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Ethereum Classic arriva al quarto anniversario

Domani Ethereum Classic arriva al suo quarto anniversario.

Sono passati infatti quattro anni dal fork con Ethereum che portò, dopo il bug di DAO alla divisione tra le due blockchain.

Considerando che non tutti sono approdati in questo settore dagli albori, è doveroso fare un riepilogo della storia per poi arrivare agli eventi che hanno portato alla nascita di questa blockchain.

Nel 2015 il mondo della blockchain fu sconvolto da Vitalik Buterin che creò la blockchain di Ethereum, come la prima blockchain che permettesse di creare smart contract turing-complete.

Sulla blockchain di Ethereum gli sviluppi andarono avanti senza sosta e nell’aprile del 2016, precisamente il 5 aprile, l’azienda Slock.it fondata da Stephan Tual, lanciò quello che sarebbe passato alla storia come The DAO. 

Lo smart contract del progetto fu revisionato ed auditato da Deja Vu Security (ormai defunta) e rilevava solo piccoli problemi minori ma risolvibili.

A quel punto, alla fine dello stesso mese,  partì la raccolta fondi e tutti coloro che interagivano con lo smart contract, ricevevano token DAO. 

Per garantire l’integrità del sistema, The DAO propose di utilizzare 1,5 milioni di dollari in ETH derivanti dal fondo stesso.

In un solo mese The DAO raccolse ben 150 milioni di dollari ed il 16% di tutta la supply dell’epoca, ma proprio il giorno della chiusura della raccolta fondi Vlad Zamfir fece notare come ci fossero dei bug.

Agli inizi di giugno, dopo quasi 2 settimane, Peter Vessenes rivelò l’esistenza di una criticità che si riscontrava in diversi smart contract realizzati con Solidity, e tramite essa si potevano prosciugare i fondi.

Questo rischio fu preso sotto gamba e lo stesso Stephan Tual minimizzò il problema dichiarando che i fondi erano al sicuro.

Ma il 17 giugno gli ETH iniziarono ad essere prelevati e Griff Green annunciò che The Dao era stata colpita da un attacco, facendo precipitare il prezzo di ETH di quasi la metà. 

Così partì subito il conto alla rovescia per poter trovare una soluzione ed implementare un soft fork. Intanto, un gruppo di “cappelli bianchi” aveva messo al sicuro il 70% dei fondi di The Dao, ma ancora il 30% era in mano ai criminali.

Per la fretta venne rilasciato un soft fork ma che conteneva un altro problema di vulnerabilità di tipo DoS (Denial of Service) e quindi si decise di non utilizzarlo.

Alla fine si discusse l’ultima opzione disponibile: forkare la rete e così nacque Ethereum Classic.

A poche ore dal dall’evento, l’Ethereum Foundation utilizzò un controverso sistema per determinare l’attivazione del fork e così il 20 luglio 2016, al blocco 1920000 si fece il bailout di DAO, salvandolo e recuperando tutti i fondi che erano stati rubati.

Quando avviene un fork di questo tipo, la catena iniziale tende a morire nel giro delle ore e giorni successive ma, sorprendendo tutti, questa catena era ancora supportata dai miner e, come se non bastasse, questi nuovi token, rinominati in Ethereum Classic (ETC), furono inseriti in diversi order book.

Dei massimalisti di Ethereum in quelle settimane attaccarono pubblicamente questa nuova blockchain e si misero anche d’accordo nel creare una mining pool, 51Pool.org, per distruggerla tramite un attacco del 51%. Il tentativo fallì.

Nel corso del tempo le cose migliorarono per Ethereum Classic fino a quando però, l’anno scorso, subì un secondo attacco del 51% andato purtroppo a buon fine, ma questo non ha impedito alla blockchain di proseguire e rafforzarsi e solo il mese scorso è stato effettuato il terzo fork della rete per aggiornarlo e mettersi in linea con quella di Ethereum.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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