HomeCriptovaluteI fondi rubati a Cryptopia spostati di nuovo

I fondi rubati a Cryptopia spostati di nuovo

Come riportato da Whale Alert, i fondi rubati da Cryptopia sono stati mossi. Secondo quanto rilevato sarebbero stati spostati oltre 5700 Ethereum (ETH) per un valore di oltre 1 milione di dollari.

Circa una decina di transazioni di diverso importo, tra i 450 e i 2100 ETH, sono partite questa mattina, spostando i vari fondi in diversi ulteriori indirizzi proprio per cercare di far perdere le tracce o comunque evitare che possano essere rintracciati nuovamente. 

Infatti lo scopo principale di muovere i fondi è cercare di trasferirli in nuovi indirizzi, non segnati, in modo rapido, sfruttando qualche falla degli exchange così da poterli liquidare in questa maniera. 

Ricordiamo che a Cryptopia furono sottratti circa 30mila ETH e parte dei fondi sono stati reperiti in diversi account e piattaforme, alcuni sono stati congelati e quindi restituiti al proprietario. 

Nel frattempo una pronuncia giudiziaria ha stabilito che quei fondi appartengono ai proprietari di coloro che avevano un wallet aperto presso Cryptopia, con la conseguenza che gli stessi non potranno essere usati dal liquidatore per pagare eventuali pendenze, ma dovranno essere restituiti agli utenti dell’exchange. 

Anche se avvengono furti ed attacchi in questo settore, grazie alla blockchain è possibile tracciare ogni movimento, ed in base a quanto si è tempestivi, è possibile comunicare gli indirizzi alle varie piattaforme così queste ultime, non appena rintracciano fondi provenienti da quegli indirizzi segnalati, provvedono a congelarli e bloccarli immediatamente. Tuttavia di solito il criminale autore del furto invia pochi fondi alla volta per testare se l’indirizzo è già nella blacklist, e se così non dovesse essere allora continua a riciclare questi fondi. 

Solo in pochi casi si è riusciti a recuperare tutti i fondi grazie ad accordi presi con i criminali che hanno perpetrato l’attacco, è il caso della vicenda che ha coinvolto dForce che è riuscita a recuperare ben 25 milioni di dollari.

 Concludiamo ricordando sempre di non lasciare mai i propri fondi in exchange o piattaforme centralizzate e controllare se eventuali protocolli hanno passato le certificazioni, audit, dei propri smart contract, come fa il servizio offerto da Quantstamp.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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