Novità sulla liquidazione dei clienti di Cryptopia
Novità sulla liquidazione dei clienti di Cryptopia
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Novità sulla liquidazione dei clienti di Cryptopia

By Marco Cavicchioli - 17 Gen 2020

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L’udienza per il caso della liquidazione dei clienti di Cryptopia è stata riprogrammata per l’11-14 febbraio all’Alta Corte di Christchurch, in Nuova Zelanda. 

Questo è quanto annunciato ufficialmente su Twitter, unitamente al fatto che stiano cercando di identificare lo stato legale dei fondi posseduti dai clienti al momento della chiusura dell’exchange neozelandese. 

Questo significa che fino a metà febbraio non ci saranno novità riguardo la liquidazione dei crediti che gli ormai ex clienti di Cryptopia vantano nei confronti dell’exchange, da quando questo ha dovuto chiudere a causa di due attacchi hacker subiti nella prima metà del 2019. 

Ormai è passato già un anno dal primo attacco, e più di sei mesi dalla chiusura dell’exchange, ma da allora gli unici passi in avanti fatti sembrano riguardare il calcolo dei fondi detenuti dai clienti all’atto della chiusura, e il riconoscimento legale dei crediti. 

Infatti, dal momento della chiusura i clienti che avevano ancora fondi detenuti sui wallet dell’exchange non hanno ancora ricevuto nulla, ed hanno solamente partecipato al processo di definizione dei crediti. 

I fondi dell’exchange, che nel frattempo sono stati rintracciati, non sono ancora stati distribuiti, sia perchè non sono ancora rientrati tutti nella piena disponibilità dei liquidatori, sia perché tutto ormai è in mano alla magistratura, che deve ancora stabilire con precisione il preciso ammontare dei crediti che ogni singolo ex-cliente può legittimamente vantare. 

Pertanto l’udienza dell’11-14 febbraio presso l’Alta Corte di Christchurch ha come scopo proprio quello di risolvere perlomeno quest’ultimo problema, identificando i crediti che i liquidatori dovranno cercare di rimborsare. 

Tuttavia è possibile che i liquidatori attualmente non dispongano realmente di tutti i fondi necessari a restituire i crediti, e non si sa nemmeno se riusciranno a recuperare quelli rubati, nonostante questi siano stati rintracciati. 

La vicenda quindi si protrarrà presumibilmente ancora per diversi mesi.

Marco Cavicchioli

"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".

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