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Bitcoin Loophole è uno scam?

C’è un presunto bot di trading automatico di bitcoin, chiamato Bitcoin Loophole, che promette rendimenti fantascientifici. 

A seconda di chi lo propone, promette rendimenti del del 77% in 7 giorni o addirittura dell’88%. 

Per prima cosa va detto che questi rendimenti sono evidentemente fasulli, perché è assolutamente impossibile garantire ritorni così elevati, anche facendo trading con le criptovalute. 

Anzi, a dire il vero anche chi promette l’1% al giorno, o simile, in realtà mente, perché questi sono rendimenti non realisticamente ottenibili, se non per brevi periodi e con tanta fortuna. 

In altre parole, chiunque assicuri rendimenti del genere sta mentendo. 

Pertanto è certo che Bitcoin Loophole sia fondamentalmente un proposta menzognera, visto che promette qualcosa che sicuramente non sarà in grado di rispettare. 

Ma in realtà c’è dell’altro. 

Infatti, proposte come questa non mentono soltanto sui rendimenti. In genere, quando qualcuno propone investimenti mentendo, spesso mente su tutto e non solo sulla percentuale del ritorno dell’investimento. 

Per essere più precisi, in questi casi non si tratta di un investimento, ma solamente di parole che servono solo a convincere gli ingenui a regalare denaro a chi le propone. 

Pertanto non solo quei rendimenti sono fasulli, ma è addirittura probabile che lo stesso bot di trading automatico di bitcoin nemmeno esista. 

Tuttavia, queste promesse fasulle a volte vengono confezionate molto bene, addirittura con dei veri e propri siti web che mostrano dei numeri che aumentano. Purtroppo una persona non sufficientemente esperta potrebbe credere che quei numeri siano reali e quindi farsi convincere ad inviare denaro alla piattaforma. 

L’inganno si svela poi nel momento in cui si tenta di prelevare del denaro dalla piattaforma. Infatti quel denaro che l’utente crede di aver guadagnato, in realtà non esiste, perché quelli che vede sono solo numeri scritti ad arte dagli autori del sito per raggirare l’utente. 

Infatti, su queste piattaforme quando si prova a prelevare cifre significative di denaro, ad esempio pari all’importo inizialmente pagato, il prelievo non va a buon fine.

I gestori della piattaforma, spesso anonimi o residenti in paesi esteri, accampano varie scuse per tentare di giustificare l’insuccesso, ma alla fine l’unico risultato che si ottiene è quello di aver regalato loro dei soldi, senza la minima possibilità di rivederli indietro. 

Questa tecnica non riguarda solo Bitcoin Loophole, ma anche molti altri presunti bot di trading automatico di criptovalute, ma questi inganni sono sempre molto semplici da svelare, perché promettono rendimenti stratosferici. 

Per poter proporre investimenti che promettono guadagni ad utenti retail, i promotori devono prima ottenere l’autorizzazione delle autorità di vigilanza finanziarie del paese e visto che proposte come Bitcoin Loophole non dispongono di queste autorizzazioni, vanno a considerate a tutti gli effetti come offerte illecite.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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