Il sei volte campione della NBA con i Chicago Bulls, uno delle leggende viventi del basket professionistico americano, Michael Jordan, entra nel metaverso.
L’atleta ha annunciato di aver fondato insieme al figlio Jeffrey una startup tech, Heir, che avrebbe appena chiuso un primo finanziamento da 10 milioni di dollari.
Summary
Heir, la startup di Michael Jordan su Solana
Heir sarebbe una società che si occupa di collegare i fan con i propri beniamini dello sport, il tutto costruito sulla blockchain Solana, con la creazione di un token che permetterebbe appunto di effettuare merchandising ed interazioni legate al mondo sportivo.
Ha spiegato Jeffrey Jordan in un’intervista:
“ Ciò che Heir Inc. sta sviluppando è costruito appositamente per una nuova era di impresa sportiva, aprendo la porta a una narrazione più ricca e un coinvolgimento dei consumatori più profondo. Il nome Jordan ha coltivato una comunità leale per più di 35 anni; l’obiettivo ora è trasmettere quell’eredità alla prossima generazione. Speriamo di continuare a costruire e investire in attività che diano lo stesso rispetto ai media e allo spazio tecnologico.”
La startup dei Jordan, che dovrebbe partire ufficialmente nei primi mesi del 2022, prevede di costruire una piattaforma comunitaria rivolta ai consumatori per consentire agli atleti di connettersi con i fan, nonché altre linee di attività, tra cui uno studio di intrattenimento e prodotti di consumo.
Solana con un tweet sul suo profilo ha dato l’annuncio della creazione della nuova startup di Michael Jordan sulla sua blockchain.
The NBA legend Michael Jordan and @HeirJordan13 are launching HEIR, a platform for empowering athletes built on #Solana https://t.co/qJnhyRqAIe
— Solana (@solana) December 15, 2021
Sport e crypto un connubio sempre più stretto
Questa non è la prima iniziativa di Michael Jordan nello spazio crittografico. Nei mesi scorsi ha preso parte ad un round di finanziamento da $ 305 milioni del produttore NBA Top Shot Dapper Labs, e ha partecipato al round di serie C da $ 150 milioni a novembre per Mythical Games, un produttore di infrastrutture di giochi crittografici.
Ma molte altre stelle della NBA, come Kayvon Thibodeaux, Jaylen Clark, Spencer Dinwiddie hanno messo all’asta NFT delle loro gesta. La NBA ad ottobre ha firmato un contratto di partnership con il celebre exchange Coinbase. Ad inizio anno ha stipulato una partnership con la società Dapper Labs per vendere carte digitali delle sue star, registrando vendite record per circa 230 milioni di dollari.
La stessa società Dapper Labs ha da poco chiuso un accordo simile con la NFL, la lega del football americano.
Nel 2021 poi il mondo della criptovalute è entrato nel mondo della formula uno, con l’ingresso come main sponsor dell’exchange Crypto.com.
Sorare, società che ha creato una sorta di fantacalcio digitale basato sugli NFT, ha chiuso accordi con 142 club di calcio, oltre ad accordi con la Liga spagnola e la Bundesliga tedesca.
Ea interessata agli NFT per videogiochi
Tutto ciò si sta trasferendo anche nel gioco legato allo sport. EA, la società che realizza il diffusissimo videogioco di calcio Fifa, sta seriamente pensando ad inserire all’interno del suo gioco alcune modalità legate al mondo degli NFT.
L’amministratore delegato della società, Andrew Wilson, ha detto il mese scorso agli investitori che crede che i giocatori della Fifa vogliano vedere NFT all’interno del videogioco:
“I giocatori vogliono più modalità di gioco all’interno del gioco, che vadano oltre il semplice calcio 11 contro 11”