Il prezzo di Chainlink (LINK) oggi mette a segno un balzo del 20% che riporta le quotazioni di LINK a un passo dai 3,40 dollari, livelli ancora all’interno della candela ribassista del 12 marzo, iniziata con prezzi oltre i 3,85 dollari.
È un rialzo che fa volare le quotazioni che addirittura dai minimi del 16 marzo raddoppiano recuperando oltre il 120%.
Questo consente a Chainlink di riprendere con velocità l’11° posizione che aveva abbandonato qualche settimana fa, 11° posizione conquistata ad inizio marzo quando segnava i suoi massimi storici assoluti andando a pizzicare i 5 dollari. Per Chainlink si prospetta pertanto un recupero non solo del valore ma anche della fiducia.
Chainlink va a tallonare la 10° posizione di Tezos (XTZ) che si difende con un rialzo di giornata tra le migliori tra le big e pari al 6%. Tra le prime 25 sono proprio Tezos e Chainlink a segnare i migliori rialzi di giornata.
Lo stazionamento dei prezzi che da ieri ormai oscillano sui massimi di periodo senza dare particolari indicazioni del breve periodo è una condizione che solitamente anticipa un momento di riflessione.
Bitcoin Cash (BCH) ieri aveva evidenziato il maggior rialzo tra le big, annullando il movimento ribassista di metà marzo e riportandosi ai livelli pre 8 marzo, rivedendo i 280 dollari.
Ora stanno prevalendo ora le prese di beneficio con un arretramento del 3% che non va ad intaccare il trend rialzista.
Trend rialzista che prosegue per sfruttando la scia delle privacy coin che in questo periodo si stanno facendo notare, oggi è la giornata di ZCash (ZEC) che sale di oltre il 5% e va a ridosso dei 40 dollari.
Tra le migliori di giornata sul podio anche Bitcoin Gold (BTG) con una salita di circa il 17%, seguita da Seele (SEELE), che dopo che ieri si è distinta tra i maggiori rialzi, anche oggi prosegue la sua salita con oltre il 15%.
Seele con i rialzi degli ultimi giorni occupa la 76° posizione ed è un token eterogeneo che ha come obiettivo di sviluppare un ecosistema multicatena eterogeneo, potenziando il suo protocollo su un consenso neurale e scalabile.
La capitalizzazione si mantiene ancorata ai 210 miliardi di dollari. La dominance del Bitcoin arretra leggermente sotto il 64% nonostante la buona tenuta da parte dei prezzi. Questo evidenzia come i rialzi degli ultimi giorni stanno particolarmente mostrando una forza relativa da parte delle altcoin.
Ethereum conferma questa indicazione mantenendosi oltre il 9%, una soglia riconquistata esattamente due giorni fa e che aveva abbandonato alla metà di marzo. Invariato XRP con una quota di mercato al 4,2%.
Prezzo Bitcoin (BTC)
Bitcoin ferma il suo rialzo da oltre 48 ore con prezzi che rimangono agganciati ai massimi di periodo e spunti che in queste ore provano a consolidarsi attorno quota 7.400 dollari, che è un livello che aveva già caratterizzato i movimenti di Bitcoin lo scorso inizio inverno, tra la fine di novembre e gli inizi di gennaio.
Pertanto i livelli attuali sono tecnicamente livelli molto importanti.
È necessaria una tenuta dei precedenti massimi relativi ora diventata area di supporto e precisamente area 7.000-7.050 dollari. In caso di una tenuta nelle prossime ore e giorni sarebbe un ottimo segnale per il proseguimento del trend rialzista.
Tecnicamente e ciclicamente i prezzi dovrebbero trovarsi sui massimi di periodo.
È necessario in questa dinamica osservare più la tenuta dei supporti anziché il prossimo livello di resistenza individuato in area 7.800 dollari. Solo il superamento dei 7.800-7.900 dollari inizierebbe a lasciarsi alle spalle il ribasso di marzo mettendo a segno un recupero che continuerebbe a riportare ed aumentare la fiducia.
Prezzi Ethereum (ETH)
Ethereum, dopo il balzo che ad inizio settimana ha visto la rottura della resistenza dei 150-155 dollari, sta rallentando ma, come Bitcoin, continua ad oscillare sui massimi di periodo, intorno ai 170-175 dollari.
Per ETH è necessario confermare la tenuta della rottura dell’ex resistenza dei 155 dollari nei prossimi giorni per impostare un rialzo che proietterebbe i prezzi sopra la trendline ribassista che unisce i massimi decrescenti dello scorso metà febbraio.
La rottura della trendline che passa tra i 185 e 190 dollari nelle prossime ore e giorni darebbe un deciso segnale rialzista e avrebbe come target i livelli di inizio marzo scorso.