HomeCriptovaluteMiningEbang: crollo delle vendite per i miner di Bitcoin

Ebang: crollo delle vendite per i miner di Bitcoin

Il produttore cinese di miner per Bitcoin Ebang annuncia perdite per quasi 7 milioni di dollari nel primo semestre del 2020. 

Infatti le misure prese per contenere la pandemia di coronavirus hanno influito pesantemente sulla capacità produttiva dell’azienda quest’anno, causando addirittura una riduzione di terahash al secondo (TH/s) di hashpower venduti dell’86% rispetto allo stesso periodo del 2019. 

Questo ha portato Ebang International Holdings Inc. a chiudere i primi sei mesi dell’anno con una perdita netta di 6,96 milioni di dollari, con i ricavi crollati del 51%, passati dai precedenti 22,35 milioni a 11,04 milioni di dollari, a fronte invece di riduzioni molto minori delle spese operative.

Ebang, il miner di Bitcoin non perde in borsa

Nonostante ciò però il prezzo del titolo EBON quotato al Nasdaq nel corso dell’anno è salito parecchio, passando dai circa 4,5$ iniziali agli attuali 9,8$. 

Evidentemente gli investitori credono che i problemi del primo semestre dell’anno possano essere risolti grazie all’allentamento delle misure di contenimento della pandemia. 

Va detto tuttavia che ieri il prezzo delle azioni di Ebang era salito fino a toccare un picco massimo di 11,18$, per poi scendere fino a 9,73$ dopo la diffusione della notizia sulle perdite. 

Per il semestre, l’Ebang quotato al Nasdaq ha venduto un totale di 0,25 milioni di terahash al secondo (TH / s) di hashpower Bitcoin. La cifra rappresenta un calo anno su anno dell’86% rispetto a 1,82 milioni di TH / s venduti nello stesso periodo del 2019.

Secondo il presidente ed amministratore delegato di Ebang, Dong Hu, le perdite sono dovute sia alla recessione economica globale indotta da Covid-19, sia dall’halving di Bitcoin dell’11 maggio, sia dalle misure di contenimento del virus come le restrizioni sui viaggi, le quarantene obbligatorie e la sospensione delle attività aziendali. Queste hanno causato gravi interruzioni alle operazioni aziendali, influenzando negativamente la produzione, i risultati delle operazioni e le condizioni finanziarie. 

Hu dice: 

“I nostri fornitori di chip hanno ridotto la loro capacità di produzione a causa dell’impatto del covid-19, con conseguente carenza di materie prime durante i primi sei mesi del 2020”. 

Anche altri produttori di miner per Bitcoin dichiarano perdite simili a causa del crollo della domanda, nonostante l’hashrate della rete Bitcoin sia sui massimi di sempre. 

A dire il vero però dopo il picco raggiunto il giorno dell’halving, ed il seguente calo, l’hashrate sembrava essersi più o meno stabilizzato, ma a partire da settembre è di nuovo tornato a crescere facendo segnare nuovi record storici. Questo potrebbe significare un aumento della domanda dei miner nel secondo semestre dell’anno.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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