HomeCriptovaluteStable CoinTether: “Abbiamo fatto crescere l’ecosistema crypto”. La replica al Financial Times

Tether: “Abbiamo fatto crescere l’ecosistema crypto”. La replica al Financial Times

Il Financial Times ha dedicato un lungo articolo a Tether, Bitfinex ed in particolare a Giancarlo Devasini, CFO di Tether e Bitfinex, senza termini lusinghieri.

Al contrario il quotidiano economico ha voluto sottolineare il passato di Giancarlo Devasini, rilevando che nulla ha a che fare con le criptovalute. Lo si evidenza dal titolo che recita: Tether, l’ex chirurgo plastico dietro la criptovaluta di riserve.

Tether ha voluto replicare, difendendo i suoi vertici.

Nell’articolo infatti si ripercorrono le origini di Devasini, ex chirurgo estetico, italiano, classe 1964. Dopo alterne fortune come imprenditore, Devasini approda alle criptovalute e a Bitfinex nel 2012. Il giornale elenca tutta una serie di vicende vecchie anche di 20 anni come se queste avrebbero dovuto precludere la successiva carriera in Bitfinex.

Ma vale la pena sottolineare almeno due aspetti:

  • fa parte dei rischi del mestiere dell’imprenditore alternare momenti di successo a fasi di crisi;
  • l’arrivo nel mondo crypto nel 2012 non deve stupire, prima le criptovalute semplicemente non esistevano.

La replica di Tether al Financial Times

Nella sua replica, Tether ha voluto difendere a spada tratta non solo Tether e Bitfinex e il CFO, ma anche quanto fatto in questi anni. Bitfinex nasce nel 2012, mentre Tether viene lanciata nel 2014.

Dopo anni di distanza, Tether è la stablecoin con il più alto market cap, mentre Bitfinex è uno degli exchange più apprezzati nello spazio crypto.

Alle contestazioni, la nota di Tether risponde così:

‘”Sfortunatamente, vediamo ora la necessità di correggere il record derivante dall’articolo del Financial Times di oggi. L’articolo non era altro che una presentazione selettiva di informazioni vecchie di decenni, tra cui controversie commerciali minori e risolte da tempo, risalenti a 25 anni fa, riconfezionate come “notizie” – e nessuna di queste ha nulla a che fare con Bitfinex o Tether o i contributi che queste aziende hanno dato al più grande e importante salto nella trasformazione finanziaria degli ultimi secoli. L’articolo inoltre travisa, o fraintende, i risultati dell’accordo di accordo con l’ufficio del procuratore generale di New York.”

Tether comunque si dice delusa rispetto all’articolo se confrontato con quanto Giancarlo Devasini ha fatto per Tether, Bitfinex e l’industria crypto, ma non si dice sorpresa data la posizione del FT sulle criptovalute.

Dopo aver fornito una spiegazione punto per punto sulle vicissitudini imprenditoriali di Giancarlo Devastini contestate dal Financial Times, si legge che Giancarlo Devasini è orgoglioso del suo percorso: 

“[Giancarlo Devasini] È giustamente orgoglioso dei contributi che Tether e Bitfinex hanno dato alla crescita dell’ecosistema delle criptovalute e delle opportunità e possibilità economiche che hanno creato, non solo per i clienti e il personale di Bitfinex e Tether e le loro famiglie, ma anche per altri partecipanti al mercato in tutto il mondo.

Giancarlo è anche orgoglioso della reputazione che ha contribuito a costruire come leader del settore nel sostenere le forze dell’ordine internazionali, i regolatori e i responsabili politici. I funzionari governativi di tutto il mondo hanno elogiato Tether e Bitfinex come leader per la collaborazione e l’educazione dei funzionari governativi e hanno incoraggiato altre società di criptovalute a fare lo stesso. Questa meritata reputazione è un riflesso diretto dell’impegno di Giancarlo per aiutare a proteggere la sicurezza dell’ecosistema delle criptovalute e del pubblico.”

Nonostante l’amarezza che traspare dalla nota, c’è anche spazio per l’ironia, e per dare ragione al Financial Times sulle doti culinarie di Devasini.

Su un altro aspetto Tether riconosce che il FT ha ragione: l’importanza rivestita da Tether e Bitfinex nel settore e il contributo che hanno dato alla sua rapida crescita.

E aggiungono:

“Il mercato ha parlato forte e chiaro: decine di milioni di persone usano bitcoin, Tether e altri asset digitali ogni singolo giorno. Tether è la stablecoin dominante nel mondo e Bitfinex lo scambio più affidabile. E Bitfinex e Tether non sono soli. Molti individui, aziende e istituzioni si stanno unendo alla lotta per un accesso più trasparente, accessibile e democratico alla finanza. Insieme, avremo tutti successo”.

Le preoccupazioni legate alle stablecoin e alle crypto

L’articolo non trascura neppure le vicende legali di Tether, culminate con la pubblicazione delle riserve che sostengono la prima stablecoin del mercato.

Il lungo testo pubblicato da una fonte tanto autorevole è  indicativo della preoccupazione di una parte dell’establishment per la crescita del settore delle criptovalute e delle stablecoin in particolare. Una crescita che sta spingendo le banche centrali a fare ricorso alle valute digitali del tipo CBDC. Ma alla fine, sarà il mercato a decidere. E il mercato fino a questo momento ha premiato sia Tether che Bitfinex.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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