HomeTradingFlash crash per Bitcoin: tonfo a 9.200 dollari

Flash crash per Bitcoin: tonfo a 9.200 dollari

Dopo aver oscillato sui massimi di periodo per tutta la giornata di ieri all’improvviso, nella tarda serata, un ruzzolone ha fatto capitolare in primis Bitcoin con un flash crash che si porta dietro tutto il resto del settore. 

I prezzi di Bitcoin in meno di un’ora hanno perso 800 dollari. È stata una valanga in discesa che ha portato i prezzi, dai massimi registrati poco sopra i 10.100 dollari, a rompere la soglia dei 9.900 dollari, supporto di breve periodo. 

Da questa soglia i prezzi si sono spinti fino a 9.200 dollari in meno di 5 minuti. Ciò ha fatto scattare prese di beneficio e stop loss, facendo esplodere volumi dei future sui vari exchange che offrono la possibilità di operare con leva sui future dei bitcoin.

Questa esplosione di volumi in casi come Bitmex, tra i primi ad offrire servizi sui future, ha visto in pochi minuti chiudere le posizioni rialziste per un controvalore di 100 milioni di dollari.

Ieri è stata una giornata che sempre in ambito di future sulla piattaforma istituzionale del CME ha registrato 1,1 miliardi di dollari scambiati. È la terza volta dal lancio dei future nel dicembre del 2017, che gli scambi superano il miliardo di dollari. Ciò evidenzia come l’ultima settimana è un periodo di forti compravendite su tutti i mercati sia spot che future, si conferma pertanto un periodo decisamente movimentato su tutto il settore.

Fonte: COIN360.com

La discesa di ieri di Bitcoin si è portata dietro il ribasso di tutte le principali altcoin. Scorrendo la lista delle prime 30 c’è una netta spennellata di colore rosso, tranne nel caso di Tezos (XTZ) che galleggia poco sopra la parità. 

Tezos si differenzia dalle altre, un comportamento che va avanti dall’inizio dell’anno. Nella giornata di ieri inoltre Tezos ha sfiorato i 4 dollari, mettendo a segno uno dei migliori rialzi dall’inizio dell’anno, triplicando il proprio valore con un balzo del +200%.

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Anche Chainlink (LINK), prima dell’affondo notturno, aveva segnato nuovi massimi assoluti a un passo dai 4,90 dollari. Chainlink consolida l’11° posizione alle spalle di Tezos anche se la differenza di capitalizzazione al momento è di oltre un miliardo di dollari. Chainlink dai minimi del 2 gennaio ha guadagnato il 190% prima del ritracciamento di ieri, mentre oggi perde il 10%. 

Tezos e Chainlink sono le due realtà che più stanno sorprendendo per intensità del rialzo che stanno mettendo a segno da inizio anno. 

Tra i maggiori ruzzoloni in corso da ieri sera si registrano scivoloni fino al 10%, come nel caso di Ethereum (ETH), Litecoin (LTC), Eos (EOS), Monero (XMR), Tron (TRX), Bitcoin Cash (BCH), cioè quelle che nelle ultime ore vedono gravare particolarmente il ribasso. Bitcoin e Ripple (XRP) al contrario frenano i ribassi contenuti fino al 5%.

I ribassi fanno scivolare il market cap poco sotto la soglia dei 280 miliardi di dollari, mentre i volumi si mantengono ai livelli massimi degli ultimi giorni. La dominance vede il Bitcoin continuare a rimanere sotto la soglia del 63%. Invariata anche la dominance di Ethereum sotto il 10% nonostante il forte scossone dei prezzi. Anche Ripple rimane poco sotto il 4,5%.

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Grafico Bitcoin by Tradingview

Bitcoin (BTC) in flash crash

Bitcoin, dopo aver visto un breve flash crash ieri sera, con un crollo delle quotazioni in pochi minuti fino alla soglia dei 9.300 dollari, ha visto una reazione che ha riportato i valori in area 9.600 dollari, livello di supporto di breve periodo. In caso di rottura di questa soglia arriverebbe un primo segnale di debolezza dopo oltre un mese e mezzo di salite senza particolari preoccupazioni.

Ma finché i prezzi rimarranno sopra gli 8.800 dollari si tratta di movimento tecnicamente da contestualizzare in una correzione di mercato in una fase rialzista. Per Bitcoin nelle prossime ore sarà necessario non tanto osservare i livelli di resistenza fino a ieri monitorati ma capire dove andrà a concludersi la vitalità di questo ribasso.

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Grafico Ethereum by Tradingview

Ethereum (ETH)

Dopo avere nelle precedenti 48 ore nuovamente testato i massimi, Ethereum torna a scendere anche se a differenza del Bitcoin è una discesa che non si spinge sotto i minimi del fine settimana. La tenuta dei 255 dollari al momento evidenzia comunque una buona reazione da parte delle difese del supporto di breve periodo. 

Per Ethereum il primo segnale ribassista arriverebbe con una rottura di area 235 dollari. Al momento ETH è poco sopra la soglia dei 255 dollari per cui questo ribasso è da contestualizzare come un movimento dovuto alle forti prese di beneficio. 

 

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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