Questa settimana che si sta per concludere è stata sicuramente caratterizzata da una bassa volatilità per i mercati azionari, ma non per Bitcoin.
Ad evidenziarlo è eToro in una sua recente analisi.
Si legge infatti sul blog della nota piattaforma di trading:
“Gli indici hanno consolidato i guadagni della scorsa settimana ma i range di prezzo si sono contratti considerevolmente”.
Febbraio è spesso il mese più debole per la maggior parte degli indici azionari, ma finora sta registrando dati positivi ma comunque stabili. Infatti, ieri 11 febbraio, le borse dei vari paesi europei non hanno subito grossi movimenti.
Solo Credit Agricole ha visto rialzi importanti, salendo quasi del 5% grazie alla pubblicazione di un report sui risultati positivi del suo quarto trimestre.
La volatilità di Bitcoin
Per quanto riguarda Bitcoin, invece, la volatilità del prezzo rimane alta.
Durante questi primi 12 giorni di febbraio, infatti, il prezzo è salito di circa il 25%, segnando un nuovo all time high e quasi arrivando a 49mila dollari poche ore fa.
La volatilità, infatti, può essere sia a rialzo che a ribasso e ricordiamo che solo in questi ultimi 7 giorni, BTC era arrivato anche a toccare un prezzo di 37mila dollari, una differenza di quindi oltre 10mila dollari in una settimana.
Come approfondirà Federico Izzi oggi pomeriggio sulla newsletter DeFi Today creata in collaborazione con la nostra rivista, la volatilità giornaliera su base mensile è del 5,5% e, tolto marzo 2020, si tratta dei valori più alti dall’agosto del 2019. In particolare, questa settimana ha avuto in percentuale la volatilità tra le prime tre più alte addirittura dal 2016.
Mastercard nel frattempo è salita del 2,59% dopo aver annunciato di voler supportare i pagamenti in criptovalute, così come anche Bank of New York Mellon. Ed è stata proprio questa serie di notizie, insieme a Tesla che ha acquistato Bitcoin per 1,5 miliardi di dollari, che eToro sostiene abbia spinto al rialzo il prezzo di BTC.