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Per Fitch le stablecoin potrebbero essere un disastro per il mercato dei titoli

Secondo un report di Fitch, una delle tre grandi agenzie di rating internazionali, che decidono dei destini del debito di aziende e paesi sovrani, le stablecoin e la loro crescita potrebbero avere effetti devastanti su altri mercati, in particolar modo per i titoli.

Il report di Fitch su Tether e Facebook

Il report di Fitch fa esplicito riferimento soprattutto alla stablecoin di Tether e al nuovo progetto di Facebook, oltre che alla recente decisione da parte dello Stato di El Salvador che il 7 settembre ha decretato il corso legale nel Paese per Bitcoin.

“La rapida crescita delle stablecoin significa che queste partecipazioni in titoli sono già relativamente grandi”, si legge nel report di Fitch. 

“Sebbene la crescita del valore di mercato annualizzato di Tether sia rallentata al 45% nel secondo trimestre del 21, è aumentata del 230% dall’inizio del 2021 al 15 ottobre per raggiungere 68,6 miliardi di dollari”, ha aggiunto l’agenzia di rating. La capitalizzazione di tether è ormai ad un passo dai 70 miliardi di dollari.

Il report di Fitch punta poi il dito sul necessario quadro normativo che deve essere approvato per regolamentare questo tipo di strumenti finanziari. Gli analisti di Fitch lamentano come su questo aspetto sia Europa che Stati uniti fino ad ora siano stati poco chiari.

Le stablecoin: rischio o opportunità per finanza tradizionale?

Il grido di allarme di Fitch non è certo il primo avvertimento sulla crescita senza freni di queste valute digitali che, essendo ancorate ad una valuta fiat, sono molto meno volatili e rischiose rispetto alle criptovalute tradizionali.

La Cina nel luglio scorso aveva avvertito dei rischi legati alle stablecoin per il sistema finanziario tradizionale, in particolare la banca centrale cinese faceva riferimento proprio a tether.

Sulle stablecoin da tempo si sta svolgendo una sorta di gara fra favorevoli e detrattori. 

Fitch
Fitch Ratings

Tra quanti pensano che esse siano effettivamente l’unica soluzione per adozione di massa sicura delle crypto come sistema di pagamenti o come valuta di riferimento e chi invece considera proprio le stablecoin come un mezzo che potrebbe sconvolgere le valute fiat e che per questo motivo dovrebbero essere messe sotto rigido controllo da parte delle autorità centrali.

Anche i progetti di valute digitali di Stato sono progetti basati sulle stablecoin chiaramente centralizzati e controllati dalle banche centrali. La banca dei regolamenti internazionali già nell’ottobre del 2019 diceva a proposito delle stablecoin che:

“potrebbero essere più in grado di servire come mezzo di pagamento e riserva di valore, e potrebbero potenzialmente contribuire allo sviluppo di accordi di pagamento globali che sono più veloci, economici e più inclusivi”.

Il mercato di queste valute ha superato ormai i 115 miliardi di dollari e questo aumento si è realizzato in gran parte in questi ultimi tre anni. Inevitabile che una crescita così portentosa ed improvvisa possa preoccupare le autorità finanziarie mondiali.

Fabio Panetta del board della Bce, ha avvertito dei grossi rischi legati a queste forme di valute digitali in riferimento alla mancanza di garanzie adeguate come i sistemi di assicurazione dei depositi e la regolamentazione prudenziale. 

Questo potrebbe portare ad inevitabili rischi sistemici per tutto il mercato dei titoli di stato tradizionali.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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