La giornata si caratterizza da bassi scambi, volumi in discesa sia per Ethereum che per Bitcoin, anche se per gran parte del mese di marzo BTC era stato caratterizzato da volumi sostenuti.
Questa condizione evidenzia come ci sia una particolare attesa anche per quanto riguarda gli investitori.
Anche i volumi su Ethereum sono in discesa. Negli ultimi giorni la media supera i 150 milioni di scambi giornalieri dopo i picchi registrati con i forti ribassi del 12 e 13 marzo.
In quelle due giornate, i volumi sui maggiori exchange per Ethereum erano saliti a circa 2 miliardi di dollari giornalieri, che sono oltretutto i picchi massimi di scambi dell’ultimo anno, da marzo 2019.
È stato così archiviato il terzo trimestre consecutivo in rosso, con il mese di marzo che registra il ribasso più pronunciato dell’ultimo anno e mezzo.
Bitcoin segna infatti -25% ed Ethereum il -40%, quindi marzo è il mese più ribassista dal novembre 2018.
Aprile, che statisticamente registra le performance migliori, apre in sordina con un equilibrio tra segni positivi e negativi, anche se tra le big delle crypto prevalgono segni rossi.
Delle prime 10, solamente Ethereum (ETH) e Ripple (XRP) registrano in queste prime ore della giornata un segno positivo con rialzi poco sopra la parità.
Tra i maggiori rialzi di giornata si fanno nuovamente notare due altcoin dopo la 40° posizione tra le maggiori capitalizzate, seguite dagli esperti del settore: Waves (WAVES) e Icon (ICX), entrambe oggi in salita a doppia cifra, le uniche tra le prime 100, con un guadagno che sfiora per entrambe il 20%.
A distanza segue MakerDao (MKR) con +6%.
Stessa intensità rialzista per Chainlink (LINK), che dopo giorni di sofferenza oggi guadagna il 5% e conquista posizioni in classifica, riportandosi alla 15° posizione. Va ricordato che pochi giorni fa LINK aveva conquistato per la prima volta l’11° posizione tallonando Tezos (XTZ).
Chainlink cerca di rialzare la testa dopo un ribasso che dalla metà di marzo l’ha relegata tra le peggiori altcoin. In 10 giorni i prezzi hanno visto perdere circa il 70% del proprio valore.
Dopo aver segnato i massimi storici assoluti i primi di marzo, è iniziata la tendenza ribassista che ha fatto crollare le quotazioni del 70% relegando LINK tra i peggiori ribassi che hanno caratterizzato il mese.
Con il rialzo di oggi Chainlink cerca di riconquistare i 2,30 dollari. È necessario recuperare i massimi del precedente pullback oltre 2,80 dollari. Solo sopra questo livello Chainlink potrebbe dare un segnale rialzista in un’ottica di breve periodo.
Tezos, nonostante la difficoltà e sali-scendi di questi giorni che non gravano sulla posizione tecnica e di tenuta della 10° in classifica, oggi segna un -0,5%, poco sotto la parità.
Il market cap scende poco sotto la soglia dei 180 miliardi di dollari. La dominance di Bitcoin torna a regredire leggermente perdendo una quota frazionale e scendendo sotto il 65%. Ethereum conquista due punti decimali da ieri e sale all’8,2%. Stabile Ripple al 4,2%.
Summary
Bitcoin (BTC)
La base tecnica vede Bitcoin dare sempre più indicazioni di essere a ridosso e all’inizio del nuovo ciclo di 1-2 settimane. È un’indicazione molto importante, in quanto una discesa sotto i 5.800 dollari aprirebbe de ipotesi tecniche.
La prima è che l’attuale ciclo a 1-2 settimane sarà impostato al ribasso, con una prevalenza di un trend in discesa. Oppure nelle prossime ore potrebbe aprirsi la possibilità che l’attuale ciclo deve ancora concludersi.
In questa fase le oscillazioni sono congestionate e i prezzi di BTC si muovono in un range di 350 dollari, decisamente in contrasto con l’alta volatilità giornaliera su base mensile e trimestrale che rimane ai livelli più alti degli ultimi 6 anni. Questo crollo di volatilità potrebbe essere una pausa prima del prossimo movimento direzionale.
Se i prezzi prendessero la via del rialzo e superarassero i 6.800 dollari, si confermerebbe un nuovo ciclo settimanale, in tendenza con il precedente che sembrerebbe essersi chiuso al rialzo dopo tre cicli bisettimanali ribassisti.
Ethereum (ETH): volumi in ribasso
Ethereum continua a oscillare attorno i 130-135 dollari: è ancora più ristretta la sua volatilità. Tecnicamente nulla da aggiungere a quanto già detto nei giorni scorsi.
È necessario per ETH rompere al più presto i 140-145 dollari, con estensioni a 155 dollari, con il supporto dei volumi in forte contrazione negli ultimi giorni.
In caso contrario, un ritorno sotto i minimi dello scorso weekend, sotto i 123-120 dollari, evidenzierebbe una tendenza di Ethereum che rimane ancora in mano ai ribassisti.