Stanno circolando alcune voci secondo le quali BMW starebbe per utilizzare Enjin Token in Corea.
La fonte di questa indiscrezione è il blog coreano di naver.com, che condivide anche alcuni screenshot della nuova app.
Infatti si tratterebbe proprio della nuova app BMW Vantage per la fidelizzazione dei clienti in Corea del Sud.
All’interno di questa nuova app i possessori di BMW Coin sarebbero in grado di scambiarli con i token ENJ.
Grazie a questa notizia, non ancora confermata ufficialmente dalla casa tedesca, il prezzo di ENJ oggi è schizzato in mezz’ora da meno di 0,16$ a quasi 0,17$, ovvero con un incremento di quasi il 7%.
D’altronde la BMW aveva già mostrato interesse nei riguardi della tecnologia blockchain con la sua iniziativa PartChain ancora però in fase di studio o sviluppo.
L’app BMW Vantage consente agli utenti di guadagnare BMW Coin in vari modi, per poi convertirli in ENJ in modo da poterli monetizzare.
Il token BMW
BMW Coin non è nè una criptovaluta, nè un token di criptovaluta, ma solo un token interno all’app.
Sul blog di naver.com addirittura si ipotizza che gli utenti di BMW Vantage in futuro potrebbero pagare tutto ciò che riguarda la propria auto utilizzando l’applicazione, inclusi i distributori di benzina, le autostrade ed i parcheggi.
In altre parole BMW Coin potrebbe sostituire i punti fedeltà, e grazie alla conversione in ENJ potrebbero anche essere monetizzati.
Tra l’altro, tutti i concessionari ed i dipendenti BMW pare abbiano ricevuto un’e-mail con l’invito a scaricare l’applicazione, visto che dopo lo sbarco sul mercato coreano sarà disponibile a tutti, indipendentemente dal fatto di possedere una BMW.
Enjin non è nuova a collaborazioni di questo livello, visto che ad esempio a dicembre dell’anno scorso annunciò una partnership con Microsoft, mentre qualche mese prima aveva annunciato una partnership con Samsung.
Il token ENJ, basato sulla blockchain di Ethereum, esordì sui mercati crypto addirittura a novembre 2017, ad un prezzo di 0,02$, per poi schizzare a 0,46$ in piena bolla speculativa, a gennaio 2018. Dopo lo scoppio di quella bolla tornò a circa 0,02$ agli inizi del 2019, per poi oscillare nel corso dei mesi seguenti tra 0,06$ e 0,20$.