HomeCriptovaluteAncora problemi per la token sale di Gram

Ancora problemi per la token sale di Gram

Purtroppo la vicenda ed il lancio della token sale di Telegram per Gram, così come per l’infrastruttura TON, continua ad avere problemi e non cessa così a far parlare di sé.

Qualche ora fa, infatti, la corte del distretto di New York ha diffuso un documento, in cui si mette in luce tutto il processo che ha coinvolto il rilascio di Gram partendo dalla prima token sale di 2,9 miliardi di Gram a 175 acquirenti per 1,7 miliardi di dollari.

A proposito di questo, SEC aveva chiesto i dati finanziari relativi alla ICO (Initial Coin Offering), ma Telegram si è rifiutata di condividerli.

Parliamo comunque di cifre importanti, che gli acquirenti hanno investito proprio con l’intento di liberarli all’interno del mercato pubblico, ma questo non potrà accadere.

Per la Corte, infatti, Gram non ha rispettato i parametri della SEC in materia di security:

“La Corte ritiene che la SEC abbia dimostrato una sostanziale probabilità di successo nel dimostrare che i contratti e le intese in questione, compresa la vendita di 2,9 miliardi di token Gram a 175 acquirenti in cambio di 1,7 miliardi di dollari, sono parte di un più ampio schema di distribuzione di quei Gram in un mercato pubblico secondario, che sarebbe appoggiato dagli sforzi continui di Telegram. Considerando le realtà economiche secondo il test Howey, la Corte ritiene che, nel contesto di tale schema, la rivendita di token Gram nel mercato pubblico secondario sarebbe parte integrante della vendita di security in assenza di una dichiarazione di registrazione obbligatoria“.

Questo vuol dire in pratica che gli acquirenti del token non possono rivenderlo.

Anche se questa ingiunzione preliminare non mette la parola fine alla vicenda, comporta comunque un delineazione dettagliata di come verrà affrontato il processo alla luce di questi nuovi elementi. 

Adesso non resta che aspettare la prossima mossa di Telegram per vedere come reagirà a questa nuova mozione.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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