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Corea: due raid della polizia contro exchange Bithumb

Il più grande exchange crypto della Corea, Bithumb, è stato preso di mira dall’unità investigativa dell’intelligence della Seoul Metropolitan Police Agency, che ha sequestrato e perquisito diversi uffici dell’azienda tra cui il quartier generale di Bithumb a Gangnam-gu.

Lo ha riportato un media locale.

Questo è il secondo raid da parte della polizia negli uffici dell’exchange. Il primo risale ad appena 5 giorni fa ed era stato fatto per acquisire ulteriori prove in merito alle accuse che sono state rivolte nei confronti di questo exchange.

Corea, Le accuse contro l’exchange Bithumb

Il problema è nato alla fine dello scorso anno, quando diversi investitori del token BXA hanno citato in giudizio per frode ed appropriazione indebita Lee Jung-hoon, presidente del consiglio di amministrazione di Bithumb Holdings, Bithumb Korea e BK Kim Byung-gun.

La vicenda del token BXA è stato un vero disastro perché l’exchange aveva promesso di listare il token, cosa che però non è mai avvenuta perché il token crollò di prezzo e quindi gli investitori sono rimasti con un token praticamente inutile dato che grazie al listing avrebbero almeno potuto vendere e recuperare almeno quanto investito all’inizio.

Inoltre, si è scoperta una società fantasma alle Isole Vergini Britanniche che potrebbe essere stata utilizzata per muovere le pedine e far sparire diversi soldi.

L’attacco hacker contro Bithumb non sarebbe un caso

Non dimentichiamo anche l’attacco che è avvenuto a marzo dell’anno scorso. Bithumb perse oltre 19 milioni di dollari, vedendo scomparire ben 12,5 milioni di EOS e 6,2 milioni di XRP, e dagli indizi raccolti, è emerso che è stato causato proprio da persone all’interno dell’exchange stesso.

Una vicenda insomma che è veramente poco chiara e che potrebbe portare un’ondata negativa su questo exchange che, stando all’attuale classifica di CoinMarketCap, si trova alla posizione numero 5 con volumi giornalieri oltre i 250 milioni di dollari.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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