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Il calo di Bitcoin si abbatte sul Nasdaq

Il debutto dell’azienda di mining di Bitcoin Bitfarm sul Nasdaq non è stato dei migliori. Infatti anche Bitfarm è stata travolta dal calo di prezzo del Bitcoin.

Risultato finale: a qualche giorno dal suo debutto in borsa, le azioni di Bitfarm sono crollate da 4,05 dollari fino al minimo di 3,90 dollari per poi chiudere la giornata a 3,96 dollari. Tutto questo accadeva mentre anche Bitcoin passava da 35.000 a 31.000 dollari.

Bitfarm è solo l’ultima azienda legata a Bitcoin a debuttare in borsa. Sono già quotate nello stesso settore operativo Marathon Patent Group e Riot Blockchain. 

Ieri anche le azioni MARA hanno vissuto una giornata sulle montagne russe, tra alti e bassi, riuscendo però a restare sopra i 27 dollari. Al contrario la giornata di oggi si prospetta negativa con una perdita del 3%. RIOT al contrario è riuscita a chiudere la giornata turbolenta di ieri a 32,18 dollari.

Anche Coinbase, cioè il primo exchange ad essere quotato in borsa, ieri ha subito perdite di circa il 5%, passando da 229 a 223 dollari.

Bitcoin in calo, le conseguenze sul Nasdaq

In questi giorni bitcoin è in forte difficoltà. Ad incidere su questo andamento con ogni probabilità l’atteggiamento della Cina, sempre più ostile alle attività di mining e anche al trading di bitcoin in generale. 

Questo ha portato BTC dai 40.000 dollari toccati la scorsa settimana ai 31.500 attuali, una perdita settimanale del 20%.

Inevitabilmente le aziende legate a bitcoin come Bitfarm o Coinbase, quotate in borsa, ne hanno risentito. Anche il prezzo delle loro azioni infatti è sceso.

Bitfarm a quanto pare ha scelto i giorni peggiori per debuttare in borsa, in concomitanza proprio con un calo generale del mercato.

Tuttavia l’ostilità della Cina al mining potrebbe fare bene proprio a Bitfarm e alle aziende nordamericane di mining di BItcoin. La Cina infatti è accusata di produrre bitcoin sfruttando energie poco pulite. 

Al contrario il nord America è sempre più impegnato nel mining punito, a questo servirà anche il Bitcoin Mining Council. Quindi forse l’ostilità della Cina alle attività di produzione di Bitcoin potrebbe fare bene al settore in generale che potrebbe andare verso un mining sostenibile.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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