Shopify entra a far parte della Libra Association. L’annuncio è arrivato direttamente dal gigante dell’ecommerce con un comunicato sul proprio sito ufficiale. Dopo tante defezioni, da Vodafone a Paypal a Visa, l’associazione nata per lanciare la criptovaluta di Facebook torna a crescere e a far parlare di sé.
Il CEO di Shopify Tobi Luke con un tweet ha spiegato il perché di questa scelta, apparentemente in controtendenza:
“Shopify spende un sacco di tempo a pensare a come rendere il commercio migliore nelle parti del mondo dove i soldi e il sistema bancario potrebbero essere molto migliori. Ecco perché abbiamo deciso di diventare parte della Libra Association”.
https://twitter.com/tobi/status/1230875881029193734?s=20
È una filosofia che sposa in pieno ciò che ha sempre detto Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, sui motivi che hanno portato a far nascere Libra (almeno nelle intenzioni): arrivare agli “unbanked”, coloro che sono senza banca e sistemi di pagamento digitale, per rendere proprio le transazioni di denaro facili, come condividere le foto sui social network.
“Mentre il commercio online cresce e diventa sempre di più senza confini, è facile dimenticare che i pagamenti e la capacità di scambiarsi dei beni non sono un problema risolto ovunque. La maggior parte dell’infrastruttura finanziaria non è stata costruita per avere a che fare con i bisogni crescenti del commercio online”.
L’ingresso dentro la Libra Association, per Shopify, non è che un primo passo per diventare parte della soluzione di quello che viene definito un problema globale. E infatti, spiega il gigante dell’e-commerce:
“Come membro della Libra Association, lavoreremo insieme per costruire un network di pagamento che renderà il denaro più facilmente accessibile e supporterà i commercianti e i consumatori ovunque”.
Insieme alla Libra Association e proprio con la criptovaluta di Facebook Shopify vuole dare una nuova opportunità a chi vende e a chi compra. È una sfida entusiasmante:
“Siamo eccitati di essere parte della Libra Association e non vediamo l’ora che il progetto possa migliorare il commercio ovunque”.
In realtà la strada per Libra è ancora lunga. Da quando il progetto è stato reso noto, nel giugno 2019, i regolamentatori internazionali sembrano aver alzato le barricate. Un social network come Facebook che in passato ha avuto problemi di privacy che emette una sua moneta è stato visto come un rischio alla sovranità monetaria. Mark Zuckerberg ha cercato la collaborazione delle istituzioni annunciando più volte che senza una chiara regolamentazione e il via libera dei regolamentatori, Libra non vedrà la luce. Sotto questo punto di vista al momento non sembrano esserci passi in avanti.