Ieri il fondatore di Tesla e SpaceX, Elon Musk, ha pubblicato una serie di tweet sul suo profilo Twitter ufficiale dedicati a Bitcoin ed a Doge.
Innanzitutto, come già fatto anche in passato, nella sua bio ha scritto di essere l’ex CEO di Doge.
Questo è evidentemente uno scherzo, dovuto al fatto che è sempre stato colpito molto dal successo di questa criptovaluta nata per l’appunto per scherzo.
Inoltre in un tweet ha scritto:
“Una parola: Doge”.
Ma i tweet più interessanti, curiosi ed ambigui, sono quelli che ha dedicato a Bitcoin, con alcuni riferimenti più o meno espliciti a pratiche sessuali.
Quello più clamoroso è un meme costruito sulla base di un’illustrazione del celebre Milo Manara.
In questo meme Musk sembra affermare che in questi giorni non riesce ad avere una normale vita produttiva a causa delle distrazioni dovute a Bitcoin.
In un altro invece dice:
“Bitcoin è la mia parola di sicurezza”.
È probabile che anche questa sia un’allusione sessuale, visto che “safeword” è un termine utilizzato per l’appunto in alcune pratiche sessuali.
Tuttavia questo stesso tweet lo ha commentato con una risposta che rivela la natura giocosa di questa iniziativa:
“Sto scherzando: chi ha bisogno di una parola di sicurezza?!”.
Ha poi aggiunto un paio di altri tweet che rivelano chiaramente il suo intento scherzoso.
Vista la natura estremamente particolare di questi tweet, in un primo momento si era addirittura pensato che il suo profilo fosse stato hackerato. Ma, a 24 ore di distanza, nulla fa credere che non sia stato lui stesso a scrivere quei tweet, visto che non sono ancora stati rimossi, e che Musk non ha smentito di averli scritti lui.
Questi tweet hanno avuto un ampio risalto all’interno della community crypto, tanto che ad esempio sia CZ di Binance, sia Roger Ver di Bitcoin.com, si sono espressi a riguardo.
Elon Musk, la proposta di convertire il bilancio di Tesla in Bitcoin
Ma la discussione più interessante è quella nata tra Elon Musk stesso ed il CEO di MicroStrategy, Michael Saylor, in risposta al tweet con il meme.
Infatti Saylor ha proposto di convertire il bilancio di Tesla in bitcoin, e Musk ha risposto chiedendo se transazioni così grandi fossero possibili. Saylor ha risposto di sì, e questo scambio di tweet ha generato a sua volta un’ampia reazione nella community crypto.
Ad esempio Anthony Pompliano ha scritto:
“Internet si romperà se Elon Musk convertirà uno qualsiasi dei bilanci di Tesla in Bitcoin”.
Tuttavia lo stesso Pompliano ha poi rivelato che ritiene questa ipotesi probabile solamente al 5%.
Il fatto è che, nonostante il tono evidentemente giocoso, sembra che sotto la superficie Elon Musk covi un vero e proprio interesse per Bitcoin e le criptovalute.
Ovvero non sembra si tratti solamente di una questione di meme e di scherzi, ma che invece Musk si stia realmente interessando a questi nuovi asset finanziari.
Basti pensare che a gennaio dichiarò che riteneva Bitcoin un progetto decisamente ingegnoso, e che in precedenza aveva dichiarato di non ritenerlo la sua parola di sicurezza.
Il 2020 ha visto un cambio pressoché totale del modo con cui i grandi investitori istituzionali considerano Bitcoin, e Musk potrebbe non fare eccezione. Di sicuro è stato proprio l’atteggiamento di MicroStrategy e di Michael Saylor ad aver segnato la svolta definitiva, visto che, come egli stesso ha confermato nel tweet di cui sopra, nei mesi scorsi ha acquistato oltre 1,3 miliardi di dollari in bitcoin.