Poche ore fa è stato pubblicato un post molto dettagliato riguardo la blockchain di Algorand (ALGO), spiegando la novità delle co-chains.
Our Founder @silviomicali shares details on the development of Algorand’s co-chain architecture that will expand even more possibilities for the Algorand ecosystem: https://t.co/EVvHzZgYLo
— Algorand (@Algorand) March 16, 2020
La blockchain di Algorand è famosa per utilizzare il protocollo Pure Proof of Stake (PPoS) che permette in teoria di risolvere il fatidico “trilemma della blockchain” e quindi di avere scalabilità, decentralizzazione e sicurezza, senza che si comprometta un valore rispetto ad un altro.
Si tratta di una blockchain permissionless e quindi pubblica e trasparente come vogliono i principi di questo settore, ma purtroppo spesso questi collidono con le esigenze delle aziende che vogliono poter sfruttare questa tecnologia con più rispetto della privacy e quindi meno trasparenza dei dati.
Come funziona Algorand Co-chains?
Ed è proprio qui che Algorand Co-Chains interviene: si tratterà di una blockchain permissioned ed indipendente dalla catena madre per permettere di rendere private le transazioni che avvengono al suo interno, allo stesso tempo inter-operando con la catena principale per fare transazioni da e verso la blockchain permissioned.
Infatti, la relativa blockchain, basandosi sullo stesso protocollo di quella principale, vuole ottenere vantaggi esponenziali per i casi d’uso delle aziende.
Il prezzo attuale di ALGO si aggira intorno a $ 0,12 e con il suo market cap si attesta alla posizione 47 di CoinMarketCap.
Difficile dire se nel lungo periodo Algorand possa imporsi con il suo innovativo protocollo, anche perché è attiva da meno di 1 anno e solo un paio di mesi fa è avvenuto l’aggiornamento.
Di recente Algorand aveva anche stretto una collaborazione con l’exchange Bitfinex per far sbarcare la stablecoin Tether sulla propria blockchain, ampliando così l’offerta di USDT che ora è supportato da Tron, Omni, Ethereum ed EOS.