Nelle notizie di trading di oggi impossibile non notare Theta.
Scorrendo la lista fino alla 27° posizione, troviamo infatti proprio Theta (THETA) che, con un ulteriore balzo in alto del 17%, scala la classifica e conquista il picco più alto sia come capitalizzazione che come prezzo, con una salita che si spinge oltre i 46 centesimi di dollari.
Si tratta del record assoluto di questo token balzato agli onori della cronaca di questi giorni proprio per la partnership chiusa con Samsung.
Theta, tra le prime 100 per market cap, è il migliore rialzo di giornata, tallonata da Zilliqa (ZIL), +16%, ed Enjin Coin (ENJ), +15%.
Enjin Coin, pur non registrando novità al riguardo, beneficia dell’accordo di Theta.
Bisogna ricordare che lo scorso anno anche Enjin Coin aveva raggiunto un accordo con Samsung per pre installare l’applicazione sul sistema operativo degli smartphone della casa sud coreana.
La giornata di oggi vede tra i rialzi il balzo in alto di Eidoo (EDO) che mette a segno sulle 24 ore un +25%, posizionandosi tra le migliori delle prime 150 capitalizzate.
Probabilmente il motivo risiede nel recente annuncio relativo al lancio delle carte di debito emesse da Visa.
Dai minimi di fine 2017, Eidoo registra oggi un rialzo che sfiora il 1000%.
È anche tra i primi 3 migliori guadagni degli ultimi due mesi, seguita da Theta che si ferma a +840%, prendendo a riferimento i minimi di marzo e i massimi di questi giorni.
A distanza di una settimana dall’ultimo tentativo fallito di balzare sopra i 10.000 dollari, Bitcoin vede negli ultimi 6 giorni una timida debolezza dovuta alle prese di beneficio ed aggiustamenti della rete.
Due settimane dopo lo storico halving, Bitcoin cerca degli equilibri anche a livello fondamentale con i miners che si trovano a fare i conti anche con i ricavi. La rete di Bitcoin nelle ultime ore sembra stabilizzarsi con blocchi che tornano ad essere nella maggioranza della media dei 10 minuti, media che nelle ultime due settimane spesso ha visto raddoppiare la durata per l’estrazione di un blocco dovuto alla difficoltà che è rimasta elevata nonostante l’hashrate sia diminuito con un arretramento in termini percentuali che è il più profondo della storia di Bitcoin degli ultimi anni.

Tornano a prevalere i segni rialzisti con oltre l’80% delle criptovalute in territorio verde. Tra le big è proprio Bitcoin (BTC) insieme a Cardano (ADA), che ha riconquistato l’11° posizione nelle ultime ore, a salire entrambe dell’1%.
Il market cap torna a salire riportandosi a 250 miliardi di dollari guadagnando una manciata di miliardi dai livelli di ieri. La dominance di Bitcoin rimane al 65,5%. Ethereum oscilla come valore intorno alla parità e la dominance al 9%. XRP è al 3,4% di quota di mercato
Per il terzo giorno consecutivo XRP è in quarta posizione dopo il superamento di Tether che detiene ora la terza posizione per capitalizzazione.

Trading Bitcoin (BTC)
Con il movimento ribassista delle ultime 48 ore, Bitcoin va a testare la neckline inferiore del canale rialzista che accompagna il trend positivo al rialzo dalla metà di marzo. Da questo supporto dinamico i prezzi hanno trovato nuovi acquisti che hanno fatto rimbalzare il valore dei 8.600 agli attuali 8.960 dollari.
È necessario per mantenere questo trend confermare i prezzi sopra area 8.800 dollari.
In caso contrario il primo livello di supporto è area 8.500 e 8.100 che corrispondono con i due minimi statici toccati nelle 48 ore prima dell’halving.
Un segnale positivo arriverebbe con prezzi che si riportano sopra area 9.300 dollari.

Ethereum (ETH)
Dopo la rottura del canale rialzista avvenuta il 21 maggio, i prezzi di Ethereum stanno oscillando poco sopra e poco sotto area 200 dollari, che dopo essere stata nei giorni scorsi area psicologica, diventa anche supporto tecnico di questo livello.
Per ETH è necessario riportarsi al più presto sopra la trendline ribassista che unisce i massimi decrescenti dallo scorso metà febbraio e che passa in area 206-210 dollari. Una rottura confermata sopra questi livelli di resistenza dinamica potrebbe attirare nuovi acquisti e la possibilità di spingersi sopra i 215 dollari, soglia che per ben 5 volte ha respinto ogni attacco dei Tori.
Per Ethereum un segnale negativo arriverebbe, in ottica di medio periodo, con un affondo sotto i 175 dollari, minimi della prima decade di maggio.