Stando ai dati di CryptoSlam, Solana ha superato Polygon negli ultimi 30 giorni diventando la seconda blockchain dopo Ethereum per volumi di vendita di NFT.
Ethereum è inarrivabile, con oltre 500 milioni di dollari scambiati in NFT nell’ultimo mese, ma Solana è salita a quasi 60 milioni. Polygon è scesa a 15 milioni, quasi raggiunta da ImmutableX con 14 milioni.
Nella top 5 è entrata anche Cardano, con 7 milioni, seguita da Flow con 4,8 milioni. Solo sesta BNB Chain con poco più di 4 milioni.
Da notare che il boom di Solana è molto recente, tanto che nelle sole ultime 24 ore ha visto transazioni on-chain di NFT per un valore complessivo di dieci volte quello di ImmutableX. Anche il crollo di Polygon è recente, tanto che nelle ultime 24 ore è stato inferiore ai 200.000 dollari, ovvero un ventesimo di Solana.
Sebbene Polygon consenta scambi di NFT rapidi ed economici, soffre enormemente la concorrenza di Ethereum, soprattutto ora che le transazioni su Ethereum non sono affatto costose.
Anche Solana offre transazioni veloci e molto economiche, e soffre meno la concorrenza di Ethereum. Oltretutto nelle ultime settimane non ha avuto più problemi tecnici simili a quelli che si sono verificati negli ultimi mesi.
Summary
Il prezzo di SOL
SOL è la criptovaluta nativa di Solana, ed è quindi lo utility token con cui devono essere pagate le fee su ogni transazione sulla blockchain di Solana.
Dopo essere stata stabilmente nella top 10 delle criptovalute a maggiore capitalizzazione di mercato per molti mesi, ora è scivolata al 16° posto, anche a causa proprio di quei problemi tecnici che hanno generato un po’ di scoramento nei mesi scorsi.
Tuttavia il recente boom degli scambi di NFT non ha causato alcun impatto positivo sul prezzo.
Il fatto è che non sono aumentati i volumi di scambio a livello assoluto, ma in relazione alle altre blockchain. Ovvero non sono stati acquistati più SOL per poter pagare le fee su un numero di transazioni maggiori, ma semplicemente la riduzione dei volumi di scambio di NFT è stata inferiore a quella di altre blockchain.
Non bisogna dimenticarsi che gli NFT sono una delle principali funzionalità per cui è stata progettata Solana, mentre ad esempio per Ethereum e Polygon sono solo una funzionalità secondaria, per quanto molto usata.
Addirittura dal 16 dicembre il prezzo di SOL è sceso.
In una decina di giorni ha perso più del 20% del suo valore, passando da 14$ a 11$.
Anzi, nelle ultime 24 ore ha fatto registrare i nuovi minimi annuali sotto gli 11,2$.
Basti pensare che prima del crollo dell’ecosistema Terra/Luna, a maggio, il suo prezzo di mercato era ancora vicino ai 100$, mentre già a giugno era sceso sotto i 30$.
In particolare è stato il fallimento di FTX a far precipitare il prezzo verso i nuovi minimi annuali, dato che dal 6 al 9 novembre è crollato da oltre 35$ a meno di 13$. Da allora è entrato in una fase relativamente lunga di lateralizzazione discendente da cui non si è ancora ripreso.
Solana (SOL): il possibile aumento del prezzo della crypto
Il fatto che la tenuta del volume degli scambi degli NFT non sia stata in grado di influenzare positivamente l’andamento del prezzo potrebbe significare che, qualora tali volumi dovessero aumentare, il prezzo potrebbe essere pronto per risalire.
Tuttavia vanno fatte alcune considerazioni in merito per capire quanto sia realisticamente probabile un tale scenario.
Innanzitutto va detto che il mercato degli NFT attualmente sta attraversando un periodo di crisi che non fa presumere un aumento dei volumi di scambio sul breve periodo. Quindi potrebbe essere necessario ancora del tempo prima che si verifichi una tale condizione.
In secondo luogo anche il mercato crypto nel suo complesso non sta affatto vivendo un momento positivo. Se dopo il fallimento di FTX non ci sono stati altri crolli a livello generale, per ora non si vede all’orizzonte sul breve periodo l’innesco di una nuova bull run, o perlomeno di un nuovo rimbalzo significativo.
Va però evidenziato come la perdita di valore di SOL nel corso di questo 2022 sia stata significativa, con un -93% da inizio anno, ed un -88% da maggio ad oggi. Rispetto al massimo storico di quasi 260$ di novembre 2021 la perdita accumulata è stata di quasi il 96%.
Se però prendiamo come punto di riferimento il prezzo pre-bolla, ovvero a novembre 2020, il prezzo attuale è ancora di cinque volte superiore.
Pertanto in teoria ci sarebbe ancora spazio per un’ulteriore discesa, e solo quando la pressione di vendita si sarà ridotta si potrà iniziare a sperare in una risalita.
D’altro canto però le potenzialità di un eventuale rimbalzo sembrano essere interessanti, perchè dopo una tale discesa qualora iniziasse una risalita questa potrebbe anche essere significativa.
Dato che di fatto gli NFT sono ad oggi il principale utilizzo di Solana, in assenza di una ripresa del mercato degli NFT è difficile immaginare un forte rimbalzo di SOL.
Il mercato degli NFT
Sempre secondo CryptoSlam, nel corso del 2022 il volume in dollari degli scambi di NFT è letteralmente crollato. Tuttavia va detto che la maggior parte degli NFT viene venduto in cambio di criptovalute, ed in particolare di ETH, quindi su questo dato incide pesantemente la perdita di valore in dollari di ETH.
Analizzando però i dati relativi al numero dei singoli acquirenti, il calo viene confermato.
Dopo il picco di oltre 120.000 acquirenti unici del 20 gennaio di quest’anno, già ad inizio maggio erano scesi sotto i 90.000. A inizio luglio erano crollati a 40.000, mentre a dicembre si sono toccati picchi minimi annuali giornalieri sotto i 30.000.
In altre parole nel corso del 2022 il numero di acquirenti giornalieri di NFT si è ridotto di quattro volte, e sul grafico non c’è traccia di un possibile rimbalzo sul breve periodo. Anche perché l’anno scorso, in piena bull run, si sono toccati picchi minimi inferiori ai 16.000 acquirenti unici giornalieri, quindi sembrano esserci le potenzialità per una prosecuzione del calo in atto.
Alla luce di ciò è difficile immaginare che il prezzo di SOL possa rimbalzare a breve, anche se in teoria una tale possibilità non è del tutto inesistente.
