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Coronavirus: le soluzioni blockchain per la scuola a distanza

La blockchain diventa una soluzione anche per favorire la scuola a distanza ai tempi del Coronavirus

L’emergenza Coronavirus ha portato alla chiusura di scuole ed università nei paesi più colpiti. Per fare un esempio, Cina, Italia e da lunedì anche la Francia hanno dovuto ricorrere a questa misura drastica per fermare il contagio del Covid-19. E se la Cina è alle prese con il virus da gennaio, l’Italia ha chiuso le scuole per un mese (riapriranno, forse, il 3 aprile), mentre la Francia le manterrà chiuse “fino a nuovo ordine”. 

In questo contesto per studenti e insegnanti l’anno scolastico rischia di essere compromesso e per non perdere troppi giorni di didattica gli istituti si organizzano come possono con lezioni online. 

In questo scenario ODEM (azienda blockchain svizzera attiva nell’industria dell’istruzione) propone una soluzione diversa ma ugualmente efficace: una piattaforma blockchain che offre un sistema di certificazione senza costi, pronta ad essere utilizzata da studenti e insegnanti in attesa che le scuole riaprano.

Grazie ad ODEM si possono tenere corsi online al termine del quale viene rilasciato un certificato. Oltre a ciò ODEM registra il progresso degli studenti e può essere integrata con il learning management system (LMS) già esistente.

ODEM ha deciso di mettere a disposizione la sua piattaforma senza costi, con l’auspicio di poter diventare punto di riferimento globale per una soluzione che garantisca il diritto allo studio. 

Spiega Richard Maaghul, amministratore delegato e fondatore di ODEM:

“Il concetto di ODEM e stato progettato per fornire una piattaforma di educazione ed istruzione accessibile a tutti. Noi, chiaramente, non avremmo potuto anticipare delle circostanze come le attuali per portare la nostra visione nella realtà, ma siamo comunque grati di far parte della soluzione per permettere a studenti in tutto il mondo di continuare il loro percorso educativo indipendentemente dalla loro posizione fisica, o la vicinanza della loro scuola”.

Coronavirus, in Italia scuola e diplomi su blockchain

In Italia, dove, come detto, scuole e università sono chiuse almeno fino al 3 aprile, si stanno studiando anche altre soluzioni. È il caso dei licei internazionali di Villa Flaminia a Roma, dove si sta sperimentando un diploma digitale su blockchain, con la collaborazione di Ey. 

La blockchain permetterà di certificare l’iter formativo e i progressi degli studenti anche con la didattica a distanza, registrando i corsi e le materie seguite. 

In Italia non è il primo esempio di utilizzo di blockchain per i titoli di studio: il master di secondo livello della Luiss Business School è certificato con la tecnologia blockchain di Ey. Ma casi simili ci sono a Malta, dove l’iter formativo su blockchain è legge, e anche al MIT di Boston, Holberton School di San Francisco e l’Imperial College di Londra.

Anche a Crotone era in corso un esperimento simile.

Spiega la preside di Villa Flaminia Maria Chiara Sidori

“Questo progetto potrà contribuire, in questo modo, all’eliminazione delle asimmetrie informative con altri enti permettendo ad esempio a Università, e ad aziende di verificare la veridicità del titolo di studio vantato da un qualsiasi candidato”.

Aggiunge Claudio Meucci, EY blockchain Hub MED Founder:

“EY è accanto alla scuola in questi momenti difficili. Portare avanti questo progetto vuole essere anche un esempio per il paese, che si può reagire e che le attività e i progetti possono continuare persino con maggiore intensità ed efficacia. La scuola è il primo ambito da cui partire”.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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