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OKCoin lancia il suo oracolo

Ieri l’exchange OKCoin ha annunciato il lancio del suo oracolo realizzato col fine di supportare la finanza decentralizzata (DeFi) ed avere uno strumento affidabile e una fonte attendibile.

Nello specifico stiamo parlando di API endpoint che possono essere richiamate da chiunque, e quindi non soltanto dagli utenti dell’exchange.

Le chiavi private saranno custodite dall’infrastruttura dell’exchange così da essere sicuri che non ci siano interferenze o manipolazioni per il feed dei prezzi.

Infatti, uno dei problemi degli oracoli è proprio quello dell’affidabilità, visto che chiunque può crearne uno o prendere dei parametri di riferimento e spacciarli per affidabili.

Pochi sono invece gli strumenti affidabili e verificati, come ha sottolineato il CEO di OKCoin, Hong Fang:

“Un accurato sistema di prezzi on-chain promuove la legittimità dell’ecosistema DeFi, garantendo che gli utenti finali ricevano informazioni verificate e certificate da OKCoin. In qualità di exchange di criptovalute regolamentato, il nostro obiettivo è quello di instaurare un rapporto di fiducia all’interno dell’economia crypto. Fornire un feed di prezzi affidabile è parte di tale missione”.

Cosa sono gli oracoli?

Gli oracoli sono uno strumento fondamentale per la finanza decentralizzata (DeFi) perché permettono di tracciare in tempo reale, per esempio, i prezzi degli asset e quindi controllare se chiudere e liquidare le varie posizioni di debito dei vari vault o meno, in quanto se il prezzo di un determinato asset scende troppo allora uno smart contract potrebbe avviare la fase di liquidazione e chiudere una posizione.

Non dimentichiamo che avere degli oracoli efficienti e veloci permette di evitare anche la situazione che si è verificata durante il crypto crash di marzo, partita con la repentina caduta del prezzo di Ethereum (ETH) e che è stata amplificata dagli oracoli che non hanno saputo rispondere in tempo all’evento aggiornando i prezzi.

Interessante notare che questo oracolo supporta i prezzi on chain per il protocollo Compound, anche perché la stessa azienda ha sviluppato un SDK che permette di avere  prezzi certi e verificati.

Anche se per il momento non sono state rilasciate queste nuove API, possiamo già avere un dettaglio dei parametri:

  • Dati sui prezzi off-chain dove le fonti, chiamate Reporter, firmano i dati sui prezzi con una chiave privata. I Reporter possono essere chiunque e rendono disponibili al pubblico i dati firmati.
  • La pubblicazione dei dati relativi ai prezzi su Ethereum può essere effettuata da chiunque disponga di gas e di una connessione web3.
  • La custodia on-chain è garantita da un Data Contract su Ethereum. I dati dei prezzi con data e ora sono decodificati dai dati firmati e memorizzati con la chiave pubblica del Reporter, mentre il Data Contract contiene le informazioni più recenti sui prezzi del Reporter.
  • La visualizzazione dei prezzi è resa possibile dal View Contract, che legge, analizza, aggrega e trasforma i dati dai feed dei prezzi riportati. Questi feed dei prezzi sono selezionati dall’applicazione on-chain o dall’utente che ha richiesto i dati dei prezzi.

Infine ricordiamo che anche Coinbase non molto tempo fa ha lanciato il suo oracolo ufficiale aperto a tutti grazie all’utilizzo delle sue API, quindi vediamo che le varie aziende si dirigono sempre di più verso la DeFi.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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