È stato annunciato da Travala, azienda che opera nel settore del turismo e che ha fatto delle crypto come metodo di pagamento il suo punto di forza, l’avvio della prima fase di burning dei suoi token AVA, così come previsto dal whitepaper.
Il servizio di Travala prevede l’utilizzo dei token AVA sia come metodo di pagamento per prenotare gli hotel sia come metodo per risparmiare sulle offerte proposte tramite lo staking dei token AVA all’interno della piattaforma.
Per incentivare l’uso e la scarsità dei token è stato previsto che una parte dei token AVA vengano bruciati e quindi distrutti fino al raggiungimento della quota finale di 40 milioni token AVA, partendo da una supply di oltre 61 milioni.
La prima trance di burning è avvenuta oggi ed ha distrutto ben 187mila token AVA, corrispondenti a circa $ 17mila, quindi non molto anche perché il valore del token AVA si aggira intorno ai $0,09, occupando la posizione 526 di CoinMarketCap.
Questa distruzione di token è mossa dalla volontà di far crescere il prezzo del token AVA aumentandone appunto la scarsità.
Sicuramente è una notizia che dimostra la serietà dell’azienda e che continua la scia di news positive che si protraggono dal 2019, anno in cui Travala ha dimostrato come il suo sia un business vincente e che gli utenti sono recettivi ad utilizzare le crypto come metodo di pagamento per i loro viaggi.
È da ricordare anche che durante il 2019, oltre all’introduzione di diverse crypto come metodo di pagamento, ben20, Travala è passata sulla blockchain di Binance e ciò ha permesso di gestire in maniera ottimale anche i token AVA, che prima si basavano su blockchain di NEO.