hat è di circa 79mila MKR. In ogni caso rimane un rischio da non sottovalutare.

Le soluzioni alla governance di MakerDao

Alcune proposte che vediamo sono quelle di portare l’hat oltre i 100mila MKR e di sbloccare i fondi dopo 1 settimana, così si mitigherebbe il rischio di altri simili casi di questo genere.

Inoltre il team di MakerDAO si è preparato con una proposta che prevede di incrementare il ritardo del GSM fino a 72 ore, de-autorizzare l’OSM (Oracle Freeze Module) e de-autorizzare il Liquidation Circuit Breaker.

Sicuramente in un sistema che prevede delle votazioni, c’è sempre il rischio che chi ha troppa liquidità possa intervenire per approvare o rigettare una proposta, per non parlare anche degli exchange che possono intervenire in qualsiasi momento a destabilizzare lo stesso protocollo, cosa che purtroppo è successa nel triste caso di Tron con Steem.

All’epoca infatti Justin Sun aveva sfruttato l’appoggio di diversi exchange per cambiare le sorti del protocollo, per cui gli exchange avevano di fatto espropriato gli utenti dei propri token per utilizzarli per votare. Il tutto senza informare gli utenti.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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