È stata annunciata una grandissima notizia per quanto riguarda la blockchain di EOS: Block.one, azienda dietro allo sviluppo della relativa blockchain, inizierà ad esprimere il proprio voto attivamente nella governance da maggio.
An update on public #blockchain engagement and next steps, including our plans to begin voting in May. Read more about our approach.https://t.co/5eTbAylpD3
— EOSIO (@EOSIO) April 8, 2020
Il comunicato è diviso in 2 parti: nella prima apprendiamo la notizia che block.one ha creato la Public Blockchain Engagement (PBE), una divisione per mettere in contatto la compagnia con le varie community blockchain, tra cui le varie sister chain che sono molto attive.
L’obiettivo è cercare di istituire una specie di EOS Foundation che sarà il punto di riferimento per aggregare tutti coloro che attivamente portano avanti lo sviluppo di questa blockchain.
Nel post viene anche fatto riferimento anche al recente record di oltre 100 milioni di transazioni avvenute in un solo giorno.
La seconda parte del comunicato, invece, riguarda la governance e, dopo una breve spiegazione di come funzioni il sistema dei Block Producers (BP), Block.one spiega di aver deciso di votare in prima linea i BP che riterrà meritevoli del loro operato.
In un sistema DPoS (Delegated Proof of Stake) è infatti possibile votare in base alle loro volontà, cosa che ha rimarcato il CEO, Brendan Blumer, proprio poche ore prima di questo comunicato.
Per fare questo, block.one utilizzerà dei criteri ben definiti che saranno incentrati su coloro che avranno effettivamente dato un contributo notevole: infatti, sono diversi i BP che operano in questo senso, prendiamo ad esempio EOS Nation che di recente ha creato uno strumento per fare delle pool decentralizzate, oppure di EOSRapid con il loro esperimento di video conferenza sulla blockchain di EOS.
Block.one, con il suo account b1, ha ben 90 milioni di EOS in stake che possono spostare l’ago della bilancia nella top 21 dei BP.
Tra il primo BP e il 21smo ci sono appena 5 milioni di voti di scarto e così sarebbe facile far entrare i successivi nella top 21, anche perché il sistema di voto all’interno della blockchain permette di votare per ben 30 candidati.